È un’originale analisi su un tema fondamentale, quello del lavoro, a concludere, giovedì 30 gennaio 2020 al Centro Altinate San Gaetano la nona edizione di Segnavie – Orientarsi nel mondo che cambia, format di approfondimento culturale, ideato e realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Il focus sarà puntato su “Il lavoro che serve”, ovvero quello che i robots non potranno (forse) mai fare e che le macchine trasformano, ma non eliminano. Ad analizzare il tema è stata chiamata Annalisa Magone, presidente di Torino Nord Ovest, centro di ricerca su lavoro, impresa e innovazione. Divulgatrice, esperta di innovazione e comunicazione, la relatrice è anche responsabile di LaboraTono, unità di ricerca congiunta fondata con l’Istituto Superiore Mario Boella per sviluppare progetti interdisciplinari, tecnologici e sociali. È membro del comitato scientifico di IAL – Innovazione Apprendimento Lavoro. Recentemente ha pubblicato, con Tatiana Mazali, “Il lavoro che serve. Persone nell’industria 4.0”.
È convinzione di Annalisa Magone che: “Mentre la tecnologia ci cambia, la via italiana all’industria 4.0 ha un dato certo: prima vengono le persone con la loro capacità di far crescere le organizzazioni”. Ad essere protagonista di questo cambiamento è la fabbrica intelligente, luogo dove “la possibilità tecnica di ottenere elevati livelli di efficienza nell’utilizzo di impianti flessibili e multifunzionali, di monitorare i mercati e dialogare con i clienti a costi limitati, grazie alle soluzioni sviluppate nel mondo dei media digitali. In definitiva, di consentire l’integrazione organica tra imprese e consumatori, tra fabbrica e società.”
Utopia? No, considerato che, afferma la studiosa: “Tutte le innovazioni organizzative, tecnologiche e culturali, sviluppate dal mondo industriale, a partire dagli anni ’80, hanno perseguito il sostanziale obiettivo di tenere insieme industrialità e personalizzazione, serialità e unicità”.
L’ingresso all’incontro con Annalisa Magone è libero con prenotazione sul sito www.segnavie.it o al numero 049 660405, fino a esaurimento posti.
Relazioni con i media
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