Sabato 30 aprile alle ore 20.30, con il concerto “Un solo Cammino – la musica delle Reducciones gesuite dell’America Latina” con Evangelina Mascardi, liuto, chitarra e vihuela, e Lincoln Almada, arpa gesuita e percussioni, proseguirà nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso la nuova stagione concertistica del progetto Musica antica in casa Cozzi, promosso dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e dall’associazione almamusica433, con la direzione artistica di Stefano Trevisi. Il concerto sarà preceduto alle ore 18 da un incontro/aperitivo con i musicisti al Caffè Caffi di Treviso.
La stagione, in programma fra aprile e giugno 2022, e intitolata Mind the Music! Oltre i confini, si ispira ai temi di Treviso Contemporanea, iniziativa condivisa di Fondazione Benetton e Fondazione Imago Mundi, articolata nella proposta di tre mostre sul tema “Mappare il mondo” (aperte a Ca’ Scarpa, alle Gallerie delle Prigioni e nella Chiesa di San Teonisto fino al 29 maggio), e in particolare alle suggestioni dell’esposizione Mind the Map! La nuova edizione esplora infatti la musica intesa come viaggio, partendo dalla consapevolezza che la musica come le mappe è un ibrido culturale, non circoscrivibile nel recinto del definito.
Nel concerto in programma sabato 30 aprile, Evangelina Mascardi e Lincoln Almada ci condurranno nel Sudamerica delle riduzioni gesuite. L’arpa gesuita, strumento ancora così denominato oggi in Sudamerica, conserva le caratteristiche organologiche e sonore dello strumento che nel secolo XVI fu portato in Sudamerica dai missionari gesuiti. Da allora ha avuto un ruolo importante nella pratica musicale locale ed è tuttora lo strumento principe della musica tradizionale delle regioni guaranì (nord dell’Argentina, Paraguay e Sud del Brasile), Llanos (Venezuela e Colombia), Veracruz (Mèxico).
Il programma proposto riunirà l’arpa diatonica del secolo XVI con la chitarra barocca di fine secolo XVII, che, pur non essendo collegati all’origine, si incontrarono nell’ambiente culturale eterogeneo del Sudamerica di metà Settecento: nobiltà e commercianti europei, schiavi africani e indios, questi ultimi già intrecciati tra loro. L’incrocio si riflette anche nella musica: nei manoscritti dell’epoca troviamo brani di corte nella forma classica della suite insieme ai “Zarambeques” (ritmo africano) o alle “Jàcaras” (danza spagnola).
Il ricco spettro di forme musicali presenti nel programma verrà ulteriormente arricchito dall’improvvisazione sui motivi di tradizione guaranì, dove reminiscenze melodiche e armoniche della Spagna dei Conquistadores si intrecciano al ritmo e al colore di quelle locali.
La stagione proseguirà sabato 21 maggio con il concerto “Chiaroscuro. Musica barocca e musica persiana in dialogo” con Peyman Kafshdoozha, arciliuto e setar, e si concluderà sabato 4 giugno con “Sepharad. Sarajevo, chico Yerushalaim” con Aleksandar Sasha Karlic & Yefira (Aleksandar Sasha Karlic, voce, oud, saz; Simona Gatto, canto, percussioni; Fabio Resta, nay, kaval, gajda; Diego Resta, tambur, kemançe, gadulka). E con la partecipazione straordinaria del hazzan Asher Alkalay, canto, qanun; e della danzatrice Mirella Maciariello.
Per informazioni:
Incontri Caffè Caffi:
via Manin 73, Treviso.
Ingresso su prenotazione, aperitivo 8 euro, T 0422 1840814.
Concerti:
Auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso.
Chiesa di San Teonisto, via San Nicolò 31.
Biglietti: intero 15 euro, ridotto 12 (under 26, over 65). Prevendita su liveticket.it o presso la segreteria della Fondazione Benetton, lun–ven ore 9–13, 14–17.
