Mostra “Non solo ombre. Persone” a Trento

Mercoledì 6 giugno 2018 alle ore 17.00 sarà inaugurata la mostra Non solo ombre. Persone, un’esposizione che raccoglie gli elaborati realizzati dai detenuti della Casa Circondariale di Spini di Gardolo nell’ambito del progetto Identità a confronto, promosso dal Museo Diocesano Tridentino. Completano la mostra una serie di fotografie in bianco e nero di Valentina Degiampietro.

“Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici” (Art. 27 Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, 1948), anche coloro che stanno scontando una pena in un luogo di detenzione. Nella convinzione che un museo debba contribuire a garantire tale diritto, abbattendo tutte le barriere – tangibili e intangibili – che generano esclusione sociale, il Museo Diocesano Tridentino ha organizzato per il secondo anno consecutivo un progetto formativo destinato ad un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Spini di Gardolo (TN).

La mostra Non solo ombre. Persone rappresenta la conclusione di questo percorso e raccoglie gli elaborati realizzati dai detenuti nell’ambito dei diciassette incontri che si sono susseguiti da febbraio a maggio 2018. Al progetto formativo, denominato Identità a confronto, hanno preso parte la direttrice del Museo Domenica Primerano, l’educatrice museale Valentina Perini, la fotografa Valentina Degiampietro e le docenti Martina Baldo e Riccarda Turrina.

Il tema del progetto e il titolo della mostra sono stati ispirati dalle parole di Gelu, uno dei partecipanti al corso del 2017: “noi siamo percepiti come ombre”, aveva scritto, “ma dietro queste sbarre” aggiungeva “non c’è un’ombra, ma un uomo che può agire e sentire”. Il gruppo di lavoro ha quindi stimolato i partecipanti a lavorare attorno al concetto di ‘ombra’ e dunque di ‘identità’, cercando di far affiorare la capacità di autonoma interpretazione e rielaborazione creativa. L’obiettivo del corso infatti non era tanto insegnare una tecnica artistica, quanto favorire la capacità di trasporre in parole e immagini sentimenti e riflessioni intime, incoraggiando la creatività e l’espressione di sé dei partecipanti. A differenza del precedente corso, in questa esperienza è stata introdotta anche la fotografia. Gli scatti esposti in mostra, realizzati da Valentina Degiampietro, restituiscono al visitatore frammenti di identità nascoste, in un gioco di ombre e luci di grande impatto emotivo.

Negli esiti di tale percorso colpisce non tanto l’aspetto ‘estetico’, quanto la grande carica umana che vi è racchiusa. Proporli al pubblico significa cercare di stabilire un contatto tra i cittadini e le persone detenute, utile per superare barriere e pregiudizi. Con questo progetto il Museo Diocesano ha voluto portare un contributo attivo alla promozione della dignità umana e al riscatto umano e sociale, nella convinzione che la cultura possa rappresentare una prospettiva importante di recupero per le persone recluse. L’iniziativa, inoltre, si configura come una proposta formativa di grande valore simbolico, poiché ribadisce la necessità di rendere il museo “accessibile” a persone che vivono una condizione di esclusione sociale, raccordando due realtà raramente in dialogo.

SEDE ESPOSITIVA
Museo Diocesano Tridentino
Palazzo Pretorio
Piazza Duomo, 18 – 38122 Trento

DURATA MOSTRA
6 giugno – 2 luglio 2018

ORARI
lun, merc, giov, ven, sab, dom: 10.00-13.00 / 14.00-18.00
giorni di chiusura: ogni martedì

BIGLIETTI
ingresso gratuito

INFORMAZIONI
tel. 0461 234419
info@museodiocesanotridentino.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.