Giovedì 15 novembre alle ore 17.00 il Museo Diocesano Tridentino ospita in sala arazzi la presentazione del libro di Barbara Maria Savy Romanino “per organo” e della rivista “Studi Trentini. Arte”, 2018 | 1. Oltre all’autrice del volume, saranno presenti Ezio Chini, Alessandro Paris e Luca Gabrielli. La partecipazione all’incontro è libera e gratuita.
Il volume di Barbara Maria Savy è dedicato al pittore Girolamo Romanino, uno dei principali protagonisti delle arti figurative nella Trento del Rinascimento. Appena portato a termine il grande ciclo pittorico realizzato nel Castello del Buonconsiglio fra il 1531 e il 1532, Girolamo Romanino ricevette a Trento un altro prestigioso incarico: l’esecuzione delle grandi ante dell’organo di Santa Maria Maggiore. Di esse, distrutte in un incendio nell’Ottocento, si sono conservati solo due frammenti originali, ma si conosce molto bene il loro aspetto originario grazie ad antiche copie in grandezza naturale conservate a Praga. Il committente dell’opera fu Giovanni Antonio Zurletta (o Ciurletti), che già aveva commissionato la sottostante cantoria a Vincenzo Grandi. In seguito il Ciurletti, accusato di aver aderito alla Riforma luterana, fuggì in Valtellina. Una complessa vicenda che unisce in modo inscindibile la storia religiosa, la sofferenza umana e l’arte figurativa del pieno Cinquecento. Essa verrà rievocata durante l’incontro al Museo, in occasione della presentazione dello studio che Barbara Maria Savy, docente di storia dell’arte all’Università di Padova, ha recentemente dedicato al Romanino pittore di organi (Romanino “per organo”. Musica e devozione a Brescia nel Rinascimento, Padova, 2015).
La presentazione di Barbara Maria Savy sarà arricchita da due interventi di approfondimento: Ezio Chini inquadrerà dal punto di vista storico-artistico l’attività del Romanino a Trento e in Santa Maria Maggiore, e Alessandro Paris ricostruirà il contesto storico e la tormentata vicenda umana del Ciurletti.
Con l’occasione Luca Gabrielli presenterà, fresco di stampa, il fascicolo 2018 | 1 della rivista “Studi Trentini. Arte”, della quale è direttore. Il numero è ricco di novità su temi inerenti la storia delle arti in Trentino: gli affreschi tardo trecenteschi dell’antica torre Burri ad Ala (Annamaria Azzolini, Walter Landi); una riflessione sul “Rinascimento fra i monti” e le opere d’arte di cultura figurativa tedesca presenti in territorio trentino (Ezio Chini); un approfondimento su una raccolta numismatica proveniente dal territorio di Ala e sul tema delle falsificazioni di monete veneziane a fine Cinquecento (Beata Marcinik); novità documentarie sul palazzo e sui dipinti del pittore Giuseppe Alberti a Cavalese (Elvio Mich, Italo Giordani); alcuni dipinti inediti di Giovanni Battista Lampi in collezioni trentine (Roberto Pancheri); nuove acquisizioni documentarie sulle commissioni artistiche dei Firmian nel XIX secolo (Paolo Dalla Torre); un album fotografico sul nascente fenomeno del turismo patriottico nel Trentino e nell’Alto Adige negli anni Trenta del Novecento (Emanuele Curzel, Daniela Dalmeri); infine il repertorio delle pubblicazioni d’arte trentina dell’anno 2017 e cinque recensioni, una delle quali dedicata al libro di Barbara Maria Savy.
Museo Diocesano Tridentino
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