L’asta di Libri e Manoscritti sarà il primo appuntamento del 2019 con un’interessante selezione di volumi che attraversano più di 500 anni di storia, dal XV fino al XX secolo.
Top lot dell’asta la straordinaria carta nautica manoscritta su pergamena miniata e decorata (lotto 216, val. 50.000-80.000€), attribuibile al circolo di Vesconte Maggiolo, tra i più famosi cartografi genovesi del XVI secolo. Le carte portolane prendono il loro nome dalla parola “porto” e illustrano appunto le città portuali lungo le coste. Le prime furono prodotte nel XIII secolo e rappresentano un fondamentale cambiamento nell’uso delle carte geografiche. Fino a quel momento, infatti, le mappe avevano quasi sempre avuto un significato religioso e non pratico, differenziandosi dalle carte portolane, che invece contrastano con questa tradizione e, basandosi sull’osservazione diretta, hanno un ben preciso scopo pratico: quello di navigare. A rifletterne l’effettivo utilizzo in mare sono i dettagli delle descrizioni costiere, in contrasto con l’omissione, talvolta totale, dei territori interni, e di conseguenza di importanti città.
Risale invece alla fine del ‘400 un importante incunabolo contenente due celebri edizioni del De situ orbis di Pomponio Mela e Dionisio il Periegeta (lotto 36, val. 6.000-9.000€) stampate a Venezia nel 1478. Quella di Mela è la quarta edizione della più antica geografia in latino nella quale descrive il mondo, gli usi e i costumi dei diversi popoli con molti dettagli, alcuni di fantasia. Del secolo successivo, poi, la collezione di opere veneziane del Boccaccio in legatura veneziana coeva in marocchino rosso (lotto 96, val. 3.000-5.000€).
In catalogo anche un’ottima copia di un libro di preghiere in ebraico della fine del ‘600 (lotto 127, val. 3.000-3.500€) in pregiata ed elegante legatura in argento coeva con stemmi dorati di un felino e un pellicano.
La Roma tardo barocca appare invece in tutto il suo splendore in una serie di magnifici libri ricchi di vedute. Fra tutti spiccano quello realizzato da Giovanni Battista Falda e Alessandro Specchi, che raffigura l’architettura all’epoca di Alessandro VII (lotto 58, val. 4.000-6.000€) e quello di Pietro Ferrerio e Falda (lotto 60, val. 2.500-3.500€) che illustra i prospetti di diversi palazzi romani con indicazione delle famiglie proprietarie e degli architetti.
Eccezionale inoltre l’album di acquerelli preparatori per la pubblicazione del celebre album di corrida intitolato A Los Toros (lotto 74, val. 4.000-6.000€), ad opera di Daniel Perea y Rojas; molto rara, invece, la pregiata copia della prima edizione dei più importanti trattati e teoremi di Joseph-Louis Lagrange ed altri importanti matematici della seconda metà del XVIII secolo (lotto 32, val. 3.000-5.000€).
Si ricordano, infine, gli autografi di inizio ‘900 del celebre tenore napoletano Enrico Caruso, alcuni dei quali contenenti caricature di varie dimensioni, la lettera autografata di Arturo Martini indirizzata all’artista parigino Sandro Soave e la lettera di Margherita Sarfatti con una nota sul movimento “Novecento”.
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