Il Museo Archeologico di Codroipo, situato nelle ex carceri cittadine, di origine ottocentesca, rappresenta un esempio di qualità e di spessore espositivo nell’ambito della scienza archeologica, non solo in ambito regionale ma anche nazionale, annoverando, tra i suoi apparati documentaristici, tutti i reperti di maggior rilevanza, rinvenuti nel capoluogo a Sud di Udine e, nel territorio circostante. Gli scavi e le indagini relative sono stati effettuati negli ultimi otto anni, con prassi rigorose e sistematiche, da parte di equipes altamente competenti, formate da numerosi studiosi e da appassionati locali dell’affascinante mondo archeologico.
Le antiche prigioni di Codroipo, oggetto di un recente restauro che ne ha preservato volto e struttura originaria, furono poste in essere negli anni Trenta dell’Ottocento, quando si rese indispensabile trasferire in tale luogo i prigionieri detenuti nel campanile della vicina chiesa parrocchiale. L’edificio presenta linee severe e sobrie, con la presenza di possenti sbarre alle finestre e spranghe alle porte: all’interno abitavano sia il carceriere-custode che la sua famiglia, come dimostrano visivamente la cucina, nella quale è stata mantenuta la cappa del camino e, alcune stanze, prive delle inferriate di sicurezza.
Sul piano dell’apparato in dotazione al Museo, il periodo più antico testimoniato dai materiali archeologici, si riferisce alla tarda età del bronzo, esemplificata dai Castelli di Rividischia e della Gradiscje. Dai due siti, alquanto ricchi per quanto concerne i rinvenimenti, provengono molteplici frammenti in ceramica che appartenevano a recipienti di vario tipo come olle, tazze, colini, un fornello, scodelle, immensi vasi da stoccaggio, in parte ricomposti e, utensili in metallo quali falcetti, coltelli, punte di lancia.
L’età romana è, senza dubbio, la fase storica che gode di maggior rappresentatività e riferimeti sul territorio locale. Dalla centrale e cittadina piazzetta Marconi giungono moltissime ceramiche di età medioaugustea (fine I secolo a. C.- inizio I secolo d. C.). Il museo, in tale direzione, espone anfore, recipienti in ceramica grezza, in ceramica comune, raffinati contenitori in terra sigillata e in ceramica a a pareti sottili. Speciale attenzione viene dedicata alla necropoli romana di Iutizzo, che ha restituito 69 tombe, databili dal I secolo a. C. alla metà del IV secolo d. C. I corredi esposti sono molto vari: accanto agli oggetti d’uso quotidiano quali recipienti in ceramica, lucerne, falcetti, chiodi, vi sono materiali più pregiati come fibule, un cinturone decorato, una bottiglia in vetro che conteneva del vino, uno specchio e diversi monili, che venivano deposti, perlopiù, nelle tombe femminili.
L’Alto Medioevo è una fase documentata dai resti di una necropoli longobarda, ubicata con ogni probabilità nell’attuale centro del paese. Il Museo mette a disposizione dei visitatori due inumati in ottimo stato di conversazione, che risalgono a tale periodo e che evidenziano specifiche ed interessanti particolarità antropologiche.
Infine, dal periodo rinascimentale, il meno “prolifico” in termini di esemplari e reperti portati alla luce, sono giunti manufatti in ceramica variopinta, di notevole pregevolezza cromatica, anch’essi provenienti da scavi effettuati nel centro di Codroipo, dove all’epoca, si è potuto verificare, era attiva una fornace.
Oltre alla conoscenza diretta degli appositi percorsi archeo-ambientali, alla promozione delle visite per i singoli cittadini, esperti e non del settore, il Museo di Codroipo, giovane come istituzione culturale ma ben saldo come progettualità , intende valorizzare il patrimonio dei materiali raccolti nel corso delle indagini di scavo, presentati in uno spazio adeguato, che si presta ad illustrare con un taglio diacronico la continuità e le trasformazioni dell’insediamento umano, urbano e della vita sociale, economica del più ampio comprensorio friulano: un museo che desidera, a tutti gli effetti, qualificarsi come luogo di esperienza e di scoperta, intento a raccontare, insieme, una storia di uomini e di paesaggi. Tra gli obiettivi che verranno perseguiti entro il prossimo futuro, la creazione di un “museo virtuale” all’interno della sede, attraverso la realizzazione di software utilizzabili su semplici PC e, non più solo su costose workstation grafiche, utile sia per fini scientifici che per scopi didattici e divulgativi. Una piacevole visita a tutti: l’archeologia di qualità , made in Friuli, vi attende molteplici!! A presto. Elena.
Orari di apertura del Museo: il martedì, dalle 9.30 alle 12.30, la domenica, dalle 9.30 alle 12.30, dalle 15.30 alle 18.30; ingresso gratuito; per informazioni e, prenotazione di visite didattiche e guidate: tel. 0432/820174 (segreteria del Museo), 0432/905107 (ufficio culturale comunale); indirizzo e-mail, museoarch@gnet.it. Vi consigliamo, per correttezza, di accertarvi su eventuali modifiche dell’ultim’ora, sempre previa telefonata informativa ai suddetti recapiti forniti.