Era stata una giornata pesante, l’ufficio, il traffico, la cena, ma alla fine, su un cielo nerissimo, erano spuntate affascinanti la luna e le sorelle stelle. Ancora qualche minuto, poi finalmente il meritato riposo, tra le coperte già calde. Giusto il tempo di svitare la testa, appoggiarla sul comodino, senza dimenticare di chiudere le cerniere degli occhi. E adesso sì, sognare, finalmente liberi. Un attimo e, dietro le pupille sigillate dalle zip, era apparso il vapore bianco di un treno, che sbuffava a mezz’aria dalla bocca di un camino. Poco più in là , una medusa viola e d’argento sfiorava i resti di un naufragio e, dietro un enorme ramo di corallo, si muoveva senza vita un corpo di donna e, all’inizio delle sue gambe affusolate un occhio, dalle ciglia lunghissime, contemplava la pace di quello strano paesaggio… Continua la lettura di Lunga vita ai magnifici sovversivi del Surrealismo.