Ogni quadro di Walter Bortolossi è come un viaggio, ricco di elementi in dialogo o contrasto tra di loro, giustapposti alla ricerca di nuovi sensi. E sabato 27 gennaio a partire dalle 16 ad accompagnare in questo viaggio i visitatori sarà lo stesso artista, presente in Galleria Bertoia all’esposizione “I quattro continenti”, che sarà aperta fino a domenica 28 gennaio.
Questa antologica riepiloga il suo percorso artistico, caratterizzato da una forte impronta personale. Nella sua pittura Bortolossi parte dalla sua passione per il sapere e in particolare per lo sviluppo della conoscenza e per le sue forme più avanzate, scienza e tecnologia. Nelle sue prime opere caratterizzate da tavole composte, che arrivano fino alla installazione di due quadri a freccia incrociati tra loro, e dall’uso di colori primari, ma nelle loro sfumature più acide, chiaramente artificiali, strizzando l’occhio al fumetto, Bortolossi parte da un concetto, che riscrive alla sua maniera, reinterpretandolo con un particolare gusto per il gioco e l’ironia. Troviamo Newton e la matematizzazione della scienza, il calcolo inafferrabile dell’energia sviluppata dal Big Bang, religione e scienza in dialogo, i primi passi della genetica, il percorso dei saperi dell’uomo dalla religione alla magia alle case farmaceutiche multinazionali. Sempre con la consapevolezza dell’evoluzione del tempo e che ciò che è presente diverrà storia e potrà essere superato. Ampio è l’uso di simboli e di citazioni e fanno la loro comparsa le architetture, edifici che l’artista ama deformare.
Un’idea che l’artista sviluppa ulteriormente con l’ausilio del computer a partire dagli anni Duemila, quando adotta tele sempre di grande formato, ma regolari, e appaiono personaggi realistici, quando non reali. La deformazione e scomposizione degli edifici diventa sempre più raffinata adombrando l’instabilità del mondo contemporaneo, sul quale si concentra la riflessione. Il mondo della contemporaneità viene rappresentato con le sue contraddizioni e le sue icone, arricchito da scritte e didascalie, nel vortice del suo incessante fluire nella danza sfrenata della globalizzazione. Si arriva così all’ultimo ciclo di opere, quei quattro continenti che danno il titolo alla mostra: sulla cartina geografica si affollano come in un collage personaggi e fatti storici, che caratterizzano ciascuna area, mentre in basso lo spazio è riservato ai commentatori silenti, filosofi o politici. Una lettura complessa e affascinante, che verrà agevolata dall’autore, pronto a rispondere a domande e curiosità.
Clelia Delponte 3470349679