Nel triennio 2020-2022 ricorre l’ottavo centenario di alcuni importanti avvenimenti legati alla vita di sant’Antonio di Padova: la svolta di Antonio da monaco agostiniano a frate francescano, il naufragio e l’approdo alle coste della Sicilia, l’incontro con Francesco d’Assisi durante il Capitolo delle Stuoie.
In coincidenza con questo anniversario la casa editrice veneziana Scrinium, nota a livello mondiale per i restauri conservativi e la riproposizione di opere storiche, in collaborazione con il Centro Studi Antoniani e la Veneranda Arca di Sant’Antonio ha deciso di presentare la prima riproduzione scientifica della Bolla originale della canonizzazione di Antonio di Padova.
L’evento di presentazione si è celebrato venerdì 9 settembre 2022 al teatro del Seminario Maggiore di Padova, il restauro e la riproduzione sono stati presentati dal professor Andrea Tilatti, docente di Storia medievale dell’università di Udine, il professor Marco Bartoli dell’Università LUMSA di Roma e Monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento. A moderare gli interventi Sabina Fadel, caporedattrice del Messaggero di Sant’Antonio.
Per i presenti, è stata un’occasione per studiare il reperto manoscritto, recante sigillo papale in piombo, quel documento con il quale papa Gregorio IX, ad appena undici mesi dalla morte del frate portoghese e in risposta ad una vera e propria mozione di popolo, lo proclamò Santo con formule di speciale giubilo ed espressioni di profonda devozione e ammirazione.
La lettura della pergamena è da oggi resa possibile grazie all’indagine paleografica svolta dal professor Attilio Bartoli Langeli sul testo in latino ma anche al lavoro di restauro preliminare affidato al Laboratorio dell’Abbazia di Praglia, che Scrinium ha promosso e finanziato.
“Vi si ritrova tutta l’atmosfera di quei giorni e la straordinaria devozione del popolo di Padova”, spiega il presidente di Scrinium, Ferdinando Santoro. “Si fa riferimento alla supplica dello stesso Vescovo, del podestà e del Comune, mentre nella solennità del tono e nella complessa articolazione retorica si coglie la larga fama, diffusa ben oltre la città padovana, di cui il Frate da tempo già godeva per i numerosi prodigi compiuti. E noi siamo orgogliosi di consegnare alla lettura e all’ammirazione dei nostri lettori un così prezioso documento proprio in coincidenza con questo significativo anniversario”.
Operando sull’originale con avanzate tecnologie di ripresa tridimensionale, Scrinium ha realizzato una replica di assoluta fedeltà scientifica sfruttando le informazioni sulle caratteristiche materiali della pergamena e del sigillo ottenute in fase di restauro, e riferendosi allo studio paleografico che ha permesso di registrare ogni dettaglio del reperto, compresi i segni delle manomissioni operate dagli archivisti nel corso dei secoli, il sistema di appensione del sigillo, le cuciture e le varie piegature subite. L’intera operazione ha infine ricevuto la certificazione ufficiale da parte del Collegio di Presidenza della Veneranda Arca del Santo.
Nel corso della presentazione, Scrinium ha inoltre annunciato in anteprima un innovativo ed esclusivo progetto di integrazione della tecnologia blockchain nell’ambito della propria tradizionale attività di recupero e divulgazione del patrimonio documentario.
Il Centro Studi Antoniani, istituzione che dal 1959 svolge attività di raccolta e ricerca scientifica del materiale documentario per conto della Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova, ha quindi curato il volume di studi che, insieme alla riproduzione in facsimile della Bolla di canonizzazione, compone ciascuno dei 399 esemplari della tiratura limitata mondiale dell’opera Sacra Vestigia – Antonio di Padova. Vi hanno contribuito quattordici esperti di fama internazionale, coordinati da padre Luciano Bertazzo, direttore del Centro.
Come è nella ultraventennale tradizione di Scrinium, l’opera Sacra Vestigia – Antonio di Padova esce in una tiratura limitata di 399 esemplari caratterizzati da una veste di grande pregio e raffinatezza, oltre che da elementi di personalizzazione che ne fanno degli autentici pezzi unici. Ogni esemplare è infatti realizzato singolarmente e con lavorazioni interamente artigianali, decorazioni artistiche d’autore e impiego di materiali altamente selezionati.
Una serie speciale dell’opera, costituita da soli 36 esemplari in numeri romani, è stata appositamente riservata ai primi sottoscrittori del Progetto, sostenitori di Scrinium e membri attivi del Comitato di Patronage dell’azienda. L’elegante confezione di questa versione esclusiva, dedicata a papa Francesco al quale andrà in dono il numero I, presenta distintivi elementi di creatività artistica ispirati dal sentimento di riconoscenza e devozione verso il Santo Padre.
SCHEDE DI APPROFONDIMENTO
SCRINIUM
Nel corso della storia sono stati stampati milioni di libri, ma pochissimi sono architravi culturali sui quali si basa la nostra civiltà. Queste “carte” che travalicano il tempo sono difese in preziosi caveau dove solo pochissime mani elette, quelle dei conservatori e di una selezionatissima schiera di intellettuali, possono ancora sfogliarle. Per questo, nel 2000, è nata Scrinium, organizzazione culturale che oggi ha sede in una villa che si affaccia sul Terraglio, a Mestre. Il presidente è Ferdinando Santoro, titolare di un mandato fiduciario esclusivo, conferito dalla Prefettura dell’Archivio Pontificio, per la realizzazione, la diffusione e la promozione internazionale dei documenti custoditi all’interno dell’Archivio Segreto Vaticano. Ma non solo. Scrinium è stata scelta anche dalla Biblioteca Apostolica Vaticana e dal Sacro Convento di San Francesco in Assisi per la riproduzione scientifica di preziosissimi manoscritti.
IL PROGETTO SACRA VESTIGIA
Il progetto Sacra Vestigia, dedicato al recupero, allo studio e alla divulgazione di rarissime reliquie documentarie, antichi reperti manoscritti intimamente legati alla vita e alla predicazione dei grandi Santi della Cristianità, fu inaugurato da Scrinium nel 2013 con la prima, edizione degli unici scritti autografi superstiti di san Francesco e della Regola Bollata, realizzata da Scrinium con il Sacro Convento di San Francesco in Assisi, l’Arcidiocesi di Spoleto – Norcia e la Società Internazionale di Studi Francescani. Tra gli i reperti che Scrinium ha riportato alla luce, vanno poi citati la bolla “Antiquorum habet fidem” per l’indizione del primo giubileo con Bonifacio VIII, le pergamene degli atti integrali del processo ai Cavalieri Templari (1308), la supplica dei pari d’Inghilterra a Papa Clemente VII con richiesta di annullamento del matrimonio di Enrico VIII con Caterina d’Aragona (1530), ma persino gli unici scritti autografi superstiti di San Francesco. Fino al testamento di Marco Polo del 1324, lavoro, realizzato in collaborazione col Ministero dei Beni Culturali e la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.
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