L’Estate a Pordenone non va in vacanza nemmeno a Ferragosto e propone laboratori per bambini, museo di storia naturale, museo civico d’arte e archeomuseo aperti (e gratuiti) dalle 15 alle 19 e visita guidata al quartiere di Vallenoncello.
Immancabile, come da tradizione il laboratorio per bambini di Ferragosto al Museo di storia Naturale con inizio alle 16, a cura dell’Immaginario Scientifico. Adulti e bambini lavoreranno assieme, in un’attività gratuita, per realizzare un ingegnoso “automata”, ispirato agli animali presenti nel museo, ovvero un divertente marchingegno in grado di muoversi (quasi) da solo, grazie a leve e ingranaggi. L’attività comprende una visita al museo alla ricerca dell’animale preferito da “automatare”: le collezioni spaziano dai coralli ai grandi mammiferi, dalla spettacolare Wunderkammer allo studio dell’ornitologo degli Oddi, dalle coloratissime farfalle alle rocce e ai minerali. Inoltre è in corso la mostra di attrezzature fotografiche”Fermare il tempo”. In esposizione fotocamere storiche dal XIX secolo ai giorni nostri e fotografie d’epoca e moderne, dall’albumina al digitale. Il Museo di Storia Naturale conserva una ricca collezione di tecnologia: la sezione fotografica annovera diverse migliaia di fotografie dell’era pre digitale, che coprono un periodo di circa cento anni, da fine ‘800 a fine ‘900. La collezione di fotocamere è invece composta diverse da decine di macchine fotografiche prodotte dal 1860 (un banco ottico italiano a lastra) al 1999 (una delle prime “digitali”), passando naturalmente per tutta l’epoca analogica moderna. L’allestimento vede l’esposizione di una ventina di fotocamere che, per caratteristiche tecnologiche, rappresentano importanti punti di riferimento per la storia della fotografia, accompagnate da foto d’epoca e testi esplicativi.
L’Archeomuseo al castello di Torre ospita l “Graffiti di Guerra” – esposizione fotografica, a cura dello storico Marco Pascoli realizzata in collaborazione col Museo della Grande Guerra di Ragogna: presenta una selezione delle migliaia di epigrafi, iscrizioni, graffiti ritrovati in decenni di esplorazioni sui territori che furono coinvolti dal fronte italo-austriaco del Primo Conflitto Mondiale. Italiani o austro-ungarici, spontanei o ufficiali, estesi o minimali che siano, i graffiti permettono di cogliere meglio di tante altre fonti lo spirito dei combattenti dell’epoca, consentendo anche di dare autori e date specifiche a fortificazioni, strade, cimiteri infrastrutture belliche che punteggiano il nostro territorio e di cui spesso ben poco si conosce. Una sezione multimediale della mostra, inoltre, è specificamente dedicata alle epigrafi belliche presenti sul territorio pordenonese e della Destra Tagliamento, che pure ha ricoperto un ruolo importante (sebbene meno conosciuto) durante la Grande Guerra.
A fare da preziosa cornice l’allestimento di cimeli originari curato da Andrea e Giovanni Vazzaz, che mettono a disposizione una parte della propria collezione dedicata alla “guerra in montagna” e all’oggettistica personale.
Il Museo civico d’arte di Palazzo Ricchieri, in Corso Vittorio Emanuele, accoglie la mostra di pittura “Dal reale al surreale”, promossa nell’ambito del 50^ anno di attività dell’Associazione Panorama. In esposizione opere di Sandra Barro, Luigi Buso, Ado Furlanetto, Licio Passon ed Erna Vukmanic.
Mercoledì 15 agosto nell’Estate a Pordenone si va alla scoperta di Vallenoncello, il borgo sul fiume e le sue chiese, con la visita guidata a cura di Susi Moro. Appuntamento alle 18.30 alla Parrocchiale dei Santi Ruperto e Leonardo, in via Chiesa. L’itinerario prevede la visita alle chiese di Vallenoncello: la parrocchiale dei Ss. Ruperto e Leonardo, l’Oratorio del Corpo di Cristo, e ancora la stupenda chiesetta campestre di San Leonardo in Sylvis. La parrocchiale dei Ss. Ruperto e Leonardo ospita la pala di Giovanni Antonio de’ Sacchis “Madonna col bambino in trono tra i Ss. Sebastiano, Ruperto e Leonardo e Rocco”, l’Oratorio conserva interessanti affreschi del XIV e XV secolo, infine la chiesetta di San Leonardo in Sylvis presenta brani di affreschi che vanno dal XIV al XVII secolo. Gli spostamenti nei luoghi previsti dalla visita sono effettuati con mezzi propri.
Clelia Delponte
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