A partire dal 1 ottobre 2021 le sale del piano terra del Museo ospiteranno la mostra Anna, la madre di Maria. Culto e iconografia nel Tirolo storico, curata da Alessandra Galizzi Kroegel e Stefanie Paulmichl. L’esposizione, che nasce da un progetto di ricerca dell’Università di Trento, intende illustrare l’evoluzione del culto e dell’iconografia di Sant’Anna fra il XV e il XVIII secolo, concentrandosi sul territorio che oggi va dall’Austria meridionale al Trentino.
Il culto di Sant’Anna, madre della Vergine Maria e nonna di Gesù, conobbe il suo apice tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento, soprattutto nei paesi germanofoni, incluso il Tirolo storico, dove la santa fu patrona delle famiglie dell’alta borghesia così come di orefici, tessitori, falegnami e minatori. La sua figura, inoltre, costituì un importante punto di riferimento per la popolazione femminile, soprattutto per le partorienti, le madri di famiglia e per le donne che faticavano a concepire.
Dopo il Concilio di Trento, in un clima di generale ridimensionamento del culto dei santi di origine più o meno leggendaria, la venerazione per Sant’Anna diminuì progressivamente in tutta Europa e la sua raffigurazione divenne oggetto di una serie di interessanti “correzioni” tese a eliminare qualsiasi sospetto di scarsa ortodossia. Questa evoluzione teologica e cultuale si riflette in modo esemplare nelle modifiche che l’iconografia di Sant’Anna subì dalla seconda metà del XV secolo al XVIII secolo, arco di tempo coperto dalla mostra.
Il percorso espositivo sarà articolato in tre sezioni principali e presenterà al pubblico circa trenta opere d’arte tra dipinti, sculture, incisioni e fotografie. La mostra ruoterà attorno a tre tipologie iconografiche particolarmente curiose e significative: l’iconografia nota come Anna Metterza (in tedesco Anna Selbdritt), la Sacra Parentela (Heilige Sippe) e l’Educazione di Maria o Anna insegna a leggere a Maria (Die Unterweisung Mariens o Anna lehrt Maria das Lesen). La seconda sezione è interamente dedicata alla devozione per Sant’Anna nel principato vescovile di Trento, mentre nella terza e ultima parte dell’esposizione le opere esposte segnano le tappe delle trasformazioni subite dalla figura di Anna tra XVI e XVIII secolo. La mostra si chiude con la foto Educazione della vergine scattata a Kabul nel 2016 da Ugo Panella. Il parallelo con l’analoga iconografia di Sant’Anna, in particolare col tema dell’Educazione di Maria, vuole stimolare la riflessione sul difficile rapporto tra donne e religione.
L’esposizione si inserisce tra le iniziative dell’Anno dei Musei dell’Euregio 2021. Una panoramica e informazioni più dettagliate sui progetti e i musei che partecipano all’iniziativa si possono trovare sul portale web 2021.euregio.info.