Mercoledì 22 maggio alle ore 18, la Fondazione Benetton Studi Ricerche, in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia, organizza un incontro pubblico sul tema dei “progetti di paesaggio per la città”.
Prendendo spunto dai principi che hanno guidato il progetto degli architetti Gaeta e Springall per il Parco lineare della ferrovia di Cuernavaca a Città del Messico, vincitore del Premio del pubblico alla recente Biennale Internazionale del Paesaggio di Barcellona 2018, Aldo Aymonino e Julio Gaeta dialogheranno sul ruolo del paesaggio e dello spazio pubblico nel disegno e nella gestione della città contemporanea. «Convinzione e pazienza, civiltà, tempo, gestione, volontà politica e buoni progetti sono essenziali per costruire una città contemporanea di qualità. Questo è ciò che cerchiamo di fare, lavorando sempre sulla componente sociale e la partecipazione, e mettendo al centro i temi della mobilità, sostenibilità e crescita nel medio e lungo termine. Ci posizioniamo agli antipodi dell’abbellimento: panchine sofisticate o pavimentazioni troppo costose non fanno parte del racconto del nostro parco; il nostro budget e il contesto architettonico e sociale determinano una posizione progettuale volutamente austera e sobria».
Aldo Aymonino insegna Composizione architettonica e urbana all’Università Iuav di Venezia dove attualmente ricopre l’incarico di direttore del dipartimento Culture del Progetto.
Julio Gaeta insegna Progettazione architettonica e del paesaggio nell’Università Iberoamericana di Città del Messico, presiede la Facoltà di Architettura dell’Università ISAD–Escuela del desierto dello stato di Chiuahua in Messico ed è socio fondatore, con Luby Springall, dello studio Gaeta–Springall Arquitectos.
Ingresso libero.
Fondazione Benetton Studi Ricerche, auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso
Per informazioni: T 0422 5121, www.fbsr.it
Parco lineare, ferrovia di Cuernavaca, Città del Messico, Messico
Gaeta-Springall Arquitectos
L’intervento, realizzato attraverso un concorso internazionale bandito dalla municipalità, riguarda un tratto lungo 4,5 km della Ferrovia di Cuernavaca, costruita nel 1898 per collegare Città del Messico al porto di Acapulco. L’obiettivo è la realizzazione di uno spazio pubblico lineare in un’area residua e pericolosa, priva di usi determinati.
L’intento dei progettisti non è stato quello di elaborare un progetto finito, piuttosto di individuare una direzione di progetto, fondata su una visione aperta, costruita attraverso la partecipazione dei cittadini, a partire da quelli residenti nelle vicinanze. L’idea è quella di un bosco urbano lineare che avrà un ruolo determinante nella costruzione futura della città, uno spazio democratico, attivo, programmatico, inclusivo, sostenibile; uno spazio che contribuisce allo spirito di comunità e al senso di appartenenza dei cittadini agli spazi pubblici dei loro quartieri e della città.
L’inclusione del parco lineare della ferrovia di Cuernavaca all’interno di un’unità più grande, il distretto verde di Città del Messico, rafforza il progetto grazie alla possibilità di relazionarsi al sistema di spazi pubblici urbani della città, nella dimensione strategica metropolitana. La visione del progetto, discusso e comunicato in ogni fase, include l’attivazione di programmi per un uso continuo dello spazio pubblico, 24 ore al giorno e 7 giorni alla settimana, con forum, spazi di incontro, aree gioco, piste da skate, percorsi pedonali e piste ciclabili. Il connettivo di questi elementi è assicurato da tre elementi fondanti: la vegetazione del nuovo “bosco”; l’acqua, essenziale per l’irrigazione ma anche irrinunciabile elemento di educazione e simbolo del progetto; un gesto formale netto e semplice, una linea rossa che suggerisce mobilità e connessione al tempo stesso e suggerisce un sistema di bordi permeabili e sovrapponibili, segno e simbolo concreto della sempre possibile rottura dei sistemi rigidi.
Nella convinzione che pazienza, civiltà, tempo, gestione, volontà politica e buoni progetti siano essenziali per costruire una città contemporanea di qualità, il nuovo parco lineare rappresenta prima di tutto un’opportunità di partecipazione e costruzione sociale che tiene ben presenti alcuni concetti contemporanei come mobilità, sostenibilità e crescita nel medio e lungo termine. Inoltre, nella realizzazione, ci si è posti agli antipodi dell’abbellimento: panchine sofisticate o pavimentazioni troppo costose non fanno parte del racconto di questo parco dove il budget e il contesto architettonico e sociale hanno determinato una posizione progettuale volutamente austera e sobria.