Risultato oltre le aspettative per la 30^ edizione di Merano WineFestival. La glamour kermesse internazionale, che dal 1992 è simbolo di eccellenza nel panorama enogastronomico, si è conclusa ieri con successo dopo cinque giorni in cui è andata in scena la selezione di The WineHunter Helmuth Köcher che durante l’anno fa con la sua commissione di assaggio di grandi esperti.
Giornate baciate dal sole di Merano e dal desiderio di ripartenza da parte di espositori, buyer e visitatori e che hanno registrato oltre 5.000 presenze tra Kurhaus per The Official Selection, le altre location come la Gourmet Arena, l’area Spirits Emotion, l’Hotel Terme Merano e il Teatro Puccini per i Side Events e gli spazi esterni del “fuorisalone” Merano WineCitylife con aree tasting e master experience lungo Corso Libertà.
«ll tema di questa edizione è stato “Le ali della bellezza” per celebrare la bellezza che sovrana nel panorama enogastronomico» spiega Helmuth Köcher. «Bellezza palpabile e ben visibile in queste giornate grazie all’alternanza dei produttori in due sessioni; la prima nelle giornate di venerdì 5 e sabato 6, la seconda nelle giornate di domenica 7 e lunedì 8 novembre, ha permesso di avere più spazio per il confronto con buyer e visitatori. Le restrizioni imposte prevedevano un tot di ingressi che i responsabili della sicurezza hanno gestito egregiamente e permesso di avere fruibilità e agilità in tutte le sale e spazi espositivi. Per queste ragioni prevedo non oltre 1.500 accessi al giorno per le prossime edizioni gestite con le stesse modalità di quest’anno»
Merano WineFestival ha ospitato oltre 600 produttori tra case vitivinicole, spirits e culinaria. Successo anche per la sezione Food-Spirits-Beer, Territorium e Consortium ospitata all’interno della GourmetArena che ha visto la partecipazione di un massimo di 100 produttori per volta, anch’essi suddivisi in due sessioni. Sempre in GourmetArena Territorium Campania Felix con una selezione di vini e delicatezze culinarie della regione Campania oltre agli showcooking che si sono svolti e che hanno visto protagonisti i pizzaioli Gino Sorbillo, Franco Pepe, il bartender Vincenzo Pagliara e lo chef stellato Umberto De Martino – tra gli chef che nel bel mezzo della pandemia, a ristoranti chiusi, preparavano pranzi e cene ai volontari della Coce Rossa Italiana di Bergamo.
Particolare importanza è stata data quest’anno a Naturae et Purae bio&dinamica in esposizione in tutte le giornate della manifestazione, e all’area Spirits Emotion, in collaborazione con 5 Hats, “Itinerari Miscelati”, la Cocktail & Drink Competition con preparazione di cocktail e drink a base di vino e che ha premiato i Platinum come migliori bartender nella categoria “drink” Remy Vollmann e categoria “cocktail” Linda Gentilini, mentre miglior locale il Kubrik di Peschiera del Garda. Ricco programma di talk e convegni a tema con The WineHunter Talks, che ha contribuito a riempire di contenuti la manifestazione. A partire dalla presentazione del libro edito Slow Food “Custodi del Vino” della giornalista e The Italian Wine Girl Laura Donadoni, il focus sulla Georgia, la culla della viticoltura e le origini del vino, e i vini in anfora con Kweri Symposium e la presenza di Tina Kezeli, Head of Georgian Wine che ha donato a Helmuth Köcher un’anfora di 5 mila anni in esposizione durante la manifestazione.
E poi al Teatro Puccini il convegno di Noitech sul tema della sostenibilità in vitivinicoltura e in serata, in collaborazione con Colterenzio e la presentazione del suo Pinot Nero, la celebrazione della bellezza che salverà il mondo con la proiezione del film “L’Heure Esquire” di Carlo Guttadauro. Il sabato è toccato a Bisol e alla proiezione del suo film sulla bellezza come splendore del vero “Lightness that Inspires” sempre di Carlo Guttadauro. I convegni sul presente e futuro del vino con focus sulla Biodinamica e i vitigni resistenti (PIWI) e, durante l’Aperidinner “Beauty in The Wine”, la premiazione dei Platinum Awards e dei vincitori del premio Emergente Sala di Luigi Cremona e Lorenza Vitali e la sciabolata di 30 bottiglie per celebrare i 30 anni di Merano WineFestival. I prestigiosi premi come “Premio Godio” assegnato allo chef Rino De Candido dell’Alpin Hotel di San Vigilio di Marebbe e il Premio “Nel segno di Zierock”, in presenza di Theo Zierock, consegnato a Clemens Lageder per la vitivinicoltura in armonia con i principi di natura e il contributo nel preservare la memoria e l’opera di Rainer Zierock.
Molto apprezzata dal pubblico The WineHunter Area, la preziosa collezione di oltre 450 etichette prodotte da più di 400 aziende diverse, sul podio della Kursaal che quest’anno ha raggiunto anche le lounge di alcuni hotel meranesi selezionati con The WineHunter Hotel Safari dove è stato possibile degustare vini appartenenti ad una specifica regione d’Italia. Durante Merano WineFestival è stato presentato anche il Super Alto Adige NAMA di Nals Margreid, Blend di 90% Chardonnay, 7% Pinot Bianco e 3% Sauvignon, Alto Adige DOC Bianco con Helmuth Köcher come padrino seguito dal wine critic Luca Gardini che ha diretto la degustazione davanti a giornalisti e wine influencer internazionali. Ultimo giorno dedicato a Catwalk Champagne con le più rinomate maison francesi e aziende italiane produttrici di Champagne e inaugurato dalla sciabolata di una 6 litri di Cantina Menegotti. In rappresentanza delle donne dello Champagne presente anche Florence Guyot di Champagne Marguerite Guyot. La 30^ edizione si è poi conclusa con Pipe&Wine con tutorial pipa e degustazione e abbinamenti con distillati e vino.
Importante la presenza mediatica che quest’anno, oltre alla presenza di giornalisti italiani e internazionali di radio, tv e stampa, quella dei social media partner che hanno raccontato Merano WineFestival e le sue eccellenze tra dirette, interviste e approfondimenti sui loro canali social. Numero altissimo di interazioni, in particolare per le piattaforme Instagram e Facebook di Merano WineFestival con oltre 100 mila interazioni con i post, trasformando la kermesse meranese in un evento seguitissimo anche online e da ogni parte del mondo. L’evento si è svolto anche sulla piattaforma WineHunter HUB con circa 3.500 visite, ed è stato così possibile seguire online l’evento e incontrare virtualmente i produttori. Straoridnario il risultato delle visite sul sito www.meranowinefestival.com con oltre 50 mila visualizzazioni di pagine in soli cinque giorni.
Area Press: https://meranowinefestival.com/area-press/
Platinum Award: https://winehunter.it/
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