Venerdì 14 febbraio alle ore 20.30, nella chiesa di San Teonisto di Treviso, prosegue la stagione di musica antica, promossa dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e dall’associazione almamusica433, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Treviso, e la direzione artistica di Stefano Trevisi.
Il viaggio nella musica antica Made in Venice, proposto da questa settima edizione, porterà alla scoperta delle Magnificenze della Basilica di San Marco nel concerto che vedrà protagonisti i solisti della Cappella Marciana (Caterina Chiarcos, Andrea Gavagnin, Riccardo Martin, Enrico Imbalzano, Marcin Wyszkowski; Andrea Inghisciano, cornetto; Ermes Giussani, Mauro Morini, Fabio Costa, trombone rinascimentale) diretti da Marco Gemmani.
Cappella Marciana di Venezia per secoli ha visto come maestri le figure più importanti della polifonia europea dei secoli dal XIV al XVII, tanto da avere un ruolo di primaria importanza nello sviluppo della musica occidentale.
Il concerto propone un percorso cronologico e spirituale nelle pagine suggestive e famose della musica polifonica che ha incantato l’Europa e la storia della musica. È il ristretto periodo che va dal 1580 al 1610 il lasso di tempo in cui si concentra una produzione quasi frenetica di opere di altissimo valore espressivo. È il momento in cui la Serenissima sta perdendo terreno dal punto di vista politico ma è anche il momento in cui Venezia decide di diventare la capitale mondiale della cultura e della magnificenza artistica. La musica è sicuramente l’espressione più pronta a seguire questo slancio e queste opere sono una chiara dimostrazione che non esistono limiti alla volontà di essere sempre al massimo del possibile immaginabile.
«Il repertorio presentato» racconta Stefano Trevisi «è un viaggio temporale nella storia della Cappella Marciana, attraverso le pagine di molti dei suoi più celebri Maestri. Una narrazione di quel momento della storia della musica così fortunato da poter affermare che sia stato il fenomeno musicale che più di tutti, in quei secoli, abbia contribuito al venir meno della onnipotente presenza della polifonia del Nord, che per lungo tempo aveva affascinato, indirizzando così la musica su nuove vie, sconosciute, e anche per questo ricche di stimoli e sorprese».
La Cappella Marciana
I primi documenti che attestano la presenza di una formazione vocale laica, attiva da tempo presso la Cappella Ducale di Venezia, risalgono al 1316, per cui si può affermare, senza ombra di dubbio, che la Cappella Marciana è una delle più antiche istituzioni di musica, tuttora operanti, che vi siano al mondo. Un altro primato di questa Cappella riguarda la nascita di opere musicali al suo interno. La produzione dei maestri operanti nella Basilica di San Marco supera, di gran lunga, perlomeno in quantità, quella di altre cappelle musicali del mondo. L’elenco dei compositori, spesso di chiara fama, che vi operarono attivamente è composto di circa duecento nomi e il loro numero è destinato ad aumentare. Vi sono state intuizioni e soluzioni sonore – musicali sperimentate a San Marco che costituiscono il patrimonio genetico di tutta la cultura musicale occidentale. La particolare posizione geopolitica di Venezia, la continua serie di scambi con le varie culture europee e mediterranee, resero la Cappella di San Marco un punto di riferimento universalmente riconosciuto per un lungo lasso di tempo, il che contribuì a rendere la Serenissima una delle capitali mondiali della musica. Ma la funzione propositrice di idee sempre nuove rimarrà anche in seguito una costante della Cappella Marciana. Questa singolare formazione è una delle poche rimaste in Italia a eseguire regolarmente polifonia di pregio durante l’ufficio liturgico, in continuità con la propria tradizione. I suoi maestri, a partire dalla fine del XIX secolo, hanno iniziato un’opera di recupero del patrimonio più antico, nato all’interno di essa, con l’intento di restituire e mantenere vivo l’enorme bagaglio che ci consegna il passato. Chi frequenta la Basilica oggi, può ascoltare opere a partire dagli inizi del XIV secolo fino a quelle di oggi.
Marco Gemmani
Direttore, musicologo, ricercatore, curatore di mostre, autore di numerose trascrizioni di inediti, revisore ed editore, è attivo sia come compositore sia come interprete. Nel 2000 viene chiamato a dirigere la Cappella della Basilica di San Marco a Venezia, carica che detiene tuttora. Tale incarico, alla guida di una delle più importanti istituzioni musicali del mondo, che ebbe maestri illustri come A. Willaert, A. Gabrieli, G. Gabrieli, C. Monteverdi, F. Cavalli, A. Lotti, B. Galuppi e L. Perosi, lo ha portato ad approfondire il repertorio vocale generato a Venezia divenendone uno dei massimi esperti. Oltre all’attività liturgica e concertistica in Basilica, incide CD e porta la Cappella Marciana ad esibirsi in prestigiose sedi europee. Dopo aver insegnato in diverse istituzioni musicali italiane, è tuttora docente di Direzione di Coro e Composizione Corale al Conservatorio di Venezia.
Chiesa di San Teonisto, via San Nicolò 31, Treviso.
Ingresso intero 15 euro, ridotto 10 (under 26, over 65, studenti Conservatori), gratuito per gli under 18. Prevendita: in Fondazione Benetton, via Cornarotta 7–9, Treviso (lun–ven ore 9–13 / 14–17, e in occasione degli eventi pubblici in programma), oppure nel sito www.liveticket.it. Acquistabili anche con Bonus Cultura.
