Dalla seconda metà di agosto il testimone passa a B.MOTION, sezione dedicata ai linguaggi del contemporaneo e agli artisti emergenti, declinata in tre sezioni: danza (dal 18 al 21 agosto), teatro (dal 25 al 28 agosto) e musica (dal 31 agosto al 3 settembre), in tutto 46 appuntamenti ad alto tasso di contemporaneità.
Un programma che mette sotto i riflettori le relazioni umane, sociali, ecologiche: che non può prescindere dalla nuova era in cui siamo stati introdotti, in cui si è fatta più luce sulle disuguaglianze esistenti, che scuote le sensibilità verso le relazioni con gli ecosistemi in cui viviamo e allertato l’urgenza di affrontare questioni legate al rispetto della natura e degli altri. E se globalmente abbiamo sperimentato l’isolamento fisico e il desiderio di trovare nuove connessioni artistiche e sociali, attivato nuove modalità di abitare spazi pubblici, privati, naturali e digitali, è ora necessario puntare il riflettore anche sull’urgenza di ripensare il valore delle relazioni, proponendo nuove esperienze che collettivamente possiamo condividere.
B.MOTION DANZA dal 18 al 21 agosto
Con il suo programma, B.Motion Danza 2022 invita artisti, pubblici, cittadini ad entrare in relazione, attivando i corpi nei teatri e nelle piazze, e a ri-trovarsi. Superando le barriere linguistiche, praticando il cambio di prospettiva, condividendo dei momenti di empatia, la danza vuole esser accessibile, incorporabile e facilitare a connessione con se stessi e con gli altri, attivando diversi sistemi di relazione.
Il programma si apre con un progetto che mette in dialogo i giovani artisti del programma di formazione Agorà della MM Contemporary Dance Company e i Dance Well dancers, cui le artiste ceche Sabina Bo?ková e Johana Pocková trasmetteranno parti della coreografia The Lion’s Den, che chiude anche il programma, e che investiga i gesti del populismo e dei mass-media.
I Dance Well dancers, la comunità danzante nata da Dance Well, pratica di danza per persone con Parkinson e aperta a tutti e tutte, saranno protagonisti anche della creazione del giovane Ian Ancheta, per uno studio sull’imprevedibilità e l’empatia; mentre dieci tra insegnanti Dance Well e danzatori della rete No Limita-c- tions creeranno una rete di relazioni e racconti, in piazza, in Blackbird di Chiara Frigo. Crea una comunità danzante attraverso le nuove tecnologie, invece, Vibes#5 di C-DaRE e ORBE, parte del progetto europeo VIBES; mentre racconta 71 storie personali di cambiamento e ricerca della propria identità, dando voce a una comunità marginalizzata, Daniel Mariblanca in 71 bodies 1 dance.
Due le creazioni di Tereza Ondrovà dedicate alle relazioni: in Call Alice quella con una propria sosia (l’artista italiana Francesca Foscarini), incontrata nell’urgenza di indagare i temi della solitudine e della vulnerabilità, e quella con Silvia Gribaudi in Insectum in Bassano, in cui esplora prospettive non antropocentriche che possano guidare un nuovo rapporto con la natura.
In scena anche una serie di lavori che indagano la relazione con diverse tradizioni della danza: a partire da Some Choreographies di Jacopo Jenna, parte della selezione Aerowaves 2022, che mette in dialogo la danzatrice Ramona Caia con frammenti video di storia della danza; mentre Aina Alegre in Study 4, fandango and other cadences invita il danzatore Yannick Hugron a rivivere la propria esperienza di danzatore di danze popolari basche attraverso le storie di altri interpreti. Mentre è un lavoro di collaborazione e negoziazione, quello che fanno i danzatori di Base9 nel lavoro di Melanie Demers Waltzing Alone.
Da una ricerca sull’arte degli sbandieratori, Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi in ARA!ARA!, mettono in discussione il rapporto tra potere e immagine. E il tema del potere ritorna anche nel lavoro della lituana Agniete Lisickinaite, che in Hands Up costruisce una comunità effimera e la coinvolge in una protesta dall’obiettivo non dichiarato. Una riflessione sulla relazione con il tempo, è invece, double:double di Elena Sgarbossa, che mette in scena una serie di ipotetici “momenti giusti”.
B.Motion include anche la Summer School, un programma di approfondimento e perfezionamento per partecipanti di ogni livello. Mini B.Motion è il percorso di formazione dedicato a danzatori e danzatrici tra gli 8 e i 13 anni: dal 18 al 21 agosto, classi pratiche tenute dai coreografi Matteo Marchesi e Martina La Ragione presso il Giardino Parolini, spettacoli e laboratorio di feedback.
Attivi anche i progetti di aggiornamento per Dance Well Teachers, con le coreografe Mia Habib (NOR) e Chisato Ohno (UK), e il programma per artisti internazionali Carte Blanche, attività di EDN – European Dancehouse Network, con i dramaturg Merel Heering (NL) e Tyrone Isaac-Stuart (USA/UK).
Mentre sono aperti a tutti, anche senza esperienze di danza, le pratiche artistiche e conversazioni del mattino di B.Motion Danza, quest’anno ispirate alle ricerche del progetto Empowering Dance – The Soft Skills Teaching and Learning Approach, sostenuto dal programma europeo Erasmus+. L’approfondimento del tema delle soft skills, competenze utili alla vita personale e professionale sviluppate attraverso la pratica della danza, sarà aperto ogni giorno da una pratica guidata dagli artisti del progetto e proseguirà poi con dialoghi condotti dal team di ricerca, con Monica Gillette (USA/GER) e Sara Houston (UK).
