L’arte orafa di Nuccio e la fotografia di Euro Rotelli, forme diverse di creatività in apparenza molto lontane tra loro, s’incontrano e danno vita ad un progetto artistico, frutto di una ricerca originale e inedita che verrà presentato sabato 5 dicembre alle 18 al Museo Civico d’Arte.
La mostra “Un gioiello di fotografia” curata da Franca Benvenuti, con la presentazione critica di Alessandra Santin, è promossa dal Circolo della Cultura e delle Arti di Pordenone, con il patrocinio del Comune di Pordenone-Assessorato alla Cultura e la collaborazione dell’ISIA Roma Design per il progetto grafico realizzato da Jessica Boem, giovane laureata del corso di laurea di Pordenone.
Come descritto da Santin, la complessità dei linguaggi della fotografia di Euro Rotelli con le sue originali peculiarità espressive viene interpretata e rielaborata dall’arte scultoreo/compositivo/materica di Nuccio che crea così oggetti poetici da indossare, da abitare, preziosi gioielli di fotografia. Nuccio ed Euro Rotelli inoltre hanno voluto realizzare un lavoro site-specific, ispirandosi ad alcuni tesori d’arte della collezione permanente del Museo, dando forma a opere/gioiello che reinterpretano e attualizzano la carica concettuale e simbolica delle fonti ispiratrici: il Ritratto di Angelica Bearzi Pisenti (Michelangelo Grigoletti, olio su tela, 1845) e l’
affresco allegorico raffigurante il pianeta Venere (opera di frescanti locali attivi tra il 1370 e il 1380). Questi nuovi “gioielli di fotografia” collocati accanto alle opere antiche diventano parte integrante del percorso espositivo del Museo. La mostra dunque da un lato è un omaggio all’arte, in quanto capacità di dar forma all’idea creativa, dall’altro esalta la manualità dell’artista, punto di forza della nostra cultura materiale perché, come afferma Stefano Micelli autore del fortunatissimo saggio Futuro artigiano: “Oggi ci rendiamo sempre più conto che per essere creativi e innovativi bisogna fare le cose. Fare è un modo per pensare”.
Euro Rotelli fotografo pubblicitario, ama sperimentare in camera oscura e con la Polaroid, sulla quale interviene manualmente con risultati sempre diversi e originali. Realizza cataloghi d’arte, pubblicazioni e calendari, opera nel campo della pubblicità e si occupa delle campagne pubblicitarie di importanti aziende. Indaga e interpreta città e territori sia su commissione che per ricerca personale. Le sue fotografie hanno ottenuto importanti premi e riconoscimenti a livello internazionale, sono pubblicate su riviste nazionali ed internazionali ed esposte sia in Italia che all’estero in gallerie e collezioni pubbliche e private.
Nuccio, figlio d’arte e visionario, dal 1976 si dedica alla produzione di gioielli che, nascendo dal suo inesauribile desiderio di ricerca e sperimentazione delle forme, diventano emblema di pura creatività. Per Nuccio fare gioielli significa fare arte, arte da indossare: le sue creazioni, pezzi unici fatti a mano, sono micro sculture. Nel 1983 viene insignito del diploma d’onore De Beers come miglior artista italiano del gioiello. Si occupa anche di design per varie aziende ed è impegnato in attività didattiche legate alla divulgazione dell’arte orafa. Artista-artigiano lavora nel suo atelier di vicolo delle Mura a Pordenone.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2016 con gli orari del museo: i seguenti orari da martedì al sabato 15.30-19.30; domenica 10.00-13.00 e 15.30-19.30.
Clelia Delponte – Natale in Città
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