Nel parco di Villa Manin a Passariano, il più importante giardino storico del Friuli Venezia Giulia, il terzo fine settimana di marzo ritorna, come ogni anno, Nel Giardino del Doge Manin, manifestazione dedicata al migliore florovivaismo oggi sul mercato.
L’ERPAC, l’Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, ne ha curato la regia e si è affidato di nuovo al coordinamento della cooperativa “Agricola Monte San Pantaleone”, una realtà triestina con oltre quarant’anni di esperienza nella cura del verde. Quasi 100 espositori selezionati con sapienza da Lili Soldatich, curatrice di Horti Tergestini, metteranno in mostra i prodotti del loro lavoro e la loro abilità nel curarli e trasformarli, assieme alla disponibilità a conversare sul tema e sulle sue potenzialità nella nostra vita quotidiana.
Dunque, i protagonisti assoluti saranno ancora una volta i fiori. E non solo sui banchi degli stand. I fiori sono infatti i soggetti ispiratori dei disegni e dei dipinti dei Musei Provinciali di Gorizia che, selezionati da Alessandro Quinzi, saranno esposti in Villa fino al 2 giugno. Da Tominz a Cernigoj, l’amore per i fiori racconta la pittura fra Otto e Novecento, non tralasciando le idee, le abitudini e l’evoluzione stilistica di quel periodo. Ma i fiori sono anche i principali protagonisti dei giardini privati e delle dimore storiche del Friuli Occidentale al centro delle due guide curate dall’ERPAC che saranno presentate al pubblico durante la manifestazione. E i fiori sono anche cio? che accomuna i vestiti di Roberto Capucci e le imma- gini di Massimo Gardone, ora “piantati” in un bellissimo catalogo frutto della collaborazione tra ERPAC e Fondazione Capucci.
Infine i fiori sono i protagonisti anche di molte opere di Leonardo che, come verrà spiegato nell’incontro Per fare un fiore ci vuol Leonardo, li ha rappresentati meglio di un botanico e che da oltre cinquecento anni interpreta magistralmente il rapporto tra natura e cultura. Tutti fiori che con il loro profumo non mancheranno di attirare per un anticipo di primavera visitatori vecchi e nuovi, che ci auguriamo sceglieranno Villa Manin per un fine settimana all’insegna dell’Arte e delle sue molteplici espressioni.