Dal 26 gennaio iniziano le dirette on line sui canali Facebook e Youtube di Palazzo Roverella dedicate all’approfondimento della mostra “La Quercia di Dante. Visioni dell’Inferno. Doré, Rauschembergh, Brand”, allestita a Palazzo Roncale.
La prima delle tre puntate promosse dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (organizzatore della mostra) e realizzate da Aqua, che per conto della Fondazione gestisce i servizi in mostra. Il ciclo di tre servizi televisivi si propone di investigare altrettante tematiche della mostra purtroppo ancora chiusa al pubblico a seguito delle restrizioni imposte dalla normativa antiCovid.
Tema di questo primo servizio è: “Cortex e la Quercia di San Basilio”. Protagonista l’artista rodigina Miranda Greggio che, dall’interno della mostra, mostrerà e parlerà del “sudario” da lei ricavato appoggiando un lungo telo di lino bianco sul tronco della colossale Quercia di Dante, abbattuta al suolo. La “sindone” esposta al Roncale, ai piedi della “reliquia” della stessa Grande Quercia, è un’opera di grandi dimensioni (25 metri, la lunghezza), spettacolare ed emozionante.
“Sono passati oramai diversi anni da quella mattina in cui ricevetti quel messaggio “…stanotte è crollata la Rovra…”, ricorda l’artista. “Da poco tempo ne avevo appreso dell’esistenza e iniziai a visitarla, ad ammirarla, a fermarla in affettuosi quanto inesperti scatti fotografici; …da poco tempo… ma sufficiente a farmi entrare in maniera quasi “prepotente” tra le sue amicizie, a farmi trasportare dalla sua enorme forza rassicurante e protettrice, ad identificarmi nelle sue profonde radici e nella sua straordinaria corteccia, ammaliata da questa grande testimone di tanti venti e di tante tempeste”.
Furono in molti che, all’indomani del crollo, si recarono in pellegrinaggio alla “Rovra”, raccogliendo piccoli frammenti di legno come altrettante reliquie da conservare un suo ricordo. Tra loro, anche Miranda Greggio che all’iconico simbolo del Polesine ha dedicato due progetti – “Dialoghi preziosi” e “Genius Loci” – realizzando con suoi frammenti gioielli e sculture.
Poi, “per non disperdere tutti i suoi racconti e tutti i racconti su di lei, ho sentito l’urgenza – racconta l’artista – di realizzare Cortex, processo creativo che ha voluto catturare la sua pelle, fissare ogni sua ruga, ogni segno della sua straordinaria corteccia e del suo secolare vissuto, lungo tutto il suo maestoso tronco, prima che fosse troppo tardi, prima che il tempo e l’impellenza di manutenzione all’argine del Po la portassero via per sempre. Per questa narrazione ho scelto il frottage, un’antica tecnica di pittura basata sul principio dello sfregamento con l’erba che sino ad all’ora le aveva offerto giaciglio.
Ciò ha permesso di acquisire una copia del rilievo del tronco, un’immagine ottenuta dal primigenio gesto di donare il verde dell’erba alla quercia, catturando le sue impronte e delineando un ritratto che resterà indelebile su una bianca sindone, un misericordioso gesto dettato dalla necessità di mutua relazione e di identificazione con la natura”.
Protagonista, martedì 2 febbraio, della seconda puntata di questo “viaggio d’autore”
intorno alla Grande Quercia sarà Brigitte Brand, chiamata ad illustrare “La modernità dell’Inferno” secondo la sua visione artistica. Il terzo appuntamento, in programma il 9 febbraio, sarà infine dedicato “Mille volti della Commedia, un percorso per scoprire le edizioni inedite della Divina Commedia presenti in mostra: da quelle dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile, alle proposte di Fabrica, a quelle realizzate dagli artisti inglesi Patrick Waterhouse e Walter Hutton, e per concludere l’Inferno di Walt Disney con Topolino e Pluto. Un percorso curioso ed originale in cui si alternano rappresentazioni classiche, dissacranti ed ironiche.
Ma quando – è la domanda che molti si pongono – oltre che virtualmente queste opere si potranno ammirare anche dal vivo? Nessuna risposta certa è possibile, dato che la riapertura della mostra è legata all’evolversi delle norme nazionali e regionali. Proprio per poter, almeno sperare, in qualche giorno di riapertura, la mostra (a cui chiusura definitiva era prevista per lo scorso 17 gennaio), è stata prorogata a 14 febbraio, come negli scorsi giorni è stato annunciato dal Presidente della Fondazione, professor Gilberto Muraro.
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Media Relation
Alessandra Veronese – cell. 348 311 11 44
Comunicazione
Roberto Fioretto – Responsabile Ufficio Comunicazione – Tel. 049 8234800
comunicazione@fondazionecariparo.it
Ufficio Stampa della Mostra:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499
Rif. Simone Raddi gestione2@studioesseci.net