Vincent Van Gogh, indubbiamente il più geniale e tormentato tra i talenti pittorici del Post-Impressionismo, così scriveva al fratello Theo, riferendo la scoperta destinata ad influenzare gli ultimi anni della sua produzione artistica: “Se si studia attentamente l’arte giapponese, allora si vede un uomo, incontestabilmente saggio ed intelligente, impegnato a dedicare il suo tempo, ma a che cosa? A studiare la distanza della Terra dalla Luna? No. A riflettere sulla politica del cancelliere Bismarck? No. Quest’ artista dedica il suo tempo a studiare un filo d’erba. Questo filo d’erba, però, lo porta a disegnare le piante e poi le stagioni, i grandi paesaggi, gli animali ed, infine, la figura umana. E’ così che trascorre la sua esistenza e, la vita è troppo corta per permettergli di fare tutto. Non è, dunque, quasi una religione quella che c’insegnano questi giapponesi così semplici, che vivono a diretto contatto con la natura come fossero loro stessi dei fiori?” Continua la lettura di Katsushika Hokusai, il “Vecchio Pazzo per la pittura” che ispirò Van Gogh e Monet.
Archivi giornalieri: 20 Luglio 2017
Mostra di Silvia Lepore a Pordenone
Viene inaugurata giovedì 20 luglio alle 21 nello spazio espositivo della Biblioteca Civica l’esposizione Divaga vestigia sparse di Silvia Lepore – con allestimento e presentazione a cura di Paola Bristot – che proseguendo la ricerca iniziata nella sala della Biblioteca goriziana realizzata nel mese di marzo scorso si spinge in un’operazione installativa su ampia scala. Continua la lettura di Mostra di Silvia Lepore a Pordenone