Mostra personale della pittrice Bertilla Muzzin a Prata di Pordenone

La galleria espositiva di piazza Wanda Meyer a Prata di Pordenone dall’11 al 29 Marzo 2017 ha il piacere di ospitare una mostra personale della pittrice Bertilla Muzzin, che per tanti anni ha lavorato e vissuto nel nostro territorio comunale ed è quindi conosciuta e stimata da molti.

Da qualche tempo Bertilla Muzzin ha deciso di trasmettere le proprie emozioni attraverso l’arte, in particolare la pittura e l’utilizzo di tecniche innovative. Protagoniste delle sue tele le donne, con i loro sguardi profondi, i sentimenti, il senso materno di protezione che Bertilla rappresenta con gli abbracci.

A nome mio e dell’amministrazione comunale ringrazio Bertilla Muzzin per aver scelto la galleria di Prata per esporre le proprie opere. Un plauso va anche al presidente e ai soci del CTG Kennedy che anche in questa occasione hanno lavorato sodo per l’organizzazione e l’allestimento della mostra. A tutti i cittadini di Prata un invito a visitare numerosi l’esposizione.

Bertilla Muzzin
Biografia

Nasce a Motta di Livenza, lavora nel campo dell’estetica. Da sempre sente il desiderio di dipingere e soddisfa questo suo interesse, studiando l’arte di Monet padre della pittura impressionista. Partecipa a delle lezioni sul colore da una pittrice padovana sig.ra Crepaldi da essa riceve le prime nozioni del dipingere. In seguito si iscrive a dei corsi di pittura che le insegneranno la prospettiva, la teoria del colore, la composizione, dove acquista sicurezza ed abilità. Questa sua formazione le da la possibilità di esprimere se stessa soprattutto attraverso il colore e dare così forma a concetti ed idee.

Nell’esposizione di Prata di Pordenone la pittrice dedica buona parte delle opere alla donna. I temi sono aderenti alla cronaca della vita quotidiana, la donna che lavora, in vacanza, in maternità, nell’arte del canto, la donna che sogna e che lotta. La sua pennellata e densa di colore e nello stesso tempo è decisa e sciolta, con colori caldi o freddi, che variano a seconda del momento. Questo modo di dipingere lo usa per esprimere e comunicare . Non è un immagine che si libera della materia, ma la figura che si lega ad essa. Con il colore Bertilla vuole esaltare la donna e la sua figura, la vuole incoraggiare ad amare la vita perché è un dono meraviglioso.