_Gli altri concerti della stagione
Domenica 22 marzo ore 16, Treviso, auditorium Santa Caterina
Il più bel libro illustrato del mondo. Treviso e il sogno d’amore di Polifilo
Conferenza con Mario Infelise, Università Ca’ Foscari, e concerto con l’Ensemble Kalicantus
Evento in collaborazione con il Comune di Treviso e Civita Tre Venezie
Ingresso unico 10 euro, gratuito per gli under 18
Nel 1499 lo stampatore Aldo Manuzio pubblicava l’Hypnerotomachia Poliphili (Combattimento amoroso di Polifilo in sogno), considerato per secoli il più bel libro mai stampato al mondo. Venezia nel secolo XVI, tra le tante cose che la rendono unica, è la prima città in Europa in cui si stampa; non solo i classici della letteratura latina e greca, gli autori moderni, ma anche la musica e le opere ebraiche. Una vera fucina di arte e invenzione. La conferenza–concerto racconta l’Hypnerotomachia Poliphili, capolavoro della letteratura rinascimentale, scritto da Francesco Colonna, di cui la Biblioteca Civica di Treviso conserva una prima edizione. Treviso è il luogo geografico in cui si svolge il romanzo, un viaggio iniziatico, una metafora della vita che suscita ancora ai tempi nostri numerose riflessioni.
Le musiche degli autori stampati a Venezia, nelle famose stamperie dei maestri veneziani, saranno la cornice perfetta per far rivivere le parole e i suoni di un capolavoro antico.
Grazie alla collaborazione del Comune di Treviso e di Civita Tre Venezie, gli spettatori della conferenza-concerto, al termine dell’evento, potranno visitare gratuitamente la mostra Natura in posa. Capolavori dal Kunsthistorisches Museum di Vienna in dialogo con la fotografia contemporanea, aperta nel Museo di Santa Caterina.
Inoltre, sempre in collaborazione con il Comune di Treviso, nella mattina di domenica 22 marzo, dalle 10 alle 12.30, la preziosa prima edizione dell’Hypnerotomachia Poliphili potrà essere ammirata nella Biblioteca Civica di Treviso, nella sala di consultazione dei manoscritti antichi e rari, insieme ad altre pregiate opere lì conservate.
Venerdì 3 aprile ore 20.30, Treviso, chiesa di San Teonisto
The Aspern Papers. Dal racconto di Henry James
Francesca Paola Geretto, soprano; Stefano Trevisi, pianoforte
Ingresso unico 10 euro, gratuito per gli under 18
Il Carteggio Aspern è un capolavoro dello scrittore americano, naturalizzato inglese, Henry James che, nell’arco della sua vita, visita Venezia una ventina di volte e alla città dedica, in particolare, questo acclamato racconto breve. La storia è ambientata in una Venezia di fine Ottocento, ricordando quanto la città sia stata fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo uno dei salotti letterari più importanti dEuropa. Uno studioso si reca a Venezia per poter studiare l’inedito carteggio del poeta Aspern; sarà un viaggio nella Venezia popolare e nella Venezia decadente degli stranieri che hanno eletto la Serenissima come loro buon rifugio.
La carta di sala del concerto presenta pagine cameristiche che descrivono la città come locus amoenus, ripercorrendo gli scenari dell’opera lirica italiana e straniera.
Un viaggio nel tempo in una Venezia non lontana nella nostra memoria.
Domenica 17 maggio ore 21
Treviso, chiesa di San Teonisto
De là da l’acqua. Villotte, Frottole, Barzellette tra il XV e XVI secolo
Anonima Frottolisti con Tripudiantes Dovarensis
Ingresso intero 15 euro, ridotto 10, gratuito per gli under 18
Il concerto racconta il lato più popolare, per quanto estremamente colto, del gusto musicale cortese e profano dei secoli XV e XVI di una Venezia poco conosciuta.
I brani eseguiti provengono, nella quasi totalità, dal Manoscritto Apografo Miscellaneo Marciano, custodito nella biblioteca storica della città di Venezia, un’opera straordinaria e una testimonianza musicale completa. I racconti, le maschere, i personaggi, l’amore, la vita sono solo alcuni dei temi trattati dal repertorio eseguito: una “fotografia” dell’estetica e della ricerca letterale e musicale dell’epoca.
Uno spaccato veneziano tanto prezioso quanto inedito per un concerto che ci restituirà non solamente i suoni ma anche le danze dell’epoca, grazie alla partecipazione del gruppo Tripudiantes Dovarensis, in una narrazione perfettamente compenetrante.
Domenica 21 giugno ore 21
Zero Branco, Treviso, casa Luisa e Gaetano Cozzi
La Barca da Venetia per Padova
Ensemble Musica in casa Cozzi con Compagnia Teatro d’Arte Spresiano
Ingresso unico 10 euro, gratuito per gli under 18
Adriano Banchieri pubblica nel 1605 a Venezia La Barca da Venetia per Padova, capolavoro del madrigale drammatico italiano. Attraverso i testi dei suoi madrigali, il concerto ripercorre il divertente e allegro racconto di un viaggio su un Burchiello, da Venezia a Padova, dei vari personaggi presenti a bordo e delle loro storie. Una compagnia di musici e attori della commedia dell’arte parte alla volta di Padova per realizzare un ingaggio. Tra avventure e musica, la Barca arriva in quel di Padova raccontando le alterne fortune e gli amori che nascono tra i suoi passeggeri. Partendo dallo studio della prima edizione della Barca e delle altre opere di Banchieri, passando per la storia dei lazzi originali cinquecenteschi della commedia dell’arte veneziana, il concerto diventa un punto di incontro tra la musica e il teatro popolare veneziano, portando in scena la nobile arte della finzione.