Sarà inaugurata giovedì 10 settembre alle ore 18.00 nella Galleria Cavour di Padova la mostra “Affinità Elettive” a cura di Silvia Prelz, presenta il giornalista Emilio Casalini. Organizzata dall’Assessorato alla Cultura e Turismo, Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche del Comune di Padova, la mostra rimarrà aperta al pubblico dall’11 settembre all’11 ottobre, dal martedì alla domenica negli orari 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00 ad ingresso libero.
«Tutti i veri artisti nelle loro opere rivelano qualcosa di se stessi, ma è quando l’inconscio si ribella che affiorano i lati più nascosti dalle profondità della psiche umana». Questa affermazione di Sirio Luginbühl bene si presta a spiegare l’affinità tra le artiste padovane Maria Pia Camporese (1952-2013) e Carla Rigato, due linguaggi pittorici diversi sia nella tecnica che nell’espressione. In Pia Camporese segni forti, graffiati e incisi con colori blu, rossi o neri, in grado di coinvolgere chi li osserva in una profonda riflessione. In Carla Rigato grande vigore emotivo ed espressivo realizzato con getti di colore puro sulla tela. Le unisce il bisogno di libertà espressiva, la continua ricerca e sperimentazione artistica, un inconscio ribelle che fa affiorare profondità altrimenti celate.
«Entrambe le artiste – spiega Silvia Prelz, curatrice della mostra – usano, con forza e vigore, colori e materia da plasmare. Parafrasando Christian Bobin, possiamo definirle delle rabdomanti o delle guaritrici, che ci indicano la strada per giungere a delle vene d’acqua. Captano quello che c’è nell’aria in quel momento e lo comunicano al mondo tramite l’immagine. Traiamo dalle loro opere modelli o ispirazioni che fanno eco alla nostra vita in momenti decisivi».
Circa 50 opere tra tele, alcune di grande formato, sculture ed installazioni comporranno un racconto compiuto del mondo poetico delle due artiste, tematicamente caratterizzato da una intensa riflessione intimista e stilisticamente riferibile alla stagione dell’Espressionismo per quanto riguarda la Camporese, dell’Astrattismo invece per le opere della Rigato.
“Affinità Elettive” vuole essere, inoltre, una mostra dinamica che indagherà lo sfaccettato universo artistico di Maria Pia Camporese e Carla Rigato anche attraverso la presentazione di libri e di temi filosofici e psicologici legati alla loro poetica artistica. Cinque incontri d’approndimento presentati da importanti nomi della cultura padovana e non solo.
AFFINITÀ ELETTIVE
Quando si parla di “affinità elettive” facile è il collegamento al celebre romanzo dello scrittore tedesco Johan Wolfgang Goethe (Le affinità elettive – Die Wahlverwandtschaften), pubblicato nel 1809. Curiosa invece è la natura scientifica dell’espressione: “affinità elettiva” è la caratteristica di alcuni composti chimici che seppur legati ad un altro elemento, in presenza di un terzo tendono ad abbandonare il primo legame per comporne uno nuovo. Oggi l’espressione è largamente usata per indicare la sintonia totale tra due persone, non riferita ad un rapporto d’amore, ma estendibile a diversi gradi di affinità.
Così è per Maria Pia Camporese e Carla Rigato: un’amicizia nata dalla comune sensibilità artistica che le unisce. Un incontro elevato tra due anime “elette” che nel loro modo di sentire, pensare e creare hanno trovato una forte intesa poetica. Due stili diversi uniti dalla continua ricerca di mettere a nudo l’anima, confrontarsi con le proprie fragilità e paure, ma anche con i propri desideri nascosti.
Nelle tele, nell’opera, nella figurazione dell’artista Maria Pia Camporese si ritrova il luogo dove le proprie pulsioni, desideri, emozioni prendono forma e consapevolezza. La figura umana ed il volto rappresentano i territori preferenziali dell’azione espressiva della Camporese che sembra voler ritrovare in essi, attraverso una scrittura pittorica energica, non priva di affinità con le esperienze di ordine gestuale, le tracce della propria identità. Il legno, il ferro, alcuni oggetti d’uso comune si associano in modo non occasionale alla pittura su tela, quasi a voler agganciare al mondo circostante l’immagine rappresentata, contribuendo ad esaltarne l’estetica puramente materiale ed affermandone il valore di concreta, sofferta testimonianza del vissuto.
