La riflessione sul tema Abbandoni. Il paesaggio e la pienezza del vuoto, proposta dalla diciottesima edizione delle Giornate internazionali di studio sul paesaggio, organizzata nel mese di febbraio dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e curata da Luigi Latini e Simonetta Zanon, si conclude con un secondo incontro extra, in programma mercoledì 30 marzo alle ore 18 nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso.
Questa volta il tema sarà affrontato attraverso il linguaggio del cinema e in particolare attraverso la visione di due cortometraggi: Corrispondenze/Corrispondences di Marzo Zuin e Alessandro Padovani (Italia, 2022, 6’ 43’’), prodotto dalla Fondazione Benetton in occasione delle giornate di studio per introdurne i temi; e Tracce di Chiara Andrich (Italia, 2020, ca 6’), gentilmente messo a disposizione dall’autrice, vista la coerenza del soggetto con il progetto giornate di studio 2022.
Interverranno Chiara Andrich e Marco Zuin, registi, e Alessandro Padovani, sceneggiatore.
Interventi al clarinetto di Oreste Sabadin.
Corrispondenze.
Un uomo cammina tra le rovine di una fabbrica abbandonata, con un clarinetto in mano. L’uomo suona qualche nota, poi si ferma, in attesa. Nel silenzio, gli risponde un suono.
Nota degli autori
I luoghi sono vivi. Anche quelli costruiti e abbandonati dall’uomo sono pieni di fantasmi, ricordi, presagi e presenze. Soprattutto quando la natura sembra prenderne possesso, occupando quelle pareti abbandonate, rompendo il cemento per riappropriarsi di un luogo. Come se abitasse quello spazio, lo animasse di nuovo. Con i suoi odori e i suoi rumori, ignorando il motivo per cui lo spazio era stato creato, crea una nuova dimensione. Il dramma dell’uomo è quello di avere perso questo dialogo, questo contatto con il paesaggio. Non è più in grado di comprenderlo.
«L’uomo vi passa attraverso foreste di simboli che l’osservano con sguardi familiari». In questo breve film la poesia Corrispondenze di Charles Baudelaire diventa una mappa per il percorso di un uomo alla ricerca di queste corrispondenze, il tentativo di un uomo di ritrovare questo contatto, questo dialogo con un paesaggio abbandonato, vivo ma smarrito.
Marco Zuin, laureatosi al DAMS di Bologna, si dedica alla produzione di cortometraggi e documentari sociali per Ong, fondazioni e onlus come Daily Lydia (2014), La sedia di cartone (2015), Niente sta scritto (2017), Hoa (2018), Passi verso l’Altrove (2020). È il curatore dell’opera collettiva Le storie che saremo (2020) in cui sette autori interrogano questo fragile presente attraverso la forza dei filmati di famiglia.
Alessandro Padovani, sceneggiatore regista, diplomato in Sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel 2015 e 2016 ha vinto il premio nazionale Vincenzoni per soggetti cinematografici, nel 2021 il Premio Solinas con Nina, scritto assieme a Lorenzo Bagnatori e il Pardo d’Oro al Locarno Film Festival 2021 con Brotherhood, diretto da Francesco Montagner. Nel 2020 dirige Movida, miglior documentario al SalinaDocFest e vincitore all’Edera Film Festival 2021 del “Premio speciale Paesaggi che cambiano” della Fondazione Benetton. Nel 2021 scrive il programma La Fabbrica del Mondo di Marco Paolini e Telmo Pievani per Rai3.
Tracce.
La cartiera abbandonata di Arbatax diventa uno spazio per una riflessione sul tempo, tracce dell’umano agire assumono nuove forme nella costante ed eterna tensione tra uomo e natura.
Chiara Andrich, autrice e montatrice di film documentari, diplomata presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 2013 il suo documentario Bring the sun home, dopo l’esordio al Festival di Locarno, ha vinto svariati premi in festival internazionali tra cui il Human Rights Film Festival di San Sebastian, l’EFFA di Melbourne e in Italia a Visioni Italiane, l’Euganea Film Festival e ai Cetri Awards presso il Senato della Repubblica. Attualmente sta promuovendo i suoi documentari Ali di tela – Volando con Angelo D’Arrigo e Con i messaggi tra i capelli – Ragazze della resistenza trevigiana. Dal 2014 cura la direzione artistica del Sole Luna Doc Film Festival.
Ingresso libero. L’accesso è consentito solo con Super Green Pass e con mascherina Ffp2.
Per maggiori informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, T 0422 5121, www.fbsr.it