Giovedì 21 e venerdì 22 febbraio si rinnova negli spazi Bomben della Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso l’appuntamento annuale con le giornate internazionali di studio sul paesaggio, progettate dal Comitato scientifico della Fondazione, con il coordinamento di Luigi Latini e Simonetta Zanon, che, in questa quindicesima edizione, propongono una riflessione sui Giardini storici, fra verità e finzione.
Sedici relatori provenienti da Italia, Europa e Stati Uniti sono chiamati a indagare il tema del “giardino storico” da una prospettiva inedita e originale, quella offerta dalle letture, restituzioni, interpretazioni critiche dei modelli storici nel paesaggio del XX e del XXI secolo. Partire da un’attenzione rivolta alle stagioni in cui si è praticato l’esercizio della replica e della copia avvalorata dall’indagine storica può essere un espediente – rigoroso quanto ironico e dissacrante – per segnalare la necessità di coltivare e frequentare la storia del giardino come fertile termine di riferimento culturale, non solo come un repertorio di forme congelate e replicabili né, tanto meno, un rassicurante universo di facile intrattenimento.
Racconta Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Benetton: «La quindicesima edizione delle giornate di studio intende sottolineare l’importanza di tener vive la ricerca e la discussione attorno al tema del “giardino storico”, affinché esso continui a esercitare un ruolo germinale e propositivo rispetto al dibattito sul paesaggio contemporaneo, all’orientamento dei corsi di studio di ogni livello in questo campo, ai luoghi nei quali si ha la responsabilità di intervenire in contesti dove tale eredità storica si manifesta sia in estensione che in profondità.
Facendo leva su una recente stagione che ha visto, soprattutto alla fine del secolo scorso, anche con il contributo della Fondazione, un notevole fiorire di studi, iniziative ed esperienze da considerarsi allora fondative nel segnalare l’importanza del giardino storico per lo studio e la cura del paesaggio, nel corso di queste giornate si cercherà di sottolineare la necessità di coltivare oggi una continuità di attenzioni, anche da parte delle istituzioni, finalizzate al progredire di studi teorici e filologici, e alla messa in campo di metodi e sperimentazioni originali e aggiornate.
Da qui l’idea di partire, con uno sguardo apparentemente ironico e ai limiti dell’irriverente, dai momenti nei quali, nel secolo scorso, si è fatto uso della storia per replicarne le forme e i modelli, producendo addirittura vere e proprie copie di giardini che esprimono un’attitudine verso il passato che oggi possiamo rileggere con maggiore consapevolezza, anche alla luce di alcuni rischi che la cultura contemporanea corre nell’accostarsi al paesaggio storico. In parallelo, guardando allo stesso arco temporale, le giornate metteranno in luce i molti esempi nei quali, invece, il lavoro nel campo del giardino storico è avvenuto all’insegna della continuità, sviluppando interesse sia verso la conoscenza, sia verso un esercizio di interpretazione critica della storia e delle necessarie trasformazioni guidate dalla saggezza e della sapienza che stanno alla guida di ogni gesto e ispirano ogni decisione».
Le giornate saranno organizzate in due sessioni.
La prima, incentrata sul tema Il gioco delle riproduzioni, raccoglie, nell’arco del XX secolo, esperienze più o meno lontane legate all’uso dei modelli storici, partendo dalla vicenda, ampiamente storicizzata, della “migrazione” del giardino italiano oltreoceano, per giungere a fenomeni più contemporanei che interessano la riproposizione di forme storiche in contesti diversi.
La seconda, sul tema Esercizi di lettura critica, riprende le fila di un’attitudine diversa verso la storia che percorre il secolo XX e il panorama attuale, quella che ha visto lo svolgersi di un lavoro di interpretazione critica, tesa a ricavare dal giardino le ragioni di un progetto che non congela le forme della storia, ma s’interroga sulla continuità dei luoghi, dei contesti di appartenenza, e sulla presenza di coloro che li abitano e si prendono cura del loro futuro.
Una testimonianza sul tema della riproduzione del giardino e del paesaggio nel cinema concluderà la prima giornata, mentre la seconda ospiterà, tra i vari interventi, un breve resoconto degli esiti del workshop di progettazione sul giardino di Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (Venezia), condotto dalla Fondazione nel 2018, e la presentazione di Prati urbani. I prati collettivi nel paesaggio delle città/City meadows. Community fields in urban landscapes, volume edito dalla Fondazione in collaborazione con l’editore Antiga, e curato da Franco Panzini a partire dai contenuti delle Giornate di studio sul paesaggio 2016, Prati, commons.
