La collezione Carlo Alberto Carutti rappresenta oggi uno dei più importanti nuclei internazionali di strumenti musicali a corda, che si distinguono per rarità, qualità, stato di conservazione, fruibilità e talvolta per l’appartenenza a celebri personaggi del mondo della musica, dell’aristocrazia e della nobiltà dell’epoca.
L’insieme, che ripercorre quattro secoli di storia della grande liuteria a corda europea, è composto da oltre sessanta strumenti a corde pizzicate e sfregate. Oltre ad alcuni interessanti esemplari di violini, viole, pochettes e viole d’amore, sono presenti una cinquantina di strumenti a corde pizzicate fra i quali chitarre battenti, eptacorde, decacorde e “en bateau”, oltre a preziose chitarre settecentesche e ottocentesche, realizzate da celebri costruttori, fra i quali ricordiamo Fedele Barnia, Jean Baptiste Voboam, Gerard Deleplanque, Jean Nicolas Lambert e ancora Gaetano e Carlo Guadagnini, Giovanni Battista e Gennaro Fabricatore, Joseph e Louis David Pons, René Lacôte, Nicolas Grobert e Antonio de Torres. Completano il corpus della collezione alcune rare english-guitars, ghironde oltre a numerosi mandolini e alcuni liuti.
Da ultimo va evidenziata la presenza di una splendida chitarra costruita a Mirecourt da Aubry-Maire e appartenuta al cantante spagnolo Lorenzo Pagans; la stessa chitarra appare imbracciata da Pagans nel celebre dipinto di Degas, oggi conservato presso il Musée d’Orsay a Parigi.
La collezione, di cui è disponibile in cd room il catalogo ragionato a cura di Giovanni Accornero, sarà visibile dal 13 dicembre 2013 presso il Museo Civico Ala Ponzone di Palazzo Affaitati a Cremona.
http://musei.comune.cremona.it/srcalendar-display-lid-8645.phtml
e inoltre ….
Il Museo a 360 gradi!
Il sito web dei Musei Civici è stato arricchito di Immagini ad alta qualità a 360° (Tour Virtuali) di elevato impatto emozionale e visivo e appositamente realizzate dal fotografo Pietro Madaschi.
Grazie a questa soluzione i visitatori del sito, tramite PC, Tablet e Smartphone, hanno oggi la possibilità di fare vere e proprie visite virtuali in questi Musei: immergersi nelle diverse sale e negli spazi fotografati, guardarsi attorno, esplorare ogni angolo, zoomare su dettagli e singole opere, soffermandosi su quanto di interesse con la massima libertà.