L’Arte entra alla Mostra dell’Artigianato di Feltre grazie al Maestro Alberto Burri. Nello Studio 28, in via Mezzaterra, saranno infatti presenti alcune serigrafie e litografie, messe in mostra grazie alla collaborazione con l’artista feltrina Marula Tarricone.
Burri, considerato uno dei maggiori esponenti della corrente Informale italiana di tendenza materica, realizza delle opere che mirano ad infrangere qualsiasi schema figurativo, formale o geometrico, rivolgendo l’urgenza espressiva in un’esplosione di segni e materia cromatica. Dal 1957 in poi, con la serie delle «combustioni», compie una svolta significativa nella sua arte, introducendo il fuoco tra i suoi strumenti artistici. In questo caso l’usura che segna i materiali non è più quella della «vita» ma di un’energia che ha un valore quasi metaforico primordiale – il fuoco – che accelera la corrosione della materia. Il simbolo del primordiale istinto naturale, quel fuoco che brucia e che attira a sé inesorabilmente l’animo umano, lo porta a considerare la combustione una delle tecniche onnipresenti nel suo fare artistico. Nel 1973 Burri riceve dall’Accademia Nazionale dei Lincei il Premio Feltrinelli per la Grafica, con la seguente motivazione: “per la qualità e l’invenzione pur nell’apparente semplicità, di una grafica realizzata con mezzi modernissimi, che si integra perfettamente alla pittura dell’artista, di cui costituisce non già un aspetto collaterale, ma quasi una vivificazione che accoppia il rigore estremo ad una purezza espressiva incomparabile”.
L’arte di Burri ha anticipato di vent’anni quei processi artistici che, con lentezza ma con caparbietà, si sono fatti strada nel panorama artistico internazionale. A tal proposito nel 2015 il Guggenheim di New York in collaborazione con la Fondazione Alberto Burri di Città di Castello accoglie la più importante retrospettiva sull’artista. Le sue opere sono esposte in alcuni fra i più importanti musei del mondo: il Centro Georges Pompidou a Parigi, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, MoMa di New York, la Tate Gallery di Londra, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Il Castello di Rivoli di Torino, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, nonché nelle più raffinate ed esclusive collezioni del mondo.
Nello Studio 28 sarà possibile ammirare la serie delle 6 incisioni, acquaforte, acquatinta, “Combustioni 1965” – Carta Fabriano Rosaspina, cm 64×48. Tiratura 1/80. – Edizione Stamperia 2RC e Galleria Marlborough, Roma Trittico B (1973/1976) – Trittico E (1979/1981) Carta Fabriano Rosaspina – cm 43×35 – Tiratura 1/90 – Stamperia 2RC Roma. La mostra continua ad essere visitabile fino al 28 agosto.
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Federica Da Col
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