Fu nel lontano 1794 che un turista per primo mise piede sul monte Mangart, 2678 metri d’imponenza massiccia sul livello del mare. Il primo straniero a salirvi, fu il conte Hohenwarth, vicario del vescovo Salm di Gurk nella Corinzia austriaca, l’uomo che tra i primi salì sul famoso monte Grossglockner. Le fonti scritte, però non fanno riferimento ai bracconieri e ai pastori che già secoli primi avevano conosciuto alla perfezione ogni palmo del monte Mangart. Il massiccio si eleva sul punto d’intersezione di varie nazioni e ne è testimone la storia legata al monte. Continua la lettura di Il possente Mangart e la Valle delle Cento Cascate
Archivi giornalieri: 13 Marzo 2017
Il padre dell’Astrattismo che rimpiangeva la forma: Wassily Kandinskij
Wassily Kandinskij dipingeva in maniera straordinaria, con una lucentezza coloristica capace di estasiare qualsiasi pupilla. Ma teorizzò pure dei principi straordinari, in ambito artistico. Ed arcani e, a volte, anche bizzarri, come del resto appare la sua pittura. Scrisse: “Ogni forma ha un suo contenuto ed impercettibile suono interiore. Non c’è forma, come del resto, nulla al mondo, che non abbia qualcosa da dire. Non solo la luna, il sole, le stelle, i boschi dei quali cantano i poeti, ma anche un bottone dei calzoni, tutto ha un’anima arcana, che tace più spesso, di quanto parli. Il colore è un tasto. L’occhio un martelletto. L’anima un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che, con questo o quel tasto, porta l’anima a vibrare”. Continua la lettura di Il padre dell’Astrattismo che rimpiangeva la forma: Wassily Kandinskij