La mostra “Amici d’arte. Quattro vertici di un unico quadrato”, dall’otto al trentuno agosto presso il Castello Ducale di Ceglie Messapica, riunisce una nutrita selezione delle opere di Carmine Cecola, Vincenzo Gaetaniello, Goffredo Godi e Vanda Valente: personalità accomunate oltre che da una salda amicizia anche da quella particolare affinità che deriva dalle origini della propria formazione, che si realizzò all’Accademia di Belle Arti e all’Istituto d’Arte di Napoli.
In quegli ambienti, l’intervallo tra gli anni ’30 ai ’50 del secolo scorso fu infatti particolarmente ricco di personalitá di alto profilo culturale e didattico. La presenza di vari docenti provenienti dalla fucina delle avanguardie storiche del primo Novecento aveva infatti saputo, voluto e potuto fortemente rinnovare una didattica attestata fino a quel momento sugli epigoni del morellismo di maniera, stancamente imperanti da decenni in una cittá che in quel tempo costituiva, dal punto di vista culturale, per così dire il “centro gravitazionale” dell’intero Sud.
Dunque, non a caso, in quel trentennio le scuole di pittura e scultura partenopee furono fucine inesauribili di talenti, che poi trovarono, ciascuno secondo i propri personali orientamenti, degna collocazione nella storia dell’arte nazionale ed europea; i quattro artisti presenti in questa mostra ne appunto sono un esempio.
Da quella molteplice e varia esperienza formativa, aperta alle avanguardie storiche, curiosa delle nascenti neoavanguardie, ma anche sempre connessa al grande patrimonio storico-artistico della regione, emersero dunque le quattro spiccate personalitá in mostra a Ceglie: figure che seppero e sanno intessere un dialogo tra i linguaggi contemporanei e la profonda e varia tradizione plurisecolare, anzi, plurimillenaria della nostra terra.
L’evento è anche l’occasione per un felice incontro culturale, che coglie l’obiettivo di diffondere, attraverso un’ampia selezione dei lavori di due scultori e due pittori, la conoscenza di una rilevante espressione dell’arte contemporanea nella cittá Natale di Emilio Notte, che fu maestro di due dei quattro artisti presenti. La mostra, organizzata e realizzata dall’Associazione Nazionale Culturale Emilio Notte e curata da Riccardo Notte, docente ordinario di Antropologia culturale presso l’Accademia di Brera, si avvale del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e alla Promozione della Bellezza e delle Eccellenze del Comune di Ceglie Messapica.
Info:
www@goffredogodi.it
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