Venerdì 15 novembre alle ore 17, nel teatro di villa Belvedere a Mirano, la Fondazione Benetton Studi Ricerche, in collaborazione con il Comune di Mirano, presenta i risultati del workshop annuale di progettazione, dedicato al fiume Muson e, in particolare, al paesaggio delle vie d’acqua da Mirano alla laguna di Venezia.
Luigi Latini, Università Iuav, Venezia, docente del workshop, Simonetta Zanon, Fondazione Benetton, che ha coordinato l’iniziativa, e i tre tutor Giacomo Casentini (architetto), Elena Lorenzetto (semiologa, borsista in Fondazione) e Luca Zilio (architetto, dottorando Iuav) illustreranno il lavoro svolto e le proposte avanzate, a partire da uno sguardo progettuale indirizzato all’acqua, vista come chiave di accesso alla comprensione dei luoghi e come guida per maturare una visione unitaria di quel paesaggio che ne è totalmente pervaso. La riflessione su questi luoghi era stata sollecitata da Bel–vedere Lab, gruppo impegnato attivamente per la diffusione di una più consapevole relazione delle persone con i propri luoghi di vita nonché per la promozione di forme innovative di conoscenza e progettazione dei luoghi stessi.
Parteciperanno all’incontro il direttore della Fondazione Benetton, Marco Tamaro, e il sindaco di Mirano, Maria Rosa Pavanello. Nell’occasione, sarà proiettato il breve filmato, realizzato durante i giorni di workshop dal documentarista trevigiano Marco Zuin, che sarà presente all’incontro. Sarà inoltre illustrato e distribuito a tutti gli intervenuti il “Giornale del Workshop” curato e pubblicato dalla Fondazione.
Il workshop, organizzato dalla Fondazione Benetton nel quadro delle proprie attività di ricerca e sperimentazione sul paesaggio, si è svolto dal 18 al 22 giugno 2019 e ha coinvolto un gruppo di quindici giovani progettisti, selezionati tramite un bando pubblico, che ha lavorato al tema proposto andando ad approfondire il ruolo che un fiume può svolgere nel paesaggio contemporaneo, in particolare nel contesto della città diffusa veneta, in rapporto con il quadro sociale, culturale e territoriale.
Guidato da tre docenti di fama internazionale (Thilo Folkerts, 100Landschaftsarchitektur, Berlino; Imma Jansana, Jansana-de la Villa-de Paauw Arquitectes, Barcellona; Luigi Latini, Università Iuav, Venezia) il gruppo di lavoro ha potuto approfondire la conoscenza del sito attraverso seminari con esperti e studiosi, visite e incontri con i responsabili della sua cura e gestione, per arrivare poi a delineare alcune ipotesi progettuali per un luogo emblematico del paesaggio veneto, nella storia e nella contemporaneità.
A partire dalla natura storica di un corso d’acqua che ben rappresenta la lunga vicenda delle operazioni idrauliche che caratterizzano il territorio della Repubblica Veneta e ne disegnano le forme, la riflessione progettuale ha avuto al suo centro i punti di contatto tra i conflitti e le opportunità che lo sviluppo contemporaneo ci chiama a considerare.
Il lavoro ha messo al centro la parola paesaggio, segnalando così la necessità di abbandonare punti di vista settoriali e specialistici e invece immaginare ogni proposta progettuale come frutto di un lavoro interdisciplinare coordinato, innovativo e, quando necessario, controcorrente. Il risultato dell’esperienza sul campo corrisponde quindi a una filosofia di lavoro e a un orientamento di metodo che ha permesso di mettere a fuoco i tre temi attorno ai quali si è svolto l’esercizio progettuale: svelare il fiume, il vocabolario del fiume, riconnettere fiume e comunità.
