La seconda giornate de Pordenone Blues festival avrà come protagonista indiscusso Steve Hackett, che in mattinata (ore 11) verrà insignito del sigillo della città in Municipio.
La sera (alle 21.15) salirà sul palco del Parco San Valentino con un programma tra rivisitazioni e nuove canzoni: eseguirà interamente “Selling England by the Pound”, alcuni brani tratti da “Spectral Mornings” – nell’anno del suo 40° anniversario, nonché gli intramontabili classici dei Genesis e le canzoni del nuovo album.
«Sono entusiasta di presentare per intero quello che è il mio preferito tra tutti gli album dei Genesis, “Selling England by the Pound”», spiega Hackett. «Quando uscì, nel 1973, catturò subito l’attenzione di John Lennon. In quel momento ho sentito che stavo suonando la chitarra nella migliore band al mondo e che si stavano aprendo le porte per noi. Sono, inoltre, felice di poter suonare brani tratti da “Spectral Mornings”, che festeggia il suo 40°, di presentare qualche assaggio del nuovo album ed alcune tra le gemme dell’indimenticabile repertorio dei Genesis…sarà un concerto fantastico!».
Sul palco Steve Hackett sarà accompagnato da musicisti d’eccezione: alle tastiere Roger King (Gary Moore, The Mute Gods); alla batteria, percussioni e voce Craig Blundell (Steven Wilson); al sax, flauto e percussioni Rob Townsend (Bill Bruford); al basso e chitarra Jonas Reingold (The Flower Kings); alla voce Nad Sylvan (Agents of Mercy). Apertura porte e chioschi street food alle 18. Sul secondo palco alle 20 ci sarà Adam Giles Levy, col suo rock alternativo potente, audace ed esplosivo, immerso nel blues: con la sua voce impetuosa e grintosa interpreta canzoni sincere ispirate alla poesia e alle osservazioni sulla vita.
Clelia Delponte
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