B.MOTION TEATRO dal 25 al 28 agosto
Anche B.Motion Teatro indaga le Relazioni del presente, tra gli umani, con l’ambiente, con le sfide del vivere contemporaneo, affidandosi alla ricerca di artisti e compagnie del teatro d’innovazione italiano ed europeo. B.Motion Teatro prosegue anche nell’impegno diretto al sostegno e alla promozione delle compagnie emergenti e dei linguaggi più contemporanei, anche presentando le compagnie selezionate con le reti partecipate: Scenario e In-Box, dedicate a far emergere e promuovere le esperienze più interessanti della nuova scena nazionale.
In apertura, la potente riflessione che ispira Eutopia, il nuovo progetto degli svizzeri di Trickster-p che, coniugando performance, installazione e gioco da tavolo, mette in discussione vecchi modelli biologici, ecologici e antropologici. Anche ma Biche et Mon Lapin del collettivo francese AÏE AÏE AÏE è uno spettacolo da tavolo, dove coppie si riuniscono e si sciolgono in un balletto di oggetti manipolati magnificamente, in un gioco di illusioni, delusioni, amori.
Sul fronte dell’analisi sociale, Quotidiana.com si concentra sulla condizione femminile a partire da Casa di bambola di Ibsen in A casa, bambola!. Mentre Piccola Compagnia della Magnolia con Favola, intreccia teatro d’attore e video-art concentrandosi sul sogno di un’utopia e la necessità di rivolta.
MAT Movimenti Artistici Trasversali, nuovo progetto teatrale nato dallo storico Teatro del Carretto, in Miele di Jonathan Bertolai, riflette sul percorso imposto alle nuove generazioni, sull’alterazione del senso critico e sul libero arbitrio. E ancora, Sotterraneo con L’Angelo della Storia passa in rassegna una collezione di aneddoti storici in cui persone compiono gesti irrazionali, ma al tempo stesso capaci di rappresentare intere epoche, una specie di “mappa del paradosso” come strumento per ripensare la Storia.
Dall’ultimo Premio Scenario, due segnalazioni speciali: Caterina Marino che in Still Alive propone con ironia un racconto di debolezza personale e collettiva, affrontando il tema della funzione originaria del teatro come strumento per superare la fatica dell’esistere. I performer di Baladam B-side in Surrealismo capitalista propongono invece una sorta di vademecum umoristico a chi potrebbe “soffrire di capitalismo”.
Dalla rete INBOX, lo spettacolo vincitore della selezione 2022: Questa Splendida Non Belligeranza di Marco Ceccotti: una “commedia moderata sul devastante quieto vivere” in cui vanno in scena i drammi della famiglia moderna.
Infine, sempre in stretta connessione con i temi ambientali: Elisabetta Granara con il Gruppo Teatro Campestre invita il pubblico a Infestare, terza tappa di un percorso teatrale che abiterà il Giardino Parolini sul tema del rapporto tra l’uomo e l’incolto; e OHT Office for a Human Theatre che si confronta con il mito di Frankenstein, alla cui origine è l’eruzione di un vulcano che agli inizi dell’800 provocò un’anomalia climatica spaventosa.
B.MOTION MUSICA dal 31 agosto al 3 settembre
B.Motion Musica porta a Bassano la musica più nuova, tra elettronica e tradizioni tradotte in linguaggi sorprendenti, da scoprire attraverso l’attenta selezione musicale che per quattro giorni abita il Chiostro del Museo Civico e altri spazi della città.
A partire da due chitarriste italiane: Francesca Naibo, concentrata sia sulla doppia natura acustica ed elettrica del suo strumento e sull’esplorazione dell’improvvisazione libera; e Silvia Cignoli, che in Allegory of Earth and Water, presenta una suite elettronica arricchita dai visual di Salvatore Insana, dedicata alla potenza degli elementi naturali.
E se gli artisti belgi di Razen utilizzano le caratteristiche uniche degli strumenti a corda e a fiato, in una musica improvvisata e istintiva che mescola suoni etnici, minimalisti, onirici; la nuova formazione UNFALL, guidata dal sassofonista Dan Kinzelman, è caratterizzata da una vena fortemente innovativa, che intreccia una profonda conoscenza del jazz con inedite esplorazioni sonore.
In programma anche due residenze/esplorazioni musicali sul paesaggio sonoro della città: condotte rispettivamente da Enrico Malatesta e Chiara Pavolucci e da Glauco Salvo, i primi impegnati in una mappatura sonora interattiva di Bassano, l’altro intento a rielaborare i suoni urbani in forma di concerto.
Chiude il programma un vero evento musicale: il sassofonista e performer norvegese Bendik Giske che crea col sassofono i loop tipici della musica elettronica e li esegue fino ad esaurire le sue capacità fisiche, con l’insolita tecnica della respirazione circolare dall’effetto ipnotizzante. Creando una suggestiva rappresentazione sonora del caos, in una simil-sinfonia vibrante, dove la resa finale, fisicamente sconvolgente, ha quasi del mistico.
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