Recensione

Seduto al tavolino di un bar, in un morbido pomeriggio d’inizio autunno, davanti ad una tazzina di caffè nero fumante, assente, immerso nei miei pensieri, restai colpito, attratto e stranamente preso dalla donna bionda, carina, vestita di rosso la quale indossava un meraviglioso cappello nero e aveva al collo una fila di perle dagli strani bagliori, come le scintille che emanavano i suoi occhi; discuteva con altre persone, sorridente, poco lontano…Per un attimo i nostri sguardi si incrociarono come se si fossero chiamati. Consumai avidamente il caffè e cominciai a camminare ammirando palazzi chiese e monumenti; negozi e negozietti di artigianato e di leccornie locali, della mia amata città, Arezzo. M’incamminai successivamente verso lo Sporting Club dove era stata allestita una mostra di pittura. All’arrivo mi accolse un cartello con la scritta “PERSONALE DI BERTILLA MUZZIN”. Che strano nome mi dissi, mai sentito, Bertilla, Bertilla…Muzzin, (deve essere del Nord mi dissi), ma da quel giorno non me lo sono mai più tolto dalla mente. Entro…una sala grande, alta, luminosa senza riflessi antipatici, e tanti quadri di diverso formato, attaccati alle pareti…E qui la sorpresa…Colori, figure, donne, fiori, amanti, oggetti e tanta tanta luce….Affascinato, quasi in apnea, mi chiesi chi fosse mai quella pittrice….Un quadro sul giallo luminosissimo, attirò la mia attenzione….sembrava aver trattenuto, intrappolato, fissato, il Sole sulla tela…Sconcertante, mi dissi, come avrà fatto!!! Proseguii con calma e mi balzarono addosso dei cavalli maestosi presi in una corsa sfrenata verso la Libertà tra schizzi e schiume di mare e di cielo…Le domande con me stesso aumentavano ancora su come facesse Bertilla a mettere tanto movimento ed energia nella sua pittura….Quei tratti sicuri, netti, a volte grandi, corposi, le figure che ti puntano gli occhi addosso quasi inquietanti, ero sicuro fossero tratti emozionali della sua anima la quale ci rendeva partecipi di Lei. La devo conoscere, mi dissi, assolutamente!! E ancora, donne di classe, eleganti, con gli occhi coperti da cappelli a larghe tese, misteriose e affascinanti….quel bellissimo cane bianco e marron tranquillo e attento, così vero, amanti incollati in un unico corpo, occhi verdi che spuntavano dalla tela per entrare dentro i miei fino in fondo all’anima..Colori che passano dal tenue, delicato, soft, al deciso, robusto quasi violento, dal figurativo al soul al sudamericano/africano…materiali utilizzati i più svariati, giornali, gesso, stoffe, pizzi; la corposità delle ombre per dare peso e forma ai dipinti…..I viola, i bianchi, i rossi, i rosa, i gialli, i verdi, i blu, sembrava che Bertilla avesse preso per tavolozza l’arcobaleno, la scala che dalla Terra porta al Cielo. Una pittrice che ama le donne per il loro mondo affascinante e misterioso, la spiritualità e la materia, la luce, la bontà e soprattutto l’Amore. Rimasi a lungo incastrato da quella pittura magica, leggera e profonda insieme, quasi in estasi davanti a quei quadri che si fondevano insieme come un unico capolavoro, una musica dolce, un’immensa anima. Assorto in questi pensieri e ragionamenti, non mi accorsi di avere accanto una persona, appena dietro me…Sentii una voce che, quasi in un sussurro, mi chiese: “le piacciono questi quadri?”Mi girai di scatto e la sorpresa non mancò…davanti a me avevo Lei, la donna bionda, bella, vestita di rosso, cappello nero e collana di perle luccicanti come i suoi occhi brillanti….balbettai qualcosa….“Ci possiamo presentare?” Disse Lei allungando la mano…Bloccato, come un automa, le strinsi la mano al massimo della sorpresa. “Sono io, Bertilla Muzzin, la pittrice”. Mi fermo qui…Ho voluto donare questo ricordo a Colei che, da quel momento, per caso o forse no, in un pomeriggio morbido e indolente, è diventata così importante per me, da essere un punto di riferimento artistico e soprattutto di vita. Ho scoperto quel giorno che le anime si cercano, parlano e si comprendono sempre. È con grandissimo affetto che saluto la amata Bertilla Muzzin con l’augurio di una luminosa carriera pittorica e di tante belle soddisfazioni. Grazie, Bertilla.

Inaugurazione Sabato 11 Marzo 2017 ore 18.30

La mostra sarà visitabile dall’11 al 29 Marzo 2017

con i seguenti orari:
Sabato – 17.00 – 19.00
Domenica – 9.30 – 12.00 e 15.30 – 19.00
Galleria Comunale piazza Wanda Meyer
Prata di Pordenone (PN)

Osvaldo Andreini
Artista, poeta e pittore.
Mail-Ctgkengall.prapn@comune.prata.pn.it
www.ctgkennedyprata.it
http://www.comune.prata.pn.it/

Bertilla Muzzin mail. Berta.muzzin@gmail.com
Cell. 333 4055524

Fonte:
CTG Gruppo Kennedy Prata di Pordenone
Cereser Alberto coordinatore delle mostre d’arte
Piccinin Giorgio Presidente del Gruppo Kennedy

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