Il primo tema – svelare il fiume – è un invito a riconoscerne la presenza come primo atto progettuale, con esercizi sul campo che guardano ai modi diversi con quali il fiume si rivela ai nostri occhi, e con la strumentazione necessaria perché questo “incontro” si trasformi in paesaggi densi di relazioni e significati. Si invita dunque a guardare con nuovi occhi agli aspetti ecologici, alla presenza di manufatti idraulici ed edifici storici, agli argini in rapporto alle aree di esondazione, al paesaggio agrario, alle aree boscate.
Un secondo tema progettuale è presentato come necessità di percorrere il Muson nelle sue forme e significati mediante la scrittura di un vocabolario del fiume, oggi reso spesso invisibile da forme di rettificazione e incuria. Sono stare scritte parole – fronte, soglia, risposta, sosta, incisione – che condensano il senso di gesti progettuali disseminati lungo un corso d’acqua che diventa luogo di relazioni vitali, di connessioni ecologiche, di contatto e scambi tra diversi aspetti del territorio e della sua cultura.
Il terzo tema è un invito a considerare la pratica e la filosofia del lavoro paesaggistico come strategia per riconnettere fiume e comunità. Il fiume costituisce un flusso vitale che attraversa Mirano con modalità diverse (toccando giardini storici, bacini legati allo sfruttamento dell’energia idraulica, opifici in attesa di nuovi usi ecc.) e la proposta intende stabilire un contatto diretto, perfino corporeo, sia con l’acqua, sia con il senso della memoria storica che ha il compito di stimolare nuovi immaginari, e una relazione critica con il paesaggio esistente.
Ingresso libero.
Per gli iscritti all’Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori sono previsti crediti formativi professionali.
Mirano, teatro di villa Belvedere
Per maggiori informazioni:
Fondazione Benetton Studi Ricerche, T 0422 5121, fbsr@fbsr.it, www.fbsr.it
Gruppo di lavoro e partecipanti
Docenti: Thilo Folkerts, 100Landschaftsarchitektur, Berlino; Imma Jansana, Jansana-de la Villa-de Paauw Arquitectes, Barcellona; Luigi Latini, Università Iuav, Venezia.
Tutor: Giacomo Casentini, architetto, Vicenza; Elena Lorenzetto, dottore di ricerca in semiotica, Vicenza; Luca Zilio, architetto, Padova.
Coordinamento del workshop: Simonetta Zanon, coordinatore progetti paesaggio, Fondazione Benetton Studi Ricerche
Gruppo di lavoro (preparazione del workshop): Luigi Latini, Massimo Rossi e Simonetta Zanon (Fondazione Benetton Studi Ricerche) con Elena Lorenzetto.
Contributi, relazioni, testimonianze: Gianni Caravello, esperto di storia locale, Mirano; Carlo Casoni, Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, Venezia; Alberto Gregio, Bel-Vedere Lab, Mirano; Renzo Niero, Bel-Vedere Lab, Mirano; Maria Rosa Pavanello, sindaco del Comune di Mirano; Antonella Pietrogrande, Gruppo Giardino Storico Università di Padova; Massimo Rossi, Fondazione Benetton Studi Ricerche; Francesco Vallerani, docente di Geografia, Università di Venezia Ca’ Foscari. Videomaker: Marco Zuin, Videozuma.
Partecipanti: Eleonora Baccega, Galliera Veneta, Padova; Devis Busato, Castelfranco Veneto, Treviso; Andrea Caspoli, Davagna, Genova; Annamaria Cilurzo, Vibo Valentia; Angelica Disabato, Altamura, Bari; Federico Gatto, Castelfranco Veneto, Treviso – Düsseldorf; Dino Genovese, Chivasso, Torino; Sara Lamon, Mirano, Venezia; Riccardo Locati, Pedrengo, Bergamo; Milena Murru, Bergamo; Carolina Pelosato, Monteforte, Verona; Elisa Rizzato, Treviso; Eleonora Sbrissa, Castelfranco Veneto, Treviso; Pierfrancesco Stella, Maniago, Pordenone – Amburgo; Marica Succi, Forlì.