Domenica 18 luglio alle ore 16.15 il Museo propone una visita guidata al rinnovato allestimento delle sale espositive e alla mostra Guido Pajetta. Diario intimo.
Il percorso è compreso nel biglietto d’ingresso al Museo (gratuito per gli abbonati) ed è riservato ad un massimo di 15 persone. Per partecipare all’iniziativa NON è necessaria la prenotazione. Ritrovo in biglietteria ore 16.15.
Dopo lunghi mesi di chiusura, il Museo Diocesano Tridentino ha riaperto al pubblico con tante novità: il percorso espositivo della pinacoteca è stato rinnovato e riorganizzato per temi, sono state esposte nuove opere e nelle sale del piano terra è visitabile fino al 23 agosto la mostra Guido Pajetta. Diario intimo.
Le nuove sale della pinacoteca
Salite le scale che portano al primo piano, il visitatore entra nella sala dedicata al patrono di Trento, San Vigilio; sono qui radunate una serie di opere che ricordano la figura del santo e che introducono alcuni temi portanti della narrazione museale, come la santità, il principato vescovile di Trento e la presenza di artisti stranieri in un territorio che fu luogo di scambi e di incontri in ambito artistico e culturale.
La seconda sala espositiva presenta al pubblico la vicenda di Simonino da Trento. Viene qui esposto il rilievo ligneo – recentemente recuperato – che faceva parte del monumentale polittico a battenti situato sull’altare maggiore della chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Trento, realizzato all’inizio del Cinquecento da un’équipe di artisti operanti nella bottega dello scultore di Ulma Daniel Mauch.
Il percorso del primo piano si conclude con la sezione dedicata al concilio di Trento, prima limitata al solo giro scala: il tema ora viene affrontato in modo più approfondito, così da fornire al visitatore le coordinate necessarie per comprendere meglio motivazioni e contenuti di questo importante evento storico. Qui è stata collocata la Santa Chiara di Giovan Battista Moroni (1548), una delle opere più importanti del museo: il dipinto pone l’accento sull’Eucaristia, tema centrale nel dibattito conciliare.
Il percorso espositivo del secondo piano si sviluppa focalizzando l’attenzione sul tema del bilinguismo artistico che caratterizza il Trentino nel Quattrocento; a seguire viene preso in considerazione il Rinascimento che nel Cinquecento raggiunge il principato vescovile, esemplificato dalle pale d’altare realizzate per la cattedrale di San Vigilio.
In questa sezione si inaugura una prassi che il museo seguirà in futuro: esporre per un certo periodo opere provenienti dal territorio, così da accentuare il legame che il Museo intende stabilire con la Diocesi. Grazie alla disponibilità del parroco di Civezzano e della Soprintendenza per i beni culturali, il Museo può qui esporre la pregevole pala con Sant’Antonio abate in trono, San Vigilio, San Girolamo e un chierico inginocchiato e la relativa predella, opere di Jacopo Bassano realizzate tra il 1575 e il 1578 per la chiesa di Santa Maria Assunta. La predella è stata recentemente acquistata dalla Provincia autonoma di Trento.
Il percorso continua con tre opere di Martino Teofilo Polacco, pittore molto attivo alla corte del principe vescovo Carlo Gaudenzio Madruzzo (1600-1629) e con alcuni dipinti che bene esemplificano la pietà barocca. Le successive sezioni sono dedicate a due importanti artisti, il celebre Andrea Pozzo e il pittore veneziano Francesco Fontebasso. Il percorso si conclude con alcuni dipinti, precedentemente conservati in deposito, di un artista e un poeta dal talento precoce: Tullio Garbari, rappresentante di quel “primitivismo colto”, nutrito da una solida conoscenza della cultura antica, interpretato alla luce di una personale ricerca spirituale.
I nuovi sussidi didattici e il tavolo interattivo
C’è un’altra novità che interessa, in questo caso, tutto il Museo: sono stati ripensati i sussidi didattici dell’intero percorso espositivo, sia dal punto di vista grafico, sia contenutistico. Ora il visitatore troverà pannelli e didascalie in doppia lingua (italiano e inglese), didascalie riservate alle famiglie e altre che cercano di stimolare il visitatore creando connessioni con il presente. Specifici QR Code consentono inoltre di accedere con i proprio smartphone a contenuti multimediali quali podcast, immagini, video e approfondimenti. Infine, un tavolo multimediale offre la possibilità al pubblico di conoscere la storia del Museo, della sua sede e dei suoi protagonisti, oppure di esplorare le immagini delle opere esposte e collegarle alle chiese da cui provengono. Una specifica sezione propone una serie di attività ludiche, finalizzate ad avvicinare alle opere anche i giovani visitatori.
Museo Diocesano Tridentino
Piazza Duomo 18 – 38122 Trento – Tel. 0461/234419 – Fax. 0461/260133
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