Sabato 22 gennaio 2011 negli spazi di Palazzo Bomben di Treviso, apre al pubblico la mostra “Atlante Trevigiano”. Cartografie e iconografie di città e territorio dal XV al XX secolo, organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche con il patrocinio di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione del Veneto, Provincia di Treviso, Città di Treviso, Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici.
La novità del progetto, a trentacinque anni di distanza dall’ultima esposizione cittadina, risiede nella modalità di trattare il documento cartografico: Atlante Trevigiano restituisce le singole stampe ritagliate da atlanti e libri geografici al contesto originario di provenienza, spostando lo sguardo, in maniera del tutto originale, dalla storia locale alla storia europea della rappresentazione dei luoghi.
Il nucleo espositivo è costituito dalla collezione Vianello Bote, una raccolta di stampe della città e del territorio di Treviso recentemente acquisita dalla Fondazione, in grado di coprire un arco temporale di quattro secoli. Accanto a questa, atlanti, libri, cartografie e iconografie trevigiane, alla cui ricerca hanno attivamente collaborato gli istituti culturali cittadini e i collezionisti privati. Come sottolinea il curatore scientifico, Massimo Rossi, «la scelta di coinvolgere esclusivamente soggetti pubblici e privati locali nasce dalla volontà di testimoniare la consapevolezza culturale collettiva, “trevigiana”, nei confronti di questo particolare aspetto della memoria sociale dei luoghi».
LA MOSTRA
La collezione Vianello Bote è costituita in gran parte da stampe reperite sul mercato antiquario, ritagliate e asportate da atlanti e libri di carte originali; per questa ragione l’attenzione si è subito spostata sull’ opportunità di riflettere su questa “pratica” di chi colleziona e vende stampe cartografiche. Da qui la necessità di ricercare altri materiali cartografici e iconografici utili al completamento della raccolta per restituire ai documenti “amputati” il loro contesto organico al fine di ricomporre le unità archivistiche originali, almeno nel corso dell’occasione espositiva.
Oltre al centinaio di cartografie della città e del territorio di Treviso provenienti dalla collezione Vianello Bote, saranno esposti una cinquantina tra atlanti originali, libri geografici e cartografie in fogli singoli provenienti da istituzioni pubbliche e collezionisti privati, per riproporre l’organicità del fenomeno atlantico che ha caratterizzato la produzione cartografica europea per quasi quattro secoli.
Saranno inoltre allestite alcune cartografie di grandi dimensioni e visualizzazioni multimediali, per evidenziare in sequenza temporale non solo le trasformazioni occorse al contesto urbano e provinciale, ma soprattutto le diverse modalità culturali e grafiche dei topografi nel restituire il territorio. La mostra offrirà l’occasione per vedere da vicino inediti, opere mai uscite dalle collezioni private o dagli archivi pubblici e in ogni caso scarsamente fruibili nel loro insieme. Tra i documenti originali esposti per la prima volta al pubblico: il Liber Chronicarum di Hartmann Schedel (1493), il dipinto topografico della città del XVII secolo e la veduta panoramica di Antonio Monterumici (1917).
IL PERCORSO ESPOSITIVO
La mostra si articolerà in tre sezioni:
La città di Treviso
L’ambito dedicato al contesto urbano raccoglierà materiali a partire dai primi incunaboli cartografici, con le xilografie di Jacopo Foresti (1490), Hartmann Schedel (1493), le Civitates orbis terrarum (1598), per arrivare culturalmente alla pubblicazione del Piano regolatore generale di Treviso del 1946.
Il territorio provinciale
Saranno esposte stampe a partire dalla Marcha Trevisana di Giacomo Gastaldi del 1548, l’originale disegno manoscritto di Giovanni Pinadello (1583), i più emblematici esempi del fenomeno atlantico neerlandese, fino alla Topografia della Provincia di Treviso di Agostino Cassinis del 1876.
Confronto fra materiali storici e attuali
Un’attenzione particolare verrà data al dialogo tra i materiali cartografici storici e quelli attuali (tavolette dell’ Istituto Geografico Militare, Carte Tecniche Regionali, Ortofoto), per stabilire un rapporto culturale tra i documenti e fornire delle opportunità per leggere le trasformazioni del linguaggio cartografico espresso dai topografi, intesi come espressione della sensibilità culturale di una intera società verso il territorio.
COINVOLGIMENTI
Queste le istituzioni pubbliche trevigiane e i collezionisti privati che hanno contribuito a costruire culturalmente la mostra: Biblioteca Comunale, Musei Civici, Archivio Storico Comunale e di Deposito, Biblioteca del Seminario Vescovile, Archivio di Stato, Foto Archivio Storico provinciale, Centro per la Storia delle Campagne Venete di Ca’ Tron; Carlo Benetton, Gherardo Degli Azzoni Avogadro, Stefania Monterumici ed Ermanno Tristano, Francesco Turchetto, Anna Zanini.
EVENTI COLLATERALI
Nel corso dell’esposizione saranno organizzati incontri pubblici e conferenze per approfondire la comprensione dei temi evocati dalla mostra e dalle varie dinamiche storiche, istituzionali e sociali a essa collegate.
LA BIBLIOTECA CARTOGRAFICA
Particolare attenzione sarà dedicata all’esposizione dei volumi utilizzati per studiare i documenti esposti, in gran parte conservati nella biblioteca della Fondazione.
CATALOGO E BOOKSHOP
Oltre al catalogo della mostra Atlante Trevigiano. Cartografie e iconografie di città e territorio dal XV al XX secolo, a cura di Massimo Rossi, Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga Edizioni, Treviso 2011, saranno proposte al pubblico le più recenti iniziative editoriali inerenti i temi storico cartografici.
Atlante Trevigiano Cartografie e iconografie di città e territorio dal XV al XX secolo
mostra aperta da sabato 22 gennaio a domenica 17 aprile 2011
da martedì a venerdì ore 15-20, sabato e domenica ore 10-20,
spazi Bomben, via Cornarotta, 7, Treviso, ingresso: 5 euro.
per informazioni: Fondazione Benetton, tel. 0422.5121, fbsr@fbsr.it, www.fbsr.it.
per le scuole: possibilità di visite guidate, ingresso gruppi gratuito. Info: perlascuola@fbsr.it.