“Giardini in mostra” è il tema della nuova edizione di Naturale inclinazione, il ciclo di incontri sul giardino, organizzato da venerdì 16 settembre (ore 18) dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, a cura di Simonetta Zanon (coordinatrice area progetti paesaggio), e ispirato alla figura del paesaggista Ippolito Pizzetti (1926-2007).
Venerdì 16, mercoledì 21, venerdì 23 e mercoledì 28 settembre 2022, gli spazi Bomben di Treviso ospiteranno quattro appuntamenti per offrire insolite prospettive sul giardino, a partire da due interessanti punti di vista – le mostre sui giardini e quello che i giardini mostrano –, in una rassegna di incontri che darà spazio non solo a studiosi ed esperti, ma anche al linguaggio del cinema e della musica.
Racconta Simonetta Zanon: «I giardini sono opere aperte, per natura fragili e soggette a un incessante cambiamento in quanto viventi, che ben rappresentano i contesti culturali e sociali, le mode e le diverse idee di natura che stanno alla base della loro concezione e costruzione. Con le mostre di giardini, in qualche modo, può sembrare possibile fermare il tempo, fissare un’immagine, tornare a un passato di cui si riconosce l’autorità per simulare quella durata che nella realtà è impossibile. Sono molto vari i tentativi di “incorniciare” e mettere in mostra un mondo che resta imprendibile e in continuo divenire, basti pensare ai modellini ideali dei diversi “tipi” di giardino appartenenti esclusivamente alla geografia dominante, esposti a Firenze nel 1931 con l’evidente obiettivo politico di rinverdire i fasti del “giardino all’italiana”, o ai giardini tematici “veri” allestiti in occasione delle grandi esposizioni internazionali, o – infine – alle visioni più recenti, che hanno saputo mettere in scena il giardino come luogo ideale d’incontro di natura, arte e scienza, di etica, estetica e condivisione sociale.
Naturale inclinazione 2022 parte da qui, presentando gli esiti della ricerca Per un progetto curatoriale del giardino, che saranno al centro del primo appuntamento, per poi proseguire la riflessione proponendo un’inversione dello sguardo per passare dalle mostre di giardini a quello che i giardini mostrano e possono ispirare, nella loro condizione sospesa tra l’essere il luogo privilegiato di un’avventura umana individuale e il microcosmo che si riferisce e vive nella dimensione planetaria, e che del pianeta rivela gli stupefacenti meccanismi biologici e le connessioni tra esseri viventi, mostrandone al tempo stesso la crisi inarrestabile.
Scandiscono il programma alcuni giardini emblematici di questa tensione: quello di Prospect Cottage a Dungeness, il giardino sui ciottoli grigi tra il mare e la centrale nucleare, costruito e tanto amato dal regista Derek Jarman nei suoi ultimi mesi di vita, la cui bellezza straniante ha ispirato le composizioni dell’album I Should Have Been a Gardener; quello di Compton House (Groombridge Place nel Kent, nella realtà), nel quale si muove una aristocrazia decadente e a tratti grottesca le cui torbide trame saranno svelate dal giardino stesso, in uno scambio avvincente tra realtà e rappresentazione (I misteri del giardino di Compton House); e, infine, i giardini invisibili, quelli che potrebbero «non avere percorsi o pavimentazioni ma solo piante, animali, insetti, idee e ancora piante».
Programma
Venerdì 16 settembre ore 18
Per un progetto curatoriale del giardino
Michele Tobia, architetto, presenta la ricerca attorno alle nozioni di “giardino” e “mostra” condotta nel 2022 come borsista in Fondazione, e l’installazione sperimentale, realizzata negli spazi della Fondazione nel contesto della stessa ricerca (con la partecipazione di Luigi Latini, Mario Lupano, Monique Mosser, Filippo Pizzoni, José Tito Rojo e Simonetta Zanon). Introduzione di Luigi Latini, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche, docente di Architettura del Paesaggio, Università Iuav di Venezia; commento conclusivo di Sara Marini, docente di Composizione architettonica e urbana, Iuav.
Mercoledì 21 settembre ore 18
Avrei dovuto essere un giardiniere
Incontro con la musicista Alessandra Novaga, che eseguirà dal vivo i brani del suo album I Should Have Been a Gardener, ispirato alla figura di Derek Jarman e al suo giardino di Prospect Cottage, a Dungeness, nel Kent.
La performance sarà preceduta dalla proiezione del cortometraggio Great Gardens. Derek Jarman’s Prospect Cottage di Howard Sooley (UK, 2014, 6’) e da un’introduzione di Anna Lambertini, docente di Architettura del Paesaggio, Università di Firenze.
Venerdì 23 settembre ore 20.30
I misteri del giardino di Compton House (The Draughtsman’s Contract)
di Peter Greenaway, Gran Bretagna, 1982, 108’.
Proiezione introdotta da Paola Brunetta, docente e critica cinematografica.
Mercoledì 28 settembre ore 18
I giardini invisibili
Incontro con il paesaggista e scrittore Antonio Perazzi, in occasione dell’uscita del suo libro I giardini invisibili (UTET, Milano 2022).
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.
Spazi Bomben, Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7, Treviso.
Per maggiori informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, T 0422 5121, www.fbsr.it