Mostra “L’occhio in gioco. Percezione, impressioni e illusioni nell’arte”

Nell’ambito della grande mostra “L’occhio in gioco. Percezione, impressioni e illusioni nell’arte”, allestita dal 24 settembre 2022 al 26 febbraio 2023 a Palazzo del Monte di Pietà, a Padova. Il pubblico potrà ammirare un’intensa sezione (quasi una mostra nella mostra) riservata ad un approfondimento su “Il Gruppo N e la psicologia della percezione”, curata da Guido Bartorelli, Andrea Bobbio, Giovanni Galfano e Massimo Grassi.

Il focus è teso a valorizzare un particolare momento culturale della città di Padova che vede il formarsi di un’eccellenza artistica che ha riscontro nazionale e internazionale: il Gruppo N, la cui ricerca è strettamente connessa alla realtà accademica padovana legata alla psicologia della percezione e alla sua eredità, a cui va aggiunta l’intensa esperienza di Marina Apollonio.

Attraverso la presentazione al grande pubblico di opere selezionate del Gruppo N e di Marina Apollonio, si dà vita a un percorso che permetta allo spettatore di comprendere le problematiche metodologiche e visuali poste da questa ricerca, il contesto culturale in cui hanno operato gli artisti e, soprattutto, di avvicinarsi agli aspetti teorici che sottendono i fenomeni percettivi che vengono presi in considerazione nella realizzazione delle opere.

Il Gruppo N, composto tra il 1960 e il 1964 da Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi e Manfredo Massironi, è indissolubilmente legato alla città di Padova.

Protagonista di spicco dell’arte programmata, il Gruppo N sta conoscendo un periodo di riscoperta e di grande interesse da parte della critica e del collezionismo.

Opere degli artisti del Gruppo N fanno parte delle collezioni permanenti di prestigiose raccolte museali italiane (Collezione Peggy Guggenheim, Venezia) e internazionali (come il Museum Sztuki, ?ódz?; Macba, Buenos Aires; MoMA, New York).

La mostra riserva un focus a Marina Apollonio, figlia del critico d’arte Umbro Apollonio, segue il padre a Venezia dove lui è chiamato a dirigere l’archivio storico della Biennale. Datano al 1962 le sue ricerche sulla percezione visiva e poco più avanti realizza i primi Rilievi metallici e le prime Dinamiche circolari. Nel ’64, su invito di Getulio Alviani, espone per la prima volta alla collettiva organizzata al Centro d’Arte Il Chiodo di Palermo vincendo il primo premio.

Nel 1965 stringe rapporti con i membri del Gruppo N, del Gruppo T e con gli esponenti di Azimuth, oltreché con gli artisti del GRAV e del Gruppo Zero. Nello stesso anno aderisce al movimento Nova Tendencija partecipando alla manifestazione “Nova Tendencija 3”. Nel 1966 allestisce la sua prima personale, cui seguono negli anni altre mostre in Italia e all’estero. Dal 1975 realizza opere basate sul rapporto ortogonale di linee parallele colorate, verticali e orizzontali su fondo nero, mentre nel 1981 inizia a dedicarsi alla tessitura.

Le tematiche affrontate dagli artisti del Gruppo N protagonisti, con Marina Apollonio, della mostra, affondano le loro radici nella psicologia della percezione, una disciplina che ha un ruolo di primo piano nella realtà della psicologia accademica patavina fin dalla sua fondazione. Infatti, il laboratorio di psicologia sperimentale nell’Università di Padova viene fondato nel 1919 da Vittorio Benussi (1878-1927), forse lo psicologo italiano più noto del suo tempo, e lungo le cui orme si formeranno successivamente Cesare Musatti, Gaetano Kanizsa (laureatosi con Musatti) e Fabio Metelli. Lo stesso Manfredo Massironi affiancherà alla sua opera artistica una intensa attività accademica nello studio della percezione, a testimonianza tangibile del rapporto molto stretto arte e scienza a Padova.

Ad essere per la prima volta proposta è un’accurata ricostruzione dei rapporti e delle influenze che hanno legato le pratiche degli artisti agli studi accademico-sperimentali sulla psicologia della percezione che si compivano presso la sede di Piazza Capitaniato. Saranno presentate le opere del Gruppo N, alle quali si abbineranno opere di personalità legate a vario titolo all’arte programmata, alla psicologia della percezione e all’Università di Padova.

Questa esposizione nasce dalla collaborazione interdipartimentale tra docenti dell’Università degli Studi di Padova esperti nell’ambito della storia dell’arte contemporanea (Dipartimento dei Beni Culturali – DBC), della psicologia della percezione e della storia della psicologia patavina (Dipartimento di Psicologia Generale – DPG; Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione – DPSS; Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata – FISPPA).

La mostra è accompagnata da una sezione scientifico-laboratoriale pensata per il pubblico di tutte le età, che potrà sperimentare e capire le ragioni psicologiche degli effetti ottici esibiti dalle opere.

Uffici stampa

Ufficio Stampa della Mostra:

Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499

Rif. Roberta Barbaro; roberta@studioesseci.net

Foto della mostra disponibili su: www.studioesseci.net

Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

Media Relation

Alessandra Veronese – cell. 348 311 11 44

Comunicazione

Roberto Fioretto – Responsabile Ufficio Comunicazione – Tel. 049 8234800

comunicazione@fondazionecariparo.it

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