Vernice prevista il 16 giugno 2012, alle ore 18.00, presso Palazzo Verbania di Luino per “Giacomo Manzù. La bellezza femminile. Opere 1933 – 1982”. La mostra, che chiuderà il 5 agosto 2012, comprende una selezionata serie di opere di Giacomo Manzù. Curatori della mostra Giacomo Manzoni del Centro Culturale Magnolia, nipote del celebre artista e il Maestro Franco Puxeddu, scultore. Main sponsor l’azienda Ghiringhelli Rettificatrici, ASCOM LUINO, ERAMO Assicurazioni.
“Luino si conferma meta preziosa per il turismo culturale, eredità che la Città vanta già dai Petit Tour, quando celebri artisti come William Turner immortalarono il fasto e lo splendore delle nostre terre negli album di vedute, i pregiati sketchbooks. – commenta il Sindaco Andrea Pellicini – Sita nel cuore dell’Europa, Luino, infatti, si rivela luogo ideale per promuovere mostre importanti: un vero e proprio volano per esaltare la cultura nazionale anche presso i numerosi turisti stranieri. Sono oltremodo felice che sia proprio la fantastica cornice del Kursaal, ora Palazzo Verbania, ad ospitare le grandi opere di Giacomo Manzù, un artista che ha “fatto” la storia dell’arte italiana e che ben conosceva i nostri luoghi”.
Una personale importante in cui si presentano alcune sculture “storiche” come la Madonna della povertà del 1933 realizzata per l’Università Cattolica di Milano, una serie di Teste tra cui la prima moglie Antonia Oreni e la Signora Vittorini, ed anche Bambina che gioca realizzata nel periodo di “Corrente”. In mostra anche la celebre Amanti. Le sculture sono accompagnate da una serie di disegni che partono da Ragazza sulla seggiola del 1933, per passare ad una serie di nudi degli anni 40. A concludere il tema del Pittore con modella sviluppato negli anni 70.
La tematica del femminile in Manzù, così come quella del ritratto, a partire dalla seconda metà degli anni trenta fino all’ultimo decennio del secolo scorso, accompagna e caratterizza senza soluzione di continuità lo svolgersi della produzione scultorea, plastica, grafica e pittorica di Manzù, oltre la tragica paura imposta dallo scoppio della guerra mondiale che ha ispirato il ciclo delle Crocefissioni. Una straordinaria e versatile tecnica indaga nel tempo lo studio di corpi femminili tra aria e luce, in una sorta di sospensione spazio-temporale che conferisce al bronzo un’illusoria leggerezza, quale miglior vettore plastico-luministico deputato a rappresentare in scultura l’ideale muliebre dell’artista.
Info: http://www.comune.luino.va.it
seguo con interesse ogni mostra di Giacomo Manzoni
ben venga questa vernice che merita sicuramente una visita.
–elio