Il libro, Viaggio in Myanmar. La Birmania dal feudalesimo alla dittatura attraverso il colonialismoâ€, pubblicato per conto della Cleup (Cooperativa Libraria Universitaria Padova) nel luglio del 2007, opera della professoressa Mariateresa Sivieri, è il frutto di due recenti viaggi, in cui si ripercorre la formazione della Birmania attraverso la storia, fino a denunciare, in più¹ parti, la grave situazione subita dalla popolazione da parte del regime militare, sfociata nella recente repressione sotto gli occhi attoniti del Mondo. Il saggio, esauriente e di spessore, documenta inoltre le bellezze architettoniche e naturali del Paese, la diversià delle etnie, il lavoro minorile e forzato con oltre 300 fotografie a colori di Pietro Tormen.
La prefazione del volume è curata, in modo alquanto distinto ed inappuntabile, dal Prof. Antonio Papisca, Direttore del Centro Interdipartimentale dei Diritti Umani dell’Università di Padova. Ciascun turista che torna da un viaggio in Myanmar porta con sè impressioni diverse. è, infatti, il paese delle pagode a terrazze, a campana, a trottola capovolta, bianche, dorate, a mattoni rossi. Ma è anche il paese dei monaci dalle tuniche color zafferano, delle donne belle e fiere anche nelle risaie, delle verdi colline, dei fiumi, dei nat che rendono la vita difficile a chi non li rispetta, dei forti odori di aglio, zenzero, pesce secco, garofano e zafferano, dei colori, dei costumi, delle etnie, dei mercati. E’ il paese, purtroppo, che detiene il secondo posto dopo l’Afghanistan per la produzione di oppio nel mondo, quello di una dittatura repressiva, dello sfruttamento minorile e dei lavori forzati. Qui sono negati i fondamentali diritti umani e l’autodeterminazione sancita dalle Nazioni Unite.
Il nome Myanmar, sconosciuto al grande pubblico che preferisce quello più familiare “Birmania”, è noto soprattutto nel mondo delle istituzioni internazionali e delle organizzazioni solidaristiche di società civile globale. La situazione del Myanmar è da decenni sotto i riflettori dell’ONU, dell’UNICEF, dell’UNESCO e del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (PNUD). Il governo è sotto costante osservazione affinchè rispetti i fondamentali diritti della persona. Il Myanmar, pur facendo parte dei Trattati internazionali quali le Convenzioni di Ginevra del 1949, non ha mai ratificato i Patti internazionali del 1966 relativi ai diritti civili, politici, sociali, culturali ed economici.
Il libro ripercorre la storia dal feudalesimo alla dittatura attraverso il colonialismo, rivela l’accanimento dei militari sulla povera gente; le fotografie, seguendo un percorso di viaggio, esaltano la vita quotidiana, le bellezze naturali ed artistiche. Mariatersa Sivieri, laureata in lettere, insegnante per molti anni, ora in pensione, ha precedentemente trattato argomenti storici e naturalistici relativi al Veneto. Ora è andata molto più in là, ma i contenuti, oltre alla natura e la storia, affrontano decisamente la democrazia e l’autodeterminazione dei popoli. Il libro (costo euro 20), presente in tutte le librerie del Triveneto, può essere ordinato scrivendo a info@cleup.it. I diritti d’autore sono destinati ad enti umanitari religiosi e laici che operano in Birmania, come è indicato in quarta di copertina.