Diciassette morti, ottantotto feriti: sono i freddi numeri della «madre di tutte le stragi», quella di Piazza Fontana a Milano del 12 Dicembre 1969, quando un ordigno sventrò la sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura. Da quel momento, tragicamente ricordato come tra i più agghiaccianti della storia italiana, l’opinione pubblica non ha mai smesso di interrogarsi su chi fossero i mandanti del gesto e quale fosse il movente, anche oltre l’accertamento degli eventi da parte della magistratura.
A cinquant’anni da quel sangue versato resta il dovere civico di preservare la memoria, primo antidoto al ritorno alla violenza come manifestazione di dissenso. Ricordare rimane un dovere che Stato e cittadini devono onorare, in una memoria sempre viva nell’opposizione a stragismo e lotta armata. Lo sapeva bene Francesca Dendena, che per l’esplosivo piazzato dal gruppo neofascista Ordine Nuovo ha perso il padre, Pietro Dendena, e che ha dedicato la sua vita a cercare la verità e a sopportare un dolore implacabile.
Per commemorare la straordinaria esistenza della storica presidente dell’Associazione familiari vittime di Piazza Fontana, tra il 2019 e il 2020 – a dieci anni dalla sua scomparsa – sono state promosse due importanti iniziative culturali: l’anno scorso la Rai ha prodotto e trasmesso «Io ricordo piazza Fontana», docufiction con Giovanna Mezzogiorno nei panni di Francesca Dendena, mentre quest’anno le edizioni The Skill Press hanno pubblicato il volume «A cinquant’anni da Piazza Fontana – Ora che ricordo ancora. Francesca Dendena: storia e lascito di un eroe civile», curato da Matteo Dendena e disponibile all’acquisto in versione bilingue (italiano-inglese) tramite Amazon Kindle.
Ufficio stampa
3398124107
THE SKILL – spin doctoring, crisis & litigation pr
ROMA – Viale Parioli, 56
MILANO – Foro Bonaparte, 22
PADOVA – Via Riello, 5/a
www.theskill.eu
ph. +39 06.42744997 | pec: theskill@legalmail.it