Alla fine il viaggio musicale con il Quartetto di Venezia alla Fondazione Benetton (TV)

Domenica 9 dicembre, alle ore 18.00, si conclude il viaggio nella storia del repertorio quartettistico in compagnia del Quartetto di Venezia (Andrea Vio, violino; Alberto Battiston, violino; Mario Paladin, viola; Angelo Zanin, violoncello), proposto dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche nella chiesa di San Teonisto di Treviso.

Il concerto conclusivo si aprirà con il Quartetto Imperatore di Franz Joseph Haydn (1732-1809), e proseguirà con due proposte particolari: la Serenata Italiana di Hugo Wolf (1860-1903), nella sua originale versione per quartetto d’archi, e il Quartetto in mi minore di Giuseppe Verdi (1813-1901), l’unica composizione cameristica del catalogo verdiano, nella quale risuonano la poetica e l’arte retorica del grande compositore di capolavori operistici.

Ultimo grande omaggio al genere del quartetto di cui Haydn viene considerato giustamente il padre, il famoso Quartetto in Do maggiore op.76 n.3, conosciuto come Imperatore, fu composto nel 1796 a Vienna e deve il suo nome all’utilizzo nel Poco Adagio della melodia dell’inno austriaco Gott erhalte den Kaiser composto da Haydn stesso su testo di Lorenz Hascka ed eseguito per la prima volta il 12 febbraio 1797, in occasione del compleanno dell’Imperatore. La composizione di Haydn, forse la più elaborata e complessa del ciclo di questi ultimi sei quartetti op. 76 del periodo viennese del compositore, si colloca come un caposaldo del genere, quasi una quintessenza della forma realizzata proprio da colui che con le sue composizioni ha contribuito, lungo il corso della storia della musica, allo sviluppo proprio della forma del quartetto.

La Serenata Italiana di Hugo Wolf, scritta nel maggio del 1887, si ispira direttamente, per il suo carattere disteso e sereno, alla tradizione dei movimenti lenti e moderati della forma. Lo stesso Max Reger riconosceva la grandezza di questa pagina, tanto da profetizzarne un naturale riconoscimento di successo da parte del pubblico e degli esecutori.

I nuovi orizzonti della forma quartettista si ampliano con la composizione del Quartetto verdiano, scritto a Napoli nel 1873. Unica creazione cameristica di Giuseppe Verdi, consacrato autore operistico, il Quartetto rivela non solo una musica di assoluta e pregevole fattura, ma nella definizione dei tempi dimostra un interesse da parte di Verdi di riflessione sulla forma in sé mutando le concatenazioni dei movimenti. Pur nella totale assimilazione della forma quartetto ereditata dai grandi maestri che lo hanno preceduto, Haydn in primis, Verdi riesce a far coesistere nella stessa pagina il rigore della forma “colta” per eccellenza, contraddistinta da un intenso sviluppo del contrappunto, e la leggerezza di una scrittura che, assolutamente nel bene, tradisce la sua natura più pura e limpida di operista.

Chiesa di San Teonisto, via San Nicolò 31, Treviso.
Biglietti: intero 20 euro, ridotto 12 euro. Acquistabili anche con Bonus Cultura.
Prevendita: Fondazione Benetton, via Cornarotta 7, Treviso (lunedì-venerdì ore 9–13, 14–18, sabato e domenica ore 10-20), oppure nel sito www.liveticket.it. Il giorno del concerto, domenica 9 dicembre, il biglietto sarà acquistabile dalle 10 alle 16 in Fondazione Benetton e, a partire dalle ore 16.15, nella chiesa di San Teonisto. Per maggiori informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, T 0422 5121, fbsr@fbsr.it, www.fbsr.it
Immagini scaricabili nell’area stampa del sito della Fondazione: http://www.fbsr.it/area-stampa/

Il Quartetto di Venezia è stato definito da Bruno Giuranna «ai vertici della categoria e fra i pochissimi degni di coprire il ruolo dei grandi quartetti del passato». Rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi dell’ensemble veneziano, qualità ereditate da due scuole fondamentali dell’interpretazione quartettistica: quella del “Quartetto Italiano”, sotto la guida del M° Piero Farulli, e quella della scuola mitteleuropea del “Quartetto Vegh”, tramite i numerosi incontri avuti con Sandor Vegh e Paul Szabo. Il Quartetto di Venezia ha suonato in alcuni tra i maggiori festival internazionali in Italia e nel mondo e in prestigiose sedi tra cui la National Gallery a Washington, il Palazzo delle Nazioni Unite a New York, la Sala Unesco a Parigi, il Palau de la Música a Barcellona, la Société Philharmonique di Bruxelles, la Konzerthaus Berlin, al Beethovenfest di Bonn. Ha suonato per Papa Giovanni Paolo II e per il Presidente della Repubblica Italiana. Il repertorio del Quartetto è estremamente ricco e include, oltre alle composizioni più note, opere raramente eseguite, come i quartetti di G.F. Malipiero (“Premio della Critica Italiana” quale migliore incisione cameristica).

La vasta produzione discografica comprende registrazioni per la Decca, Naxos, Dynamic, Fonit Cetra, Unicef, Navona, Koch. Ultime produzioni sono l’uscita dell’integrale dei sei quartetti di Luigi Cherubini, registrati per la DECCA in tre cd e per la NAXOS con musiche di Casella e Turchi. Il Quartetto ha ottenuto la nomination ai Grammy Award per il CD Navona “Ritornello” con musiche di Curt Cacioppo. Numerose sono anche le registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI e RAI International, Bayerischer Rundfunk, New York Times (WQXR), ORF1, Schweizer DRS2, Suisse Romande, Radio Clasica Espanola, MBC Sudcoreana. In occasione del 35° anniversario, il Quartetto di Venezia ha ricevuto una targa di rappresentanza dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.

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