Vasilj Kandinskij torna a Milano al MUDEC con una mostra originale, un’inedita esposizione “site-specific”, legata alla propria vocazione e fondata sul rapporto tra arte e scienze e sulla metafora del viaggio come avventura cognitiva. Tutti aspetti sperimentati dal fondatore dell’astrattismo, che ha sempre mostrato interesse per un approccio scientifico alla realtà, per le esplorazioni, per il viaggio come cifra riassuntiva della sua stessa esistenza.
La mostra accosta opere di Kandinskij provenienti dai più importanti musei russi, alcune delle quali mai viste prima in Italia, a esempi della cultura popolare cui si ispirò e abbraccia il lungo periodo della formazione dell’immaginario visivo dell’artista, fino al 1921, quando si trasferì in Germania per non tornare mai più in Russia. L’obiettivo è consentire allo spettatore, anche con l’ausilio di specifici strumenti multimediali, di comprendere l’origine e lo sviluppo del suo codice simbolico, in un viaggio affascinante all’interno dei suoi dipinti a partire dalle opere figurative iniziali fino a quelle più astratte.
In lui, moscovita di nascita, si mescolano i geni russi e tedeschi dei genitori, e quelli degli avi, provenienti dalla Siberia Orientale. Nato in una famiglia colta, segue studi classici e sin da bambino prende lezioni di piano, violoncello e disegno. All’università frequenta giurisprudenza, ma s’interessa con passione all’etnografia, in cerca delle radici profonde della propria cultura. Nel 1889 vive un’esperienza decisiva: passa più di un mese nel governatorato di Vologda, nel Nord della Russia, studiando le credenze e il diritto penale dei komi, e il popolo degli ziriani. Raccoglie e pubblica canzoni popolari, esegue disegni, appunta un Diario di viaggio.
La mostra – che accosta sue opere provenienti dai più importanti musei russi, alcune mai viste prima in Italia, a esempi della cultura popolare, cui si ispirò – abbraccia il lungo periodo della formazione dell’immaginario visivo dell’artista, fino al 1921, quando si trasferì in Germania per non tornare mai più in Russia. L’obiettivo è consentire allo spettatore, anche con l’ausilio di specifici strumenti multimediali, di comprendere l’origine e lo sviluppo del suo codice simbolico, in un viaggio affascinante tra le sue fonti visive.
Kandinskij, il cavaliere errante. In Viaggio verso l’Astrazione
MUDEC, Museo delle Culture
15 Marzo 2017 – 9 Luglio 2017
Curatori: Silvia Burini e Anna Masoero
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