Le cartoline presenti attualmente al Museo sono oltre 35.000 e sono suddivise in diverse tematiche: storia della cartolina e precursori; amore; arte; costumi e moda; guerre; lavoro; letteratura e giornali; militari; politica; posta e telecomunicazioni; pubblicitarie; regionalismo; religione; scienza e tecnica; spettacolo; sport; turismo; trasporti; varie.
In particolare:
-Cartoline illustrate di Rovereto e della Vallagarina;
-Cartoline illustrate della Regione Trentino-Alto Adige;
-Cartolina disegnate da illustratori famosi;
-Cartoline pubblicitarie;
-Cartoline a soggetto militare;
-Cartoline di regionalismo italiano;
-Cartoline di vari soggetti;
L’attività del museo si sviluppa in tre direzione: esposizione permanente nei locali del museo e allestimento di mostre tematiche; inventariazione e catalogazione del patrimonio posseduto; rapporti con i collezionisti e con le realtà esterne. L’aspetto espositivo si rivolge principalmente ad un pubblico interessato ma non allo studioso, al collezionista, al ricercatore di fonti e di documentazione storica, verso i quali sarà rivolto l’impegno più rilevante da parte del museo, provvedendo all’inventariazione e alla catalogazione delle cartoline.
Storia:
L’idea del Museo della Cartolina di Isera è nata dal fondatore, Carmelo Nuvoli, alla fine degli anni 80, dopo aver organizzato tre mostre in Vallagarina sulle tematiche del Regionalismo locale e della Prima Guerra Mondiale. Nel museo oltre alle cartoline ci sono: stampe, manifesti, locandine, monete, volumi di diversa specie, tutti in fase di sistemazione. Il museo è stato dedicato da Carmelo Nuvoli, per riconoscenza e per affetto a suo padre Salvatore.
Informazioni utili:
Aperto dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.00
Ha sede in via G. Galvagni, 10- Isera (TN).
Tel. 0464/420840.
ALCUNE NOTIZIE SUL MUSEO
Il museo si è dotato di adeguati materiali e schedari per la conservazione delle collezioni, di strumenti informatici per la schedatura e la riproduzione di immagini tramite scanner e dischi ottici (che saranno a disposizione di tutti), e infine di locali e vetrine espositive “a libro” che permettono di visionare circa mille cartoline che ben illustrano il complessivo delle varie sezioni della collezione. Ogni cartolina è accompagnata da adeguate didascalie che forniscono tutte le informazioni necessarie. Infatti il museo intende divenire un referente primario per quanto attiene la schedatura delle cartoline, acquisendo nei suoi archivi anche le immagini e le informazioni provenienti da tutte le collezioni pubbliche e private che vorranno collaborare a questo progetto. Il fine ultimo di questa istituzione è il recupero di tutto quel patrimonio culturale che costituisce le radici della nostra gente e della società odierna, tramite la preziosa documentazione d’epoca offerta dalle cartoline illustrate.
CURIOSITA’
La prima cartolina del mondo venne emessa dall’amministrazione postale dell’impero austro-ungarico il 1° aprile 1869. Si trattava di un cartoncino color avorio di 8,5×12,5 cm. di dimensione con, da un lato (il “Recto”), in alto la scritta “Correspondenz-Karte”, l’aquila tricipite tricoronata e l’impronta in giallo del francobollo da due kreuzer, tratto dalla sesta emissione, ed in basso lo spazio per l’indirizzo. L’altro lato (il “Verso”), era invece riservato per le comunicazioni del mittente.
Nell’Impero Austro-Ungarico si parlavano varie lingue oltre al tedesco e per questo vennero emesse cartoline bilingui nella quale alla dicitura in tedesco ne seguiva un’altra in boemo, ceco, polacco, russo, sloveno e italiano. Con il 1870 anche la Germania e la Gran Bretagna emisero le loro cartoline postali. I motivi dell’emissione della cartolina postale erano due: la cartolina postale costava circa la metà di un’affrancatura per lettera e non occorreva procurarsi busta e foglio e lo spazio per le comunicazioni era più che sufficiente sollecitando così il mittente ad essere anche più conciso.
Anche per questi motivi va notato come sin da subito ditte ed industrie usarono queste prime cartoline per apporvi a stampa le loro intestazioni e dei formulari per semplificare la loro corrispondenza. Queste cartoline risultano perciò essere le prime cartoline pubblicitarie e sono molto ricercate dai collezionisti. Venendo al concetto di “cartolina illustrata”, se ne può far risalire l’origine al 1870 grazie all’idea del libraio Schwartz che, a corto di carta da lettera, pensò bene di utilizzare le cartoline postali sovra-stampandole con l’immagine di un artigliere, ed in seguito con altri motivi.
Qualche anno dopo, nel 1875, diede alle stampe una serie di 25 cartoline di carattere patriottico. Il loro apparire coincise con la nuova moda dei viaggi e dell’esigenza di saluti, volti piuttosto all’attestazione della propria presenza in “quel” luogo. L’illustrazione consisteva in uno o più “medaglioni”, racchiusi entro fregi floreali che riproducevano disegni illustranti le bellezze paesaggistiche del luogo. In Germania, una sorta di “Gruss” in grande formato (17,5×11,5) comparve già nel 1874/75 il loro era già abbastanza diffuso!
In seguito, nell’ultimo decennio del secolo, la diffusione delle cartoline divenne un fenomeno dilagante, tanto che anche il più piccolo paesino aveva le sue cartoline. Con il nuovo secolo la cartolina illustrata divenne un vero e proprio fenomeno epocale: collezionare cartoline fu uno degli hobby più diffusi. Nacquero delle riviste di collezionismo e sorsero case editrici che spesso che iniziarono a sfornare milioni di esemplari.
Ben presto, al tipo dei “Saluti da…” si affiancarono tutta una serie di tematiche: dalle commemorative alle pubblicitarie, dai fidanzati, agli auguri, alle cartoline animate, sagomate, a rebus, e perfino a puzzle. Altra invenzione curiosa fu quella delle “cartoline animate”, cartoline con buchi che servivano per infilarci le dita che divenivano le gambe di una ballerina,oppure il naso nel caso che la cartolina servisse da mascherina.
Segnalato dal sito web: http://www.culturalpeadria.net