Mostra in Castello di Gorizia, aperta fino al 30 novembre 2017, per far conoscere le varie fasi della Grande guerra e del periodo storico in cui ebbe luogo attraverso immagini, oggetti e documenti. E’ questo l’obiettivo della mostra in castello “Dall’Isonzo al Piave. 1917-2017. Dopo Caporetto la guerra continua”.
Questa è la quarta di una ciclo di mostre allestite dal Comune, una per ogni anno di Guerra, per documentare l’evoluzione degli eventi bellici e quanto questi abbiano influito sulla società del periodo. Visto il successo ottenuto dalle precedenti mostre, visitate da decine di migliaia di persone, sicuramente anche questa sarà molto apprezzata, visto che l’associazione Isonzo, curatrice della mostra, ha raccolto materiali straordinari, a partire dalle maschere antigas usate durante i numerosi episodi di impiego di gas asfissianti.
Il visitatore potrà ripercorrere i momenti salienti del 1917, un anno di crisi generalizzata negli schieramenti dei paesi belligeranti con l’Italia, che ebbe il suo massimo momento critico a fine ottobre con lo sfondamento austro-tedesco sul fronte dell’alto Isonzo.
Ci furono due momenti ben distinti, il primo vide le grandi offensive dell’Intesa: l’offensiva Nivelle e la X e XI battaglia dell’Isonzo. Il secondo fu caratterizzato sia dalla controffensiva austro-tedesca sul fronte dell’Isonzo, favorita dalla sconfitta dell’esercito russo sconvolto dalla lotta fratricida interna, e dalla disperata difesa francese sul fronte di Verdun. La XII battaglia, nota anche come lo sfondamento di Caporetto, rappresentò la fine dei combattimenti lungo il corso dell’Isonzo e lo spostamento del fronte sul Piave, dove, dal 10 novembre al 31 dicembre, si svolse una grande battaglia denominata “battaglia d’arresto”.
L’esposizione ripercorre tutto l’arco del terzo anno della guerra italo-austriaca, richiamando i principali aspetti bellici. Approfondimenti sono dedicati al concerto che il maestro Toscanini tenne sul Montesanto il 26 agosto 1917 sotto il fuoco nemico, all’uso dei gas, elemento fondamentale per il successo dell’attacco austro-tedesco nella mattina del 24 ottobre 1917 e all’evoluzione degli elmi d’acciaio, coronata da quello germanico, nato dall’accoppiata scientifica di un medico e di un militare. In particolare sono esposti tutti i tipi di maschere antigas usate dagli eserciti belligeranti, correlate al disumano uso dei gas asfissianti lanciati contro le truppe italiane, la mattina del 24 ottobre 1917, preludio allo sfondamento di Caporetto.
Ulteriori approfondimenti, collegati non solo agli eventi bellici ma sopratutto a quelli civili, trattano lo sviluppo dell’industria bellica italiana, favorita dalla mobilitazione industriale e il ricorso ai Prestiti di Guerra. Il Governo Italiano ne emise cinque fino al 1918 per finanziare adeguatamente lo sforzo bellico e, nel 1919, un ultimo a sostegno della ripresa economica. Per ciascuna emissione si riassumono i principali aspetti finanziari, mentre maggior risalto viene dato alla tematica propagandistica e artistica attraverso una sintesi delle numerose e pregevoli cartoline dedicate ai vari prestiti.
Viene pure affrontata una sintetica trattazione dei Prestiti di Guerra austro-ungarici, ben 8 per gli Austriaci e 13 per gli Ungheresi, che furono sostenuti da una campagna propagandistica affidata quasi esclusivamente ai manifesti pubblicitari creati appositamente per lo scopo dai massimi esponenti del movimento artistico della Secessione. A chiusura del percorso espositivo non poteva mancare una sezione dedicata a Gorizia durante tutto il 1917, che comprende il periodo dell’amministrazione civile e militare italiana e si chiude con le immagini, per lo più propagandistiche, del ritorno, il 28 novembre 1917, delle truppe austro-ungariche.
La mostra, allestita in castello, rimarrà aperta fino al 30 novembre con i seguenti orari. Lunedì, 9.30- 11.30, da martedì a domenica 10-19.
Info: http://www3.comune.gorizia.it/en/node/22880