Rubbettino editore ha scelto di raccogliere la scommessa dell’Associazione Italiana Editori che, insieme a Biblioteche di Roma, Fondazione Musica per Roma e Progetto Cultura Zètema, ha pensato di non annullare “causa-covid” il consueto appuntamento romano che nel mese di dicembre raduna attorno all’evento “Più libri più liberi” il mondo dell’editoria e della cultura italiana, ma di delocalizzarlo e anticiparlo al mese di ottobre.
Rubbettino sarà dunque presente sia come espositore (Giardini Auditorium Parco della Musica, Stand 97) che con un evento di notevole interesse dedicato al grande regista Federico Fellini nel centenario della nascita.
Domenica 4 ottobre, alle 11,30 presso lo Spazio Risonanze dell’Audiotorium verrà presentato in anteprima nazionale il libro di Andrea Minuz “Fellini, Roma”. A discutere con l’autore, lo scrittore e docente di cinema (New York University) Antonio Monda.
Il nuovo libro di Minuz prende in esame una delle opere più interessanti di Fellini: Roma. Attraverso una vasta documentazione e lo studio di materiali d’archivio, il volume analizza il film alla luce dei discorsi sul mito e il disfacimento della Città Eterna che da sempre attraversano il carattere nazionale e l’identità italiana. «ROMA – scrive Minuz – non è un “omaggio affettuoso” alla città, un album di ricordi o una cartolina nostalgica, come comunemente si potrebbe credere, ma il film di Fellini che più di altri ci trascina in una Roma apocalittica, caotica, da fine del mondo: l’ingorgo sul Grande Raccordo Anulare, le rovine negli scavi della metropolitana, il défilé di moda ecclesiastica, la scorribanda notturna dei motociclisti, sono scene che fanno ormai parte dell’immaginario della città e che all’alba degli anni Settanta intercettano, nella chiave dell’invenzione felliniana, la sua progressiva trasformazione in un magma metropolitano sempre più ingestibile».
Andrea Minuz insegna Storia del cinema presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Con Rubbettino ha pubblicato “Viaggio al termine dell’Italia. Fellini politico” e “Quando c’eravamo noi. Nostalgia e crisi della sinistra da Berlinguer a Checco Zalone”. Scrive per il quotidiano «il Foglio»
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