Programma del concerto
“Un solo Cammino – la musica delle Reducciones gesuite dell’America Latina”
con Evangelina Mascardi, liuto, chitarra e vihuela, e Lincoln Almada, arpa gesuita e percussioni
Grabe, Allegro, Zarambeques, Marizapalos, Fandango, Canario
Santiago de Murcia Codex Saldivar (Mexico ca. 1700)
La Partida, Isala Sacà
tradizionale del Venezuela e Paraguay
Rapsodia andina
tradizionale delle Andes
Margarita Belèn, Gracias a la vida, Pàjaro campana
tradizionale Cile e Argentina
Biografia artisti
Evangelina Mascardi è considerata una tra i migliori liutisti attivi nel panorama concertistico internazionale per la maturità interpretativa, la prodigiosa ricchezza del suono e la non comune solidità tecnica.
Nata a Buenos Aires nel 1977 si è diplomata in chitarra classica e ha cominciato giovanissima la sua attività concertistica. Nel 1997 si è trasferita in Europa per studiare liuto presso la Schola Cantorum Basiliensis (Svizzera) dove ha ottenuto nel 2001 il “Solisten Diplom” sotto la guida di Hopkinson Smith.
Per oltre un decennio ha suonato come continuista, diretta, tra gli altri, da Jordi Savall (Hespèrion XXI), Marc Minkowsky (Les Musiciens du Louvre), Andrea Marcon (Venice Baroque Orchestra), Chiara Banchini (415) e Simon Rattle (Berliner Philarmoniker), con i quali ha registrato oltre 30 cd. Attualmente ha circoscritto la sua collaborazione all’Ensemble Zefiro (Alfredo Bernardini), Giardino Armonico (Giovanni Antonini) e Monteverdi Choir (Sir John Elliot Gardiner) per concentrarsi principalmente sul repertorio solistico.
Sempre accolta da critiche positive, si è esibita da solista in importanti festival europei di musica antica (Fringe – Barcellona, Concentus – Brno, Resonanzen – Vienna, Luth et Theorbe – Genêve, Early Music Festival – London, Festival di Musica Antigua – Daroca, Forum Musicum – Breslau), e chitarristici (Treviso, Santander, Castell’Arquato, Pordenone).
Per Arcana, ORF Alte Musik e Musique en Wallonie ha registrato cinque cd solistici dedicati a Weiss, St. Luc e Castaldi. Recentissima l’incisione del nuovo album con l’opera completa per liuto di J.S.Bach
Evangelina Mascardi insegna liuto al Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria.
Lincoln Almada è nato in Paraguay. Giovanissimo, inizia a suonare come percussionista in diverse formazioni, soprattutto nella musica tradizionale per banda. Più avanti, integrerà queste esperienze nell’interpretazione dell’arpa, dedicandosi alla musica tradizionale.
In Paraguay l’arpa conservava ancora delle antiche tecniche che in Europa erano ormai da tempo perdute. Lincoln Almada è riuscito a fondere queste tecniche alle influenze che ha assorbito negli anni da diverse culture, elaborando un suo stile personale. Nel suo repertorio riunisce i ritmi della regione Guaranì (Paraguay e litorale argentino), la musica “llanera” (Colombia e Venezuela) e la musica afro-latinoamericana (Cuba e Perú).
Attualmente, abbina la sua attività concertistica internazionale a numerosi corsi (in Italia presso il Conservatorio di Napoli, il Conservatorio di Pesaro, il Conservatorio di Vibo Valentia, la scuola Suoni d’arpa di Salsomaggiore, il Festival internazionale d’arpa di Viggiano; in Svizzera presso la Schola Cantorum Basiliensis; in Francia al Rencontres Internationales de Harpes Dinan, Centre occitan des musiques traditionelles Toulouse; in Belgio al Harpe Diem Leuven e in Spagna presso il Conservatorio di Huesca, tra tanti altri), dedicati all’improvvisazione e all’interpretazione dei ritmi latinoamericani e delle tecniche dell’arpa latinoamericana.