Venerdì 23 marzo 2012, alle ore 18, il professore Achille Bonito Oliva presenta la mostra “Metropolismo. L’altra Storia”, che si svolgerà da sabato 24 marzo fino al 2 Aprile 2012, presso lo spazio espositivo delle Scuderie di Palazzo Ruspoli, in Via della Fontanella Borghese 56, a Roma, con il Patrocinio di Roma Capitale Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico.
LA MOSTRA
PERCHÈ
L’eccesso di informazione e controinformazione suggerisce un maggiore uso di un medium tradizionale come la pittura che storicizzi la realtà creando uno spazio alternativo che, per comodità e serenità di lettura, faciliti una più obiettiva riflessione.
COINCIDENZA
Il linguaggio pittorico del Metropolismo, sempre leggibile, sintetico e coinvolgente, si insinua tra le pieghe del contemporaneo per assicurare alla pittura quel ruolo di attendibile testimone della Storia, da millenni di sua doverosa pertinenza.
OPPORTUNITÀ
Le opere del Metropolismo racconteranno alcuni momenti dello stralcio di Storia che va dal 1980 al 2010. Partendo appunto dagli anni ‘80, si svilupperà un percorso squisitamente pittorico di eventi e fenomeni collettivi, fino a giungere ai comportamenti e alle problematiche più attuali. Gli artisti del Metropolismo si sottraggono alla comodità e al falso intellettualismo delle gratuite libertà formali e dell’effetto meraviglia, espressioni peraltro di ricerche estetiche ormai obsolete. Essi offrono l’opportunità di leggere la nostra stessa vita con eccitante coinvolgimento ed anche con la possibilità di una lettura più meditativa.
Le opere da esporre saranno c.ca 50. I pittori rappresentati in mostra saranno: i quattro firmatari del manifesto del Metropolismo Nico Paladini, Carlos Grippo, Antonio Sciacca, Timur Incedaiy. Tra coloro che si sono poi aggiunti, Carlo Frisardi, Giampiero Malgioglio, Stefano Solimani, Angelina Kuzmanovic, Bruce Atherton, Mirko Pagliacci.
QUALCHE INFORMAZIONE SUL METROPOLISMO
Verso la fine degli anni ’80 alcuni pittori, osservando le loro opere, notano una sostanziale identità di contenuti pur se espressi in calligrafie diverse. Decidono di dare vita ad un sodalizio culturale e nel giugno del 1987 sottoscrivono formalmente una poetica pittorica indirizzata all’osservazione dei comportamenti sociali.
Nasce così il progetto pittorico Metropolismo, che avrà il suo primo evento ufficiale il 3 Giugno 1993, quando a cura della Banca di Roma in uno spazio messo a disposizione dal Comune di Roma, il Maestro Alberto Sughi Presidente della Quadriennale, inaugura la mostra “Metropolismo, immagini e riflessi del nuovo movimento pittorico”. Il Catalogo, edizioni Leonardo Arte Milano, ha testi di, Alberto Abruzzese, Omar Calabrese, Valerio Dehò e Renato Minore.
Il clamore mediatico sollevato dal Metropolismo non sfugge al Prof. Achille Bonito Oliva che il 12 gennaio 1995 a Madrid, presso l’Istituto Italiano di Cultura, in occasione dell’omonima mostra, presenta il suo volume ‘Metropolismo, ostensible value’, in cui teorizza il movimento. All’interno del testo, Bonito Oliva fa notare la differenza che esiste tra la Pop-Art americana e il Metropolismo. Le citazioni commerciali nella Pop sono avare di significati e sembrano avere solo finalità estetiche mentre nel Metropolismo sono evidenziate da antinomie contenutistiche di facile leggibilità.
Bonito Oliva dice anche: “ …gli artisti del Metropolismo hanno sicuramente tenuto conto dell’apporto disinibente della Transavanguardia che ha ristabilito con forza l’uso della pittura nell’ambito della contemporaneità…” Così Bonito Oliva conclude il suo intervento sul movimento: ‘…il carattere Europeo del Metropolismo si contrappone al pragmatismo informativo di molta arte anglosassone attraverso la restituzione alla pittura di una dimensione sintetica e riflessiva …’.
Per ricevere ulteriori informazioni, ampio materiale cartaceo e digitale, ed anche per accrediti di presenza: Archivi del Metropolismo piazza Cavour 19, 00193 Roma tel 06/88920660 sig.na Francesca metropolismo@email.it
Press-office Daniela Lombardi
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10 anni fa il Metropolismo è stato molto sostenuto da Telemarket principalmente, poi non se ne è più parlato,alcuni artisti molto bravi (carlos Grippo) sono andati nel dimenticatoio, i loro dipinti non li cerca più nessuno. Ora cosa è cambiato? cosa c’è all’orizzonte ? perchè questo nuovo interesse ?
grazie per eventuali sue risposte