Programma:
Giovedì 21 febbraio 2019
ore 10-10.30
MARCO TAMARO, saluti istituzionali
LUIGI LATINI e SIMONETTA ZANON, introduzione alle giornate di studio 2019
Il gioco delle riproduzioni
Autenticità, uso e migrazione di modelli e documenti storici, copie
ore 10.30-13.30
LUIGI LATINI introduce e coordina la mattinata
VINCENZO CAZZATO, Verità e finzione nel giardino italiano del Novecento: progetti, modelli, realizzazioni
RAFFAELLA FABIANI GIANNETTO, L’eredità italiana nei giardini americani del XX secolo: il caso di Philadelphia
BEATE REUBER, Berlino, i “Giardini del mondo”: arte dei giardini e del paesaggio da cinque continenti
ore 15-17.30
JOSÈ TITO ROJO introduce e coordina il pomeriggio
FINOLA O’ KANE CRIMMINS, Paesaggi coloniali: strategie di progetto dall’Irlanda e dai Caraibi Irlandesi
BIANCA MARIA RINALDI, Esotismo e autenticità: giardini “alla cinese”
FILIPPO PIZZONI, Giardino all’italiana o all’inglese? Quando è moda, è di moda
ore 18
MARTA MAFFUCCI, Trasformazioni del giardino e del paesaggio nel cinema: dal luogo alla location al set
Venerdì 22 febbraio 2019
Esercizi di lettura critica
Esempi dal ventesimo secolo e dal panorama attuale
ore 10-13
MONIQUE MOSSER introduce e coordina la mattinata
LUIGI GALLO, Learning from Pompei. I giardini vesuviani fra indagine archeologica e ispirazione moderna
STÉPHANIE DE COURTOIS, Dai piani urbanistici ai cimiteri militari. Jacques Gréber e la rilettura del giardino formale
ANNEMARIE LUND, Scandinavia: rapporto tra storia e paesaggismo moderno
ore 14.30-15
Prati urbani. I prati collettivi nel paesaggio delle città/City meadows. Community fields in urban landscapes, ENRICO FONTANARI presenta il libro a cura di Franco Panzini (Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga Edizioni, Treviso 2018)
ore 15-18
ANNA LAMBERTINI introduce e coordina il pomeriggio
ANETTE FREYTAG, Dieter Kienast: ripensare l’architettura del paesaggio in riferimento alla storia del giardino
CHRISTIAN BERTRAM, Olanda: dal restauro di Het Loo ai “giardini invisibili” di Michael van Gessel
LUIGI LATINI, GIUSEPPE RALLO, SIMONETTA ZANON, Villa Farsetti a Santa Maria di Sala, reinvenzione di un giardino di villa nel paesaggio veneto contemporaneo
Partecipano alle giornate di studio 2019:
CHRISTIAN BERTRAM, Universiteit Van Amsterdam, Department of Art History; VINCENZO CAZZATO, Università del Salento, Dipartimento Beni Culturali, Lecce; STÉPHANIE DE COURTOIS, École nationale supérieure d’architecture de Versailles, équipe de recherché AM:HAUS; RAFFAELLA FABIANI GIANNETTO, National Endowment for the Humanities Fellow, Folger Shakespeare Library, Washington; ENRICO FONTANARI, Università Iuav, Venezia; ANETTE FREYTAG, Rutgers University, Department of Landscape Architecture, New Brunswick; LUIGI GALLO, Università degli Studi della Basilicata, Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo, Matera; ANNEMARIE LUND, Chief Editor «Landskab», København; MARTA MAFFUCCI, scenografa, Roma; FINOLA O’ KANE CRIMMINS, University College, School of Architecture, Planning and Environmental Policy, Dublin; FILIPPO PIZZONI, architetto paesaggista, aMAZING_sTUDIO, Milano; GIUSEPPE RALLO, Soprintendenza ai BB.AA.PP. delle province di Ve-Bl-Pd-Tv, Venezia; BEATE REUBER, Grün Berlin-“Gärten der Welt”; BIANCA MARIA RINALDI, Politecnico di Torino, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio.
Apertura delle giornate, coordinamento delle sessioni:
ANNA LAMBERTINI, Università di Firenze, Dipartimento di Architettura; LUIGI LATINI, Università Iuav, Dipartimento Culture del Progetto, Venezia; MONIQUE MOSSER, École nationale supérieure d’architecture de Versailles, Centre André Chastel, Paris (Honoraria); JOSÉ TITO ROJO, Universidad de Granada; MARCO TAMARO, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche; SIMONETTA ZANON, Fondazione Benetton Studi Ricerche, progetti paesaggio.
Le giornate di studio sul paesaggio sono progettate dal Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche, con il coordinamento di Luigi Latini e Simonetta Zanon. Fanno parte del Comitato scientifico: Teresa Andresen, Giuseppe Barbera, Hervé Brunon, Anna Lambertini, Luigi Latini (presidente), Monique Mosser, Joan Nogué, José Tito Rojo, e i referenti interni della Fondazione Marco Tamaro (direttore), Patrizia Boschiero, Francesca Ghersetti, Massimo Rossi, Simonetta Zanon.
Informazioni:
Auditorium spazi Bomben, Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7, Treviso.
È prevista la traduzione simultanea in italiano e in inglese di tutti gli interventi.
La partecipazione alle giornate di studio è libera, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per ragioni organizzative si prega ugualmente di comunicare la propria adesione tramite il form online disponibile nel sito della Fondazione www.fbsr.it.
In occasione delle giornate di studio, mercoledì 20, giovedì 21 e venerdì 22 febbraio la biblioteca della Fondazione sarà aperta dalle ore 9 alle 20.
Agli architetti e agli agronomi/forestali iscritti ai rispettivi ordini professionali che ne faranno richiesta, direttamente all’accoglienza delle giornate, saranno riconosciuti i crediti formativi.
Diretta streaming nel sito www.fbsr.it.
Per informazioni: paesaggio@fbsr.it
Ufficio stampa: Silvia Cacco, T 0422 5121, silvia.cacco@fbsr.it
Studio Esseci, Sergio Campagnolo, T 049 663499, C 347 0481694 (Simone Raddi), gestione2@studioesseci.net