Il Museo si trova a Codissago, frazione di Castellavazzo, in provincia di Belluno un piccolo paese sulla sponda sinistra del Piave, abitato fino a qualche anno dopo la prima guerra mondiale dai costruttori e conduttori delle grandi zattere che scendevano il fiume Piave per alimentare Venezia. È stato realizzato dai nipoti e pronipoti degli antichi zattieri, che hanno voluto che non andasse dimenticata la grande opera svolta per secoli dai loro avi sul fiume, e che, unici in Italia non hanno dimenticato l’antica tecnica usata per legare i tronchi e formare grandi zattere.
Le vicende umane riguardano un periodo che va dal tempo dei Romani 200 d.C. (ma con ogni probabilità questa attività umana si perdeva nella notte dei tempi) fino all’avvento della società industriale, che ha spazzate via, in poco tempo, modi di vivere che si erano conservati per secoli senza sostanziali cambiamenti.
Il Museo intende illustrare tutti gli aspetti riguardanti il taglio, trasporto e trasferimento di grandi quantità di legname, fatto fluitare, prima liberamente e poi legato in zattere, dalle vallate della provincia di Belluno verso la pianura veneta e soprattutto verso Venezia, lungo quella che era la via maestra per i trasporti, il fiume Piave.
Venezia appoggia le sue fondamenta su milioni di tronchi infissi sul fondo della laguna, provenienti in gran parte dai boschi del Bellunese. Artefici di questo gigantesco trasferimento, si parla di 350.000 tronchi all’anno, i menadàs e gli zattieri.
Altro aspetto che si intende altresì illustrare è l’uso della zattera per il trasporto di altri materiali oltre il legno, quali: la pietra lavorata, le mole per affilare le spade, la carbonella, i minerali lavorati e in pani, l’acido solforico e ogni prodotto della montagna che serviva alle città della pianura veneta e a Venezia. Le collezioni sono costituite da una raccolta completa delle attrezzature che un tempo servivano al taglio, trasporto, fluitazione fino alle segherie, segagione del legname e successiva costruzione delle zattere.
In particolare oltre agli attrezzi usati un tempo dai boscaioli, dai carradori, dai menadà s, dai segantini e dagli zattieri, il Museo possiede una slitta per il trasporto dei tronchi, modelli delle risine, delle stue, del battipalo, dei cidoli, delle segherie e numerosi modelli di zattere del Piave fra cui il “raso†zattera costituita da alberature delle navi.
Vi è altresi una serie di modelli di zattere dei fiumi Pirenaici, delle alpi francesi, della Foresta Nera e di Turingia, dei fiumi austriaci e una descrizione dei percorsi delle zattere per raggiungere i grandi porti dell’Europa dove si costruivano le flotte navali che hanno navigato su tutti i mari del mondo.
Interessante la sezione archeologica, che intende illustrare l’evoluzione dell’uomo nella creazione e nell’uso degli attrezzi per il taglio delle piante e la loro utilizzazione e una ricerca sulle origini dell’utilizzazione della zattera da parte dell’uomo. Una antica segheria alla veneziana ricostruita sul piazzale del Museo completa il quadro.
Il Museo è l’unico in Italia che tratta l’argomento del trasporto su zattera, si trova a Codissago frazione di Castellavazzo Belluno a 6 Km dall’uscita dell’autostrada A23 Venezia-Belluno sulla sponda sinistra del Piave di fronte a Longarone. A circa 5 Km. dalla diga del Vajont e dalla frana che ha provocato la distruzione di Longarone e in parte anche il nostro paese, la visita del museo può essere accompagnata da una visita alla diga e alla grande frana del monte Toc. INDIRIZZO: Museo degli Zattieri del Piave Via Gianni D’Incà , 1 – Codissago 32010 Castellavazzo BELLUNO, tel. – Segr. – Fax. +39 0437 772373 e-mail: info@museozattieri.it sito internet: www.museozattieri.it Direttore del Museo: Giuseppe Å ebesta.