La ricerca stilistica di Carla Rigato si esprime attraverso la forza e l’energia, fermate per un istante sulla tela dal gesto pittorico per poi tornare a vibrare nello spazio dipinto. Opere senza spazio e senza tempo in totale libertà compositiva, pennellate dense e materiche: una memoria pregna di sensazioni, di emozioni, di suggestioni catturate e rimandate direttamente sulla tela dalla materia del colore. Un colore a volte violento, drammatico, corrosivo, a volte morbido, lirico, melodico. La pittura di Carla Rigato è carne e respiro, è spirito e sangue, è fuoco aria terra e acqua: ogni tela mette a nudo la sua anima e dona al fruitore spazi di meditazione che invitano alla scoperta delle profondità dell’Essere.
INCONTRI IN GALLERIA CAVOUR
Durante la mostra sono in programma cinque appuntamenti a cura di Silvia Prelz per un approfondimento sulle tematiche affrontante nella poetica delle due artiste in mostra. A introdurre il vernissage di giovedì 10 settembre ore 18.00 sarà Emilio Casalini, giornalista per Report e Rai Radio 2, film-maker e autore del libro d’inchiesta Fondata sulla bellezza dove arte e cultura sono viste come la vera ricchezza italiana da cui ripartire verso un futuro benessere. Il secondo appuntamento sarà giovedì 17 settembre alle ore 18.00 con la giornalista e storica dell’arte Sergia Jessi Ferro che nell’incontro dal titolo “Il pensiero visivo. Verso altri orizzonti del reale” presenterà il libro d’arte di Carla Rigato Il richiamo della creazione e la tesi di laurea in Comunicazione Visiva di Maria Pia Camporese dal titolo Arte e Malattia con una riflessione sull’opera di Chen Zhen.
Si prosegue giovedì 24 settembre ore 18.00 con Stefano Martini, professore di Filosofia al Liceo Classico Tito Livio ora all’Università di Padova, con un approfondimento filosofico ispirato alla citazione di Eraclito «Ciò che si oppone converge e dai discordanti bellissima armonia». A seguire giovedì 1 ottobre ore 18.00 l’incontro con Giovanni Bassoli, della federazione di Damanhur, dal titolo “I colori del giovane Werther” forse un po’ umoristico, ma con un messaggio che sposa l’individualità con la socialità, proprio come avviene nell’arte damanhuriana. A chiudere venerdì 9 ottobre un doppio appuntamento a partire dalle ore 17.00 con Tommaso De Angelis, Artista e Docente di Arti Visive presso l’Accademia di Brescia, che introdurrà il concetto di arte visto dalla dimensione Steineriana e spiegando quanto questo abbia influito sugli artisti del secolo scorso, da Kandinsky a Klee da Beuys a Klein; a seguire Manuela Pagura per un approfondimento sull’uomo in relazione alla ricerca dell’individualità nei volti di Maria Pia e un’indagine della dimensione sensibile e interiore del fenomeno colore nelle opere di Carla Rigato.
INFORMAZIONI UTILI
“AFFINITÀ ELETTIVE” Maria Pia Camporese – Carla Rigato
Mostra a cura di Silvia Prelz
Galleria Cavour – Piazza Cavour, Padova
dall’11 settembre al’11 ottobre 2015
ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, chiuso il lunedì
ingresso libero
Vernissage
giovedì 10 settembre ore 18.00
Presenta il giornalista Emilio Casalini
INFO:
Comune di Padova – Servizio Mostre
tel. 049-8204529
Galleria Cavour tel. 049-8206730
donolatol@comune.padova.it
http://padovacultura.padovanet.it/
Silvia Prelz
tel. 347-6936594
info@artissimacontemporanea.it
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