“Apre un nuovo museo archeologico, è un giorno di festa” “Oggi è un giorno di festa, apre un nuovo Museo”: così il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini nel giorno in cui, 24 settembre 2020, a Castellamare di Stabia, è stato inaugurato il nuovo Museo archeologico di Stabiae, intitolato a Libero D’Orsi (1888-1977).
Archeologo e preside della scuola media della città campana è noto per avere intrapreso, negli anni Cinquanta, un’importante campagna di scavi archeologici dell’antica città romana di Stabiae, riscoprendone le Ville. Il nuovo museo sorge negli spazi della Reggia di Quisisana, il più antico sito reale borbonico che da oggi accoglie – con un progetto scientifico curato e promosso dal Parco Archeologico di Pompei – opere e reperti provenienti dal territorio stabiano, tra cui tra affreschi, pavimenti in opus sectile, stucchi, sculture, terrecotte, vasellame da mensa, oggetti in bronzo e in ferro, precedentemente esposti nell’Antiquarium stabiano, allestito a Castellammare di Stabia da Libero d’Orsi e chiuso al pubblico dal 1997.
“Il percorso espositivo del museo, il cui progetto scientifico è stato curato dal Parco Archeologico di Pompei, offre la visita di una collezione che non si vedeva da anni e costituisce una nuova offerta turistica importante per la Campania”. Alla cerimonia di inaugurazione, avvenuta alla presenza del direttore del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, il ministro Dario Franceschini ha inviato un messaggio di saluto e di ringraziamento.
“Il nuovo Museo Archeologico di Castellammare di Stabia – ha sottolineato il Ministro – è un progetto inseguito da decenni da studiosi e appassionati che oggi finalmente si concretizza anche grazie all’accordo di valorizzazione della Reggia di Quisisana, firmato lo scorso anno tra il Comune di Castellamare e il Parco Archeologico di Pompei. Sono felice che dopo la rinascita del sito archeologico di Pompei – ha proseguito Franceschini – e i successi del sito archeologico di Ercolano anche la terza città sepolta dal Vesuvio nel 79 d.C. riveda la luce nell’ex Antiquarium stabiano, così come desiderava il professore Libero D’Orsi, uomo di grande senso civico cui è intitolato questo bellissimo Museo.
All’indomani della ratifica della convenzione di Faro che riconosce il patrimonio culturale come fattore cruciale per la crescita sostenibile, lo sviluppo umano, la qualità della vita, e accresce il senso di appartenenza delle comunità verso il proprio patrimonio artistico e paesaggistico, un altro importante museo con le sue bellezze da ammirare e tutelare si apre nel territorio campano per essere visitato. “Manifesto un sincero apprezzamento – ha concluso il ministro – per i risultati straordinari raggiunti dal direttore Massimo Osanna e da tutte le professionalità che hanno lavorato in questi anni nel Parco Archeologico di Pompei. Oggi la vera sfida da vincere è quella fuori e intorno agli Scavi, e l’apertura del Museo Archeologico “Libero D’Orsi” va in questa direzione”.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev