Il grande spettacolo del cielo è il concerto natalizio offerto al “Teatro Verdi” di Pordenone il 22 dicembre dal Comune di Pordenone e dall’Orchestra San Marco (in replica il 23 dicembre a Udine ore 18), intrecciando musica, parola e immagini predisporrà il cuore a trasformarsi in cercatore di stelle.
La luna, le stelle, il firmamento, la creazione: un viaggio emozionale avvolgerà a 360° il pubblico attraverso le note dell’Orchestra sinfonica (composta per l’occasione dall’Orchestra San Marco di Pordenone e dall’Orchestra giovanile Filarmonici Friulani), le voci del Coro del Friuli Venezia Giulia e dei solisti Annamaria Dell’Oste, Nicola Pascoli e Hao Wang, le letture e commenti di don Alessio Geretti, e le spettacolari e suggestive immagini Visuals.
Sul palcoscenico si assisterà magicamente ad una fusione dei grandi linguaggi che narrano ciascuno un lato della verità del cielo: quello scientifico, quello poetico e teatrale, quello artistico. “L’esperienza dell’oscurità del cielo costellato da innumerevoli punti luminosi – spiega don Alessio Geretti – è l’esperienza che a noi manca maggiormente: è difficile non rendersi conto di quanto incida sulla nostra percezione della realtà e di noi stessi, sulla nostra stessa psicologia, la mancanza di uno spettacolo come quello che poteva ammirare, e avrà senz’altro ammirato, l’Uomo di Cro-Magnon, 30mila anni fa. Noi siamo la prima generazione nella storia derubata di questa abitudine di contemplare il cielo stellato: perciò idealmente il concerto natalizio 2018 vuole come portarci in un luogo segreto ed elevato, quasi fossimo all’aperto in una notte d’alta montagna”.
Si volgerà lo sguardo a una visione fisica del cielo: un’affascinante “storia delle stelle”, che partirà dai dipinti preistorici delle grotte di Lascaux, rievocando la sbalorditiva precisione degli astronomi babilonesi ed egizi, fino alle scoperte dei Greci, passando via via per i protagonisti della rivoluzione copernicana, per Keplero, Galileo, Newton, Herschel, fino ad Einstein e a Lemaître, agli artefici dell’attuale visione cosmologica che vede spalancarsi scenari straordinari accanto a enormi interrogativi, come quelli sulla materia oscura.
Lo sguardo poi si fermerà alla visione metafisica del cielo. Le pagine della Genesi, anzitutto, che evocano l’indistinto buio delle origini e la luce che improvvisa lo squarciò. La Divina Commedia di Dante: l’opera che più di ogni altra ci mostra la strada per uscire dal buio dell’inferno e raggiungere le stelle del Paradiso. E poi Shakespeare, capace come nessun altro di narrare le passioni umane più tormentate e struggenti che possano divampare sotto il cielo stellato. E accanto a parole di luce, rivedremo immagini d’arte, da Ildegarda di Bingen a Van Gogh, quasi per impreziosire di miniature a colori vivissimi le impressioni che ci porteremo via da quella sera d’ascolto intenso. Lungo il sentiero di stelle il pubblico sarà attraversato da musiche capaci di commuovere angeli, di ispirare cosmologie, di ripercorrere spiritualmente la storia dell’universo e degli sguardi rivolti alle stelle dai pastori erranti dell’Asia e di ogni continente ed epoca.
Questo imperdibile appuntamento sarà altresì una grande occasione per mettere insieme l’Orchestra San Marco di Pordenone con i giovani dell’Orchestra Giovanile Filarmonici Friulani, ed avere sul palco una grande orchestra sinfonica che eseguirà pezzi dal profondo impatto emotivo legati al cielo, agli astri, alle stelle come se fossimo tutti sotto un cielo stellato a vedere cos’ha ispirato anche molti compositori riguardo a questo mondo “in alto”.
Il programma musicale metterà in successione dei brani classici come degli estratti della “Creazione” di Haydn dove si parla della creazione del mondo partendo dal caos iniziale fino alla luce e al sole per arrivare ad una suggestiva atmosfera celestiale data dal brano “Stars” di Esenvalds scritto per coro e bicchieri che verranno suonati strisciando il dito sul bordo creando suoni che richiameranno quelli dello spazio. Seguirà il “Canto alla luna” di Dvorak, un canto nostalgico ma anche un canto d’amore per raggiungere il brano del finale del Guglielmo Tell di Rossini “Tutto cangia il ciel s’abbella” dove solisti e coro si uniscono per raccontare la bellezza del cielo. Tutti i brani in programma seguiranno sempre un accostamento e una logica dettata dal soggetto della serata: gli astri, il cielo, il creato in una versione scientifica e religiosa.
Ma la cosa più interessante è che la musica, come linguaggio universale, riesce sempre ad entrare nell’emotività delle persone toccando alcuni momenti come l’amore, il dolore, la gelosia, il conflitto: in questo caso invece l’emozione sarà quella creata dalla contemplazione e della meraviglia che ognuno di noi prova quando guarda il cielo e le stelle. E la grandezza di questa Orchestra, del Coro del Friuli Venezia Giulia e dei solisti sotto la direzione del M° Filippo Maria Bressan permetterà al pubblico di ascoltare tutti quei grandi effetti sonori e vocali che solo con un organico così completo è possibile fare. Annamaria Dell’Oste, soprano, Nicola Pascoli, tenore, Hao Wang, baritono, letture e commenti di Don Alessio Geretti, voce recitante Monica Mosolo. Proiezioni: Marino Cecada, Massimo Racozzi, Marco Cassan.
Clelia Delponte 3470349679