Cosa si nasconde sotto il livello del mare? L’occasione per scoprirlo è data dall’omonima mostra allestita nelle sale del Museo civico di Storia Naturale dal 29 giugno 2012 (giorno dell’inaugurazione, alle 18) al 21 ottobre. Un allestimento, a cura di Silvia Pignat, che prevede 35 “ritratti” fotografici realizzati dal fotografo pordenonese Mario Caprari affiancati da una ventina di modelli (in diversi materiali come legno, carta e metallo) e disegni realizzati dall’illustratore naturalista genovese Vittorio Morandi.
Ad accomunarli è la passione per il mare, che amano frequentare muniti di pinne e bombole. Mario Caprari, membro del Centro Pordenonese Sommozzatori e del Circolo fotografico l’Obiettivo, ha abbandonato la pesca per dedicarsi all’osservazione e alla documentazione con la sua Nikon D 700, opportunamente attrezzata realizzando negli anni una ricca collezione di scatti, coi quali è stato più volte premiato a concorsi di foto subacquea come il Foto Isotta o ai campionati italiani di caccia fotografica subacquea. Le foto in mostra sono state realizzate tra il 2008 e il 2011 principalmente in mari tropicali tra il Mar Rosso, il Mare delle Filippine e in Indonesia, dove si trova il parco marino di Bunaken (nello Sud Sulawesi, vero e proprio paradiso terrestre, con la più alta biodiversità al mondo), ma anche nel Mediterraneo. Una passione che richiede moltissima pazienza e costanza, ma che è estremamente appagante per il contatto diretto con la natura e animali che pochi hanno il privilegio di incontrare a tu per tu.
Dell’attività dei fotografi subacquei si avvale naturalmente la scienza, perché permette una osservazione puntuale delle caratteristiche anatomiche, punto di partenza per qualsiasi studio, affiancata successivamente da disegni e modelli. A corredo della mostra, oltre ad una proiezione video e a pannelli giganti che aiuteranno a sentirsi in fondo al mar, ci saranno i pannelli esplicativi a cura di Umberto Chalvien.
Essi fungeranno non solo da supporto didattico, ma anche da stimolo per riflettere sull’importanza del mondo marino e della sua tutela, invitando anche ad un turismo sostenibile e consapevole. L’habitat naturale della maggior parte maggior parte dei pesci in mostra sono infatti le barriere coralline, ambienti delicatissimi e fragili, ecosistemi importanti e molto interessanti dal punto di vista scientifico. Non dobbiamo dimenticare, infine, che dall’acqua e dal mare è nata la vita sulla terra, dunque si tratta di un bene prezioso e unico da tutelare da tutti i comportamenti individuali o collettivi (inquinamento, industrie, stoccaggio di rifiuti radioattivi, pesca selvaggia) che ne minano le qualità originarie.
La mostra sarà visitabile ad ingresso gratuito durante gli orari di apertura del museo: da martedì a sabato 15.30- 19-30; domenica 10 – 13 e 15.30 -19.30.
Le scolaresche possono accedere anche al mattino, previo appuntamento
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Clelia Delponte
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