33 capolavori selezionati della collezione d’arte di Umberto Antonelli saranno in mostra presso la sala esposizioni dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles: da Cascella a Fontana, da Fazzini a Trotti, nella selezione e coordinamento dell’artista Sandro Pazzi.
L’esposizione si incentra su un nucleo di opere, selezionate dalla cospicua collezione dell’imprenditore e filantropo marchigiano. L’evento sarà presentato dal Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, Paolo Sabbatini insieme alla curatrice Paola Ballesi in occasione del vernissage che si terrà il 14 giugno alle ore 18:00.
La collezione d’arte Antonelli racconta di un felice connubio tra arte e impresa, della necessità per l’imprenditore illuminato di stimoli creativi, dell’ossigenazione che viene dalla frequentazione con gli ambienti artistici dove la realtà è continuamente scavalcata dall’immaginazione in un processo senza soluzione di continuità e in perenne movimento spontaneamente sospinto dall’energia viva dell’innovazione.
Si tratta dunque di una collezione che nasce naturalmente da urgenze interiori, che non è orientata da spunti di militanza critica e culturale ma che si è innestata ed è tenuta viva da un tessuto di rapporti, visioni e condivisioni. Ogni opera documenta infatti un passaggio saliente nella rete di relazioni con radici territoriali, testimonia vive passioni ed investimenti emozionali profusi nell’oggetto artistico, un piacere derivato dal suo possesso e dal suo godimento che fa di questi capolavori oggetti speciali di intima affezione.
A seguito del vernissage, alle ore 19:00, ci sarà il concerto per flauto e pianoforte del duo Massimo Mercelli e Tom De Beuckelaer.
Paolo Sabbatini, nato nel 1955, è Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, Coordinatore d’area e Consigliere Culturale dell’Ambasciata Italiana in Belgio. Ha diretto gli Istituti Italiani di Cultura di Praga, Shangai e Il Cairo. In passato ha ricoperto il ruolo di dirigente delle Nazioni Unite presso numerosi Paesi. Da sempre appassionato di arte, ha curato mostre su temi come la calligrafia, gli incantesimi antichi, Dante Alighieri e il dialogo tra Oriente e Occidente, tra le numerose altre. Le sue passioni artistiche sono fortemente influenzate dai Paesi dove ha risieduto soprattutto Cina ed Egitto. Nonostante i continui viaggi e trasferimenti, porta da sempre le “sue” Marche nel cuore e non manca di tributare alla sua regione omaggi e celebrazioni.
Paola Ballesi, è un critico d’arte. Laureata in Filosofia all’Università di Macerata, ha insegnato Estetica all’Accademia di Belle Arti di Macerata, dove dal 1989 al 2001 ha ricoperto la carica di direttrice. Dal 2002 al 2011, è stata docente di Estetica delle Arti Visive all’Accademia di Brera, Milano, svolgendo anche l’incarico di Presidente del Nucleo di Valutazione. A partire dal 1995 fino al 2008 ha affiancato l’impegno nelle Accademie di Belle Arti con quello di docente universitario presso l’Università di Macerata in qualità di Professore per gli insegnamenti di Critica d’arte e di Storia dell’arte contemporanea, svolti rispettivamente nella facoltà di Beni culturali e di Economia. Storico e critico d’arte, già membro del Consiglio dei Curatori della Pinacoteca di Macerata dal 1993 al 2008, è curatore e organizzatore di eventi e mostre ed ha all’attivo numerosi saggi e monografie, con particolare riguardo per il territorio marchigiano. Nel 2017 ha ricevuto il titolo di “Marchigiano dell’anno”.
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