La rassegna cinematografica Paesaggi che cambiano, organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, propone il prossimo appuntamento del ciclo Cinema dell’Antropocene, miscellanea in versione online e gratuita.
Mercoledì 31 marzo alle ore 21 è in programma la proiezione del film Effetto domino di Alessandro Rossetto (Italia, 2019, 104’). Con la curatrice della rassegna, Simonetta Zanon, introducono, sulla piattaforma Zoom, Alessandro Rossetto, regista, Mirko Artuso, interprete, e Paola Brunetta, critica cinematografica. Al termine della presentazione sarà comunicata la password per accedere alla visione gratuita del film nel canale Vimeo della Fondazione.
Entro il 2030, nei paesi ricchi, gli abitanti di più di 65 anni supereranno il 30% del totale della popolazione. Nel 2050, per la prima volta nella storia del genere umano, la popolazione anziana sarà più numerosa di quella giovane. In una cittadina termale che resiste al turismo di massa, un impresario edile e il suo sodale geometra, avviano un progetto ambizioso: convertire venti alberghi abbandonati in residenze di lusso per pensionati facoltosi. Il venire meno del sostegno finanziario di banche e investitori scatena un effetto domino nel destino dei protagonisti che sovverte per sempre la realtà. Il grande progetto edilizio che regge gli eventi raccontati dal film è legato alla reale presenza di un sorprendente numero di enormi hotel abbandonati nel territorio di Abano e Montegrotto Terme, a sud di Padova, in una delle zone termali più note al mondo.
Note di regia
Effetto Domino è lavoro come religione, imprenditoria che man mano perde ogni scrupolo, enormi piani perfetti che scricchiolano, scricchiolano… e poi crollano. È la provincia contemporanea che sembra la stessa ovunque, bei sogni di gioventù andati perduti, giorni passati a rincorrere, giorni passati a fuggire, un muro che si avvicina e sul quale schiantarsi. È polverosi cantieri attivi o fermi come paludi, magazzini pieni d’invenduto, case silenziose, auto che corrono su strade sempre uguali, capannoni che se potessero parlare… È sentimenti al limite, grandi speranze e disperazioni sconfinate, ascesa e fallimento, fedeltà e tradimento.
La struttura del film è frutto dell’effetto domino stesso, che traina e incatena tutto e tutti gli uni agli altri. Senza saperlo, i personaggi si addentano come cani ciechi, ognuno è sbranato mentre sta per sbranare, non può che sbranare, ma sarà sbranato a sua volta. Non si tratta di sapere se salvano o si salvano, se scompaiono o risorgeranno, ma di vederli all’opera mentre tutto accade. Negli hotel in disuso il film cala il racconto del progetto edilizio della “città per vecchi”: fare degli alberghi avveniristiche residenze per anziani. Questo tema è legato a doppio filo alla contemporaneità e al reale futuro prossimo, la didascalia che apre la sceneggiatura prospetta che in pochi anni nei paesi ricchi gli anziani diventino il 30 per cento della popolazione, che la tendenza non s’inverta e che presto, per la prima volta nella storia dell’umanità, il numero di anziani superi quello dei giovani. Dalla loro postazione defilata, da una laboriosa provincia, i nostri protagonisti colgono un trend globale, la storia si pone così anche su un piano planetario e vicende locali e specifiche risuonano fino al lontano oriente.
Alessandro Rossetto
Nato a Padova nel 1963, si laurea in Antropologia culturale all’Università di Bologna. Prosegue i suoi studi a Parigi presso l’Università di Parigi X – Nanterre, diplomandosi in Antropologia visuale e cinema documentario.
È autore cinematografico, regista e direttore della fotografia, operatore alla macchina. Nel 1997 dirige il suo primo film documentario, Il Fuoco di Napoli, cui seguono Bibione Bye Bye One (1999), Chiusura (2002), Feltrinelli (2006), Raul (2007, uno dei capitoli de L’Orchestra di Piazza Vittorio: I diari del ritorno), tutti distribuiti a livello internazionale e presentati in alcuni tra i maggiori festival del mondo. Nel 2010 il New York Documentary Film Festival gli dedica una retrospettiva. Dopo Piccola patria, Effetto Domino è il suo secondo “lungometraggio di finzione”.
Per partecipare all’appuntamento su Zoom ci si deve iscrivere attraverso l’apposito link pubblicato nei canali social e nel sito della Fondazione Benetton, www.fbsr.it
Gli iscritti riceveranno via email il link di Zoom per prendervi parte.