Stop ai cronometri alle 22.00 di sabato 30 giugno: è questo il momento conclusivo ufficiale dell’edizione 2018 della X-Pyr, competizione internazionale di hike&fly che impegna piloti di tutto il mondo nell’attraversata dei Pirenei in un percorso coast to coast che parte dall’Atlantico e termina nelle coste Mediterraneo.
Vincitore indiscusso lo svizzero Christian “Chrigel” Maurer, professionista e veterano di questo genere di competizione. In gara a rappresentare l’Italia invece il nostro Ivan Centa che al momento dello stop ai cronometri si trovava nell’area del quinto turn point, nei pressi di Midi de Bigorre, nei Pirenei francesi. Unico italiano rimasto in gara (il trentino Daniel Perger, l’atro italiano a partire per l’impresa, si è ritirato per problemi fisici al terzo giorno di competizione) ha chiuso questa sua prima esperienza alla X-Pyr in 18^ posizione.
“Quando sono partito l’obiettivo, ovviamente, era quello di chiudere l’intero percorso arrivando in goal a Port de la Selva (Catalogna), di fatto invece lo stop alla gara mi ha trovato poco più avanti della metà del percorso.
Sapevo che il livello di competizione sarebbe stato altissimo, sapevo che in gara ci sarebbero stati professionisti ultra preparati, già esperti in questo genere di gara e di queste montagna. Ma alla passione non si comanda e ho voluto provare.
Non sono arrivato in tempo al traguardo finale, però posso dire che in ogni caso questa è stata una grande, grandissima esperienza di alpinismo, oltre che di volo. Posso dirmi soddisfatto di come ho retto mentalmente e fisicamente lo sforzo, posso confermare di aver fatto un ottimo lavoro in allenamento. Di contro ho imparato sulla mia pelle, che forse ho sottovalutato alcune esigenze di tipo logistico. Mi sono trovato ad attraversare ghiacciai in scarpe da ginnastica o a cercare la via in valli non coperte da segnale telefonico, senza un satellitare con me. Questo senza dubbio mi insegnerà ad essere ancora più scrupoloso nella selezione dell’equipaggiamento da portare la prossima volta.
Un’incredibile esperienza di vita, in ogni caso, dove ho visto un Ivan spinto dallo spirito di competizione, mi sono visto fare scelte che, senza una gara sotto, probabilmente non avrei fatto. Sono andato oltre i miei limiti, sempre mettendo al primo posto la sicurezza, ma uscendo dalla mia comfort-zone. Sono esperienze che ti cambiano.
Ho camminato moltissimo, ho fatto migliaia e migliaia di metri di dislivello e non ho fatto ancora il conteggio dei chilometri. Avrei voluto poter volare di più, ma volare sui Pirenei non è come volare sulle nostre Dolomiti, le condizioni meteo sono molto diverse da quelle che conosco, il vento ha tutta un’altra maniera di girare e così i fenomeni atmosferici.”
Poi l’atleta del Para&Delta Club Feltre spende ancora parole di ringraziamento per i compagni di avventura Simone Canal e Andrea Conci (supporto logistico) prima di confidarci la prossima sfida all’orizzonte, la Dolomiti Super Fly, tra fine agosto e inizio settembre, questa volta nelle sue amate Dolomiti.
Ketty Roman
per Para&Delta Club Feltre
327 1412412