La musica sacra di Gounod il 14 e 15 giugno a Cordenons e San Vito al Tagliamento

Coro Polifonico S. Antonio Abate di Cordenons

E’ dedicato a Charles Gounod nel duecentenario della nascita il prossimo concerto del Coro Polifonico S Antonio Abate diretto da Monica Malachin, realizzato assieme al Gruppo Vocale “Città di San Vito” diretto da Gioachino Perisan e al Quartetto d’archi Arrigoni, col sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Friulovest Banca e Usci Fvg.

L’appuntamento è doppio: a Cordenons nel duomo di Santa Maria Maggiore giovedì 14 giugno e a San Vito al Tagliamento nel Duomo venerdì’ 15 giugno, sempre alle 21. I due cori eseguiranno due significative composizioni sacre, Les sept paroles du Christ sur la croixe e il Te Deum, mentre sarà affidata all’interpretazione strumentale l’ Ave Maria. Méditation sur le premier prélude de J. S. Bach, sempre di Charles Gounod (con Elisabetta Ghebbioni e Alessandra Casarin alle arpe) e il Grand Choeur in B flat major, di Théodore Dubois (organisti Luigino Favot ed Enzo Riolo). Delle Sette parole di Cristo sulla Croce Charles Gounod fa una lettura molto affascinante, alternando il coro (nelle vesti di popolo o narratore) ai soli che rappresentano la voce di Gesù. L’opera sacra, divisa in otto brani, descrive le ultime sette parole del Cristo morente. Il tutto anticipato da un prologo che introduce gli ultimi momenti della Passione. Gounod sceglie di avvicinarsi a questo tema con un atteggiamento sensibile, sfruttando i ricordi musicali del suo viaggio nella città del Vaticano e riproponendo quel contrappunto tipico della musica palestriniana unito alle armonie del Romanticismo, con colori di grande impatto emotivo.
Per l’occasione il Coro Polifonico S. Antonio Abate ha scelto di far musicare per orchestra d’archi e organo tutta la partitura, in prima assoluta.

Il Te Deum (estesamente Te Deum laudamus) è un inno cristiano in prosa di origine antica. Legato alle cerimonie di ringraziamento, è recitato al termine dell’ufficio delle letture della domenica durante tutto l’anno liturgico a eccezione del periodo quaresimale. È utilizzato anche assieme al cantico ordinario delle Preghiere del Mattino nel Libro delle preghiere comuni, ed è ancora in uso in molte Chiese riformate. Nel momento della morte di papa Giovanni Paolo II, le poche persone presenti anziché recitare una preghiera tradizionale per i morti, hanno intonato in forma spontanea e non preparata un Te Deum di ringraziamento “per la ricchezza di quella vita”.

Gounod è giustamente considerato l’apostolo di un romanticismo lirico, sensuale e seduttivo. Dal rapito stupore dell’«aria dei gioielli» del Faust al candore pastorale di Mireille passando per la voluttuosità della scena del giardino in Roméo et Juliette, il compositore ha saputo cogliere e tradurre in musica i palpiti dell’anima umana vittima dell’amore, sia esso folgorante o contrastato. Egli seppe farsi interprete con uguale ardore e sincerità sia dell’amore profano che di quello sacro.

Clelia Delponte
347